423 MDX, MAGGIO. 424 ¡1 modo, faria esso provedidor, voria la Signoria li lassasse quelli slralioti novi è capitati e capiterano, die di Dalmatia vien a Veniexia, e levar quelli sono de lì, che sono fati richi con bulini. Di Bassan, di sier Luca da cha’ da Pexa-ro, proveditor, a dì 23. Dii zonzer lì uno fradello dii caslellan di Enego, et questo zonse a bore 23 et poi a hore 24 zonse uno filtro, dicono tedeschi esser stati fati chiamar, acciò il loco si rendesse. Item, spazò lettere al proveditor zenera! Gradenigo, li ci-tadini erano in arme, prega la Signoria provedi e al Covolo e a la Scala di presidio. Di Marostega, di sier Vicenzo Baffo, podestà, date a dì 24. Manda una lettera di uno Ma-theo de Perlis citadino di Vicenza, marchescho, ha-bita in Axiago, el qual li scrive, di 23 : come a di 22 arivò a la villa di Arsiero due grandi squadroni di zente todesche, passava più di 4000, è venuti parte per Lavaron e parte per Rovereo, zoè per di la via, c li hanno tolti di mezo, et Maldonato spagnol con-teslabcle, era lì con 200 page, fuzite, unde diti tode- 209 * scili robù quelli poveri homeni, e lhoro stava a la difesa et è morte zerclia 30 persone di una parte e l’altra et morto uno pulo e una puta di zercha anni 7, hanno roba e sachezà dita villa de Arsiero che non à lassa pur uno cuslier di legno e le caxe vuode, la qual era una bona villa e de boni massari, e sono andà zoso verso Vicenza ; questi è sta visti per li nostri di Axiago etc., ut in Uttcris. Di Fcltre, dii provedador, di 23, liorc 24. Chome hanno aviso che Bassam e Enego erano presi, per tanto ha [iroso lì a Feltro la obedienlia, et si dice li 7 Comuni è andati a palizar con inimici, crede questa note quelli di la roclia di Enego la abbandonerà, à mandato lì il eaporal con tre fanti per haver le ar-leilarie da Bassam, doman lui provedador farà ve-gnir in la terra tulli li schiopetieri dii paese e farà comoda di homeni di la terra, e di citadini de lì ne sono molli parlidi e andati chi a Treviso et chi per quelle montagne, perhò si provedi etc. Di Alexandro da Bigolin, date a di 24 a Citadela. Chome si offerisse intrar in Ciladela et difenderla, ma voi cavali liziori e zente etc. Di Campo di le Brentclle, di tììuigni Pin-con, date a dì 23. Aricorda che uno Chiriacho dal Borgo è il primo homo a piedi che sia in Italia, e li ha fato intender veria a stipendij di la Signoria nostra, per tanto aricorda si loy. Di sier Marco Antonio Contarmi, capitano di Po, date a V Anguilara, a dì 24. Scrive haver compito al Gorzon eri sera el reparo, e fatoli uno fosso largo, fa uno reslello pocho largo dii fosso e una sbara di legni fortissimi, distante dii restello el tracio di uno saxo, spera per questo li contadini si salverano. Quelli di Conselve non sono molti lì e sono fuzidi etc. Scrive che in Ruigo non è quasi niun, voria con 500 homeni andar lì, e li basta l’animo averlo ; aricorda si mandi più barche e ganzaruoli per poter difender 1’ Anguilara, Cavarzere e Torre nova, in caxo che Ferara mandasse armada zoso. Dii provedador di V armada, date a Chioza in galia, a dì 24. Manda una deposition di uno Zuan Nicolò Venturollo di Fossamoron, vien de lì, voi dir Fossabrun. Dice il ducila d’ Urbin andò per stafeta a Roma, poi domenega da sera a di. . ritornò, e il dì avanti le zente d’ arme soe si haviò verso Bologna, e la persona sua dovea andar a quella volla ; e à inteso lì a Fossabrun che 400 lanze spagnole erano zonte a Peschara. Item, die ’1 signor Chiapin Vitello con homeni d’arme 150 veniva con la Signoria, e tuta via feva li homeni e ne ha leva di Cita di castello e di le terre e lochi di Romagna zente ; et che uno homo d’arme di Urbin tolse licentia dal ducha e si à conzà con dito Chiapin Vitello ctc. Dii dito proveditor, ivi, di 24. Come aspela 210 il tempo, e domenega a dì 27 si leverà et anderà verso le boche di Po. Item, voi scoder li danari di debitori per far conzar il castello di Chioza, e quelli voleno venir a dolersi a la Signoria. Item, à ricevuto lettere, vadi una galia a levar la mojer dii capitano di le fanlarie a Ravena, à promesso darla al nonzio dii dito capitano. Dii capitano di Po, date a V Anguilara, a dì 24. Chome, per uno vien di Moncelese stato a Esle, diceà trovà 12 citadini padoani rebelli, tra i qual Arluzo conte, alcuni Buzacharini et Cao di Va-cha, i qual vano a la volla ili Monlagnana. Di Chiosa, di sier Vetor Foscarini, podestà, do lettere, di 24. Come per uno Francesco Scapili patron di barella di Chioza, venuto di Cesena, dice udì sabado, fo a dì.., far una crida lì a Cesena che non si trazi formenti, vini, ne altre vituarie, ni cavali, ni soldati, per le terre di la Signoria nostra, soto gravissime pene, et che lui za havia cargà la sua barella con formenti etc. Per l’altra lettera scrive esser zonli li 50 fanti di la compagnia dii capitano di le fantarie, li qual li à mandati a la volta di Montebaldo. Vene l’abate di San Zorzi Mazor, domino Piero Marin con don . .., da cha’ da Pexaro, e sentato dito abate a presso il principe, mostrò un boletin mandò sier Vetor Morcxiui sopra la sanità, che in