883 MDX, LUGLIO. 884 via di quel teritorio, etc. Per l’altra scrive contra uno Hieronimo Lutio tragurino, qual è qui causa di gran mali, el qual volse il conte con uno zudexe rnetesse parte nel suo Consejo e in quello fo cridà: arme, turchi esser a le porte, e fo disciolto el Consejo, unde li altri do zudexi complici dii dito Hieronimo sotoscrisseno a quella parte, e che dito Hieronimo Lutio fosse orator a la Signoria con altri, et man-dono dal dito Hieronimo Lutio la scritura, qual fe’ sotoscriver ad altri tragurini, el qual Hieronimo dice sa quello si fa in Colegio e le lettere scrive il conte a la Signoria. Or terminato far venir dito Hieronimo Lutio in Colegio et admonirlo. ' Di Roma, di Bernardo Bibiena a Piero suo fradello, date 25 Fo leto una lettera portata per il prefato Piero Bibiena : come il papa voi aver 16 milia fanti et 8000 sguizari, voi far gran cosse, manda a Zenoa, etc. come ho scrito in le lettere di Roma ; e parlando col papa, soa Santità li dimandò quel si dice di lui a Venecia, e li mostrò la lettera li scrive esso Piero, qual li piaque vedendo venitiani far tanto di lui, e disse son amico di quel Stalo, vojo 1’ babbi più di quello 1’ havea prima, e la Signoria fè mal quando la mi fe’ corozar, perchè con poco si conzava con mi, il papa dice si Adorni e Fregosi i'usseno in Zenoa voi averla, et parla spesso con lui e col Cardinal di Medici, e li disse il roy li voi dar Ferara, jura si non muore, non la voi e non la torà mai da esso re, e disse melerò Medici, Pazi et savij in Fiorenza e la Signoria arà tutto il suo si non muoro e morendo mi benedirano. Item, vuol eh’ el Tioli resti in Franza, non lo voi far Cardinal. Item, è venuto Baldisera di Castion da Bologna per stafeta, da parie dii Cardinal Pavia e dueha di Urbino, a dir in Ferara è lanze 400 francese, 200 italiane, 400 cavali lizieri, 1500 fanti e potriano far novità con i Bentivoy i qualli è alozati in uno castello forte dii ducha di Ferara tra Modena e Rezo nominato Ru-biera. 11 papa voi aver 10 milia fanti in Bologna. Item, sguizari a di 22 si.doveano mover per andar a la volta di la Savoja e andar poi a Saona. Item, scrive la nova dii prender per l’armata nostra il galiom di Zenoa, e il papa aspeta le cinque altre galie nostre. Item, che disse a! papa come soa Santità è in 429 gran gratia di la Signoria, et si soa Santità volesse faria piere sora piere ruinar per farli cossa agrata, il principe et altri senatori sariuno li primi ruineria, e questo li piaque assai, e che dete al marchexe di Mantoa una sola parola, etc. Item, ragionando col papa soa Santità intrò nel pelago dii spender, e voi aver i fioli dii signor Lodovico in Italia e altre par-ticularltà, ut in litteris, ma questo è il sumario. Fo leto una lettera mandata a Lunardo Grasso, copiosa di nove di Campo e di Verona, etc. Da poi disnar, fo pregadi : et reduti prima in Colegio in camera dii principe fono leete le infrascripte lettere : Di Treviso, dii podestà, date ozi. Chome revoche quanto el scrisse dii provedator Mocenigo e dii Zitolo, sichè non fo nulla. Di Udene, dii vice locotenente e dii proveda-dor Dolfim, zeneral di la Patria, di 30. Chome à di Monfalcom aviso che sier Lunardo Foscarini, provedador stava in extremis, et hanno scrito a domino Baldisera di Scipion è in Gradischa, vadi subito a Monfalcom fin la Signoria provedi di altro provedador. Di Padoa, diprovedadori zenerali, date ozi a ìiore 12. Chome hanno certo il Campo nemicho esser levato, per molti venuti. Item, hanno mandato domino Domenico Busichio con 200 cavali verso i monti per darli in li chariazi over coaze, et hessen-do el governador e lhoro provedadori in quella ma-tina ussiti da la porta di Santa Croze veteno gran fumo et hanno che si brusa la rocha e bastioni di Moncelese, hanno mandato 10 lanze spezade verso la Bataja a saper la verità di la levata, et hessendo essi lì a Santa Croze, veneno do fanti, de quelli fo presi in Moncelese di la compagnia di Lorenzo di Alexandria scossi per li spagnoli et liberati, acertano il levarsi dii Campo tre bore avanti zorno tutto il Campo, e vanno verso Este, il ducha de Termeni resta retro guarda per obviar non si vadi brasando, perchè dove vauiio brasano. Item, che quelli fochi e danni fati, esso ducha di Termeni non è stà causa ne è stati fati per la sua compagnia, etc. Fu posto, per tutti li savij dii Colegio, una parte notata di mia man : atento il star più di sier Hieronimo Zorzi, quondam sier Andrea, in Verbosana è mal e con spexa di la Signoria nostra, perhò al dito siali dà licentia di repatriar, lassando Feris bei, san-zacho de lì ben edifichato di la Signoria nostra. Ave una di no. Fu posto, per lhoro savij, una lettera a 1’ orator nostro in corte, in risposta di sua, qual à più capi et mandarli il mandato zercha le trieve, sichome à rizerchato il papa, etc. Contradise sier Francesco Capello el cavalier, è di pregadi, che non se dia mandar il mandato, li rispose sier Piero Duodo, savio dii Consejo, parlò poi sier Sabasliam Zustignam el cavalier et li savij conzono la parte, over lettera : che