547 sposta di quelle di eri ; laudar il papa dii mandar quel dotor Bacher in Alemagna. Tteni, di quanto à dito a P orator ispano e il far intertenir le zenle, SQlicitarlo a l’impresa contra Ferara, e che hui armonio Iuta-via, e quando soa beatitudine vorà anderomo con l’armata in Po e altre partieularilà; e dii marchese di Mantoa non si poi aver il figlio et altre particula-rità ; ma il resto di savij voleva dir che quando soa santità harà roto a Pranza, e scopertosi inimico, senza aver il figlio, faremo dito marchese capitano zeneral nostro, perchè poi non (laveremo dubito de lui; sier Marco Bolani mosse queste ultime parole indusiar fin vengi lettere di Roma. Andò le do opinion, 2 non sincero, una disse di no, 61 di savij, 74 dii Bolani, e questa fu presa e comandà gran credenza. Fu fato scurtinio di tre savij di terra ferma, in luogo di sier Nicolò Trivixan, sier Sabastian Zusti-nian el cavalier, sier Alvise Pixani, che compieno, et perchè sono tuli amalati, entrino de presente da esser elecli, qualli poriano in cao dii mexe esser no-'268 minati, et senza altra parte fato el scurtinio. Tolti 22, rimaseno sier Francesco Foscari, sier Alvise di Prioli quondam sior Piero procurator, sier Andrea Trivixan el cavalior, stati altre fiate, fu soto ma non passò sier Piero Contarmi eli’ è di pregadi quondam sier Zuane; tolti con titolo sier Zorzi Pixani dotor et cavalier e sior Antonio Condolmer ultimo balota-do; et fono a la dila balolazion numero 132 e non più, e tanti erano in pregadi che metesso balota. F,t poi fo licentiato il pregadi et restò Consejo di X con la zonla di Roma, et fo sento a Roma. Di Campo, vene, lettere di ozi, hore 15, da le BrcntcUe. Chome stando in aspetalione di quello ora seguito a Ciladella per 1’ bordine dato per il Bi-golino e te. ; soprazonse ol ditto Bigolin e fu posto a bordine il tutto, qual disse non esser sta bordine ’ perchè niun à parso et non sono ussiti quest» note alcun da Vicenza, starà a veder etc. A dì 11 in Cologio vener.o sier Daniel da Canal e sior Hieronimo Boldù proveditori sora le exalion di provedadori sora i ofìcij, dicendo quelli dii sai non voi darli ¡usta la parte, poi non hanno scrivani sichè non sano che far, et non li fo risposto altro. Vene Zulian di Codignola, à honiini d’arme 16 eh’è cavali 64 con la Signoria nostra, et Zuan Bendo suo liol veneno di Campo dicendo aversi operato con fede come è noto a tutti, et perhò suo liol voria qualche condola eia per si etc. Il principe lo acharezoe dicendo tornasse in Campo e si faria. Vene sier Lorenzo Minio stato provedador a Gra- 548 disella, dice è stato mexi 23, laudò il provedador . Dolfin e missier Baldisar di Sipioni e missier Con-stantin Paleologo, di altri contestabeli dirà quando la Signoria vorà, è stalo uno anno con le armo, à difeso ben quella terra e 1’ ha retornada a la Signoria, e si offerisse andar in ogni loco. Era con lui suo cugnado sier Zuam Trivixam, l’avogador, et do soi Coli. Il principe il laudoe, etc. Di Campo, di provedadori, date a le Bren-tette, a dì 10, hore 2t. Chome scrisseno a bore 15 zercha il Bigolino, poi hanno lettere di Monzelese di domino Antonio di Pij qual mandano a la Signoria. Chorno il Campo nemicho parte era parso a la volta di Moncelese, zoè 400 cavali, etc. Item, per il trombeta che vene, intesemi feraresi col duca erano ozi levati di Campo e andati verso il Polesene e francesi vieneno verso Vicenza, sichè è da proveder a Padoa, perhò si mandi guastatori, badili, zapo-ni, etc. e bisogna uno capo in Campo e deposito di danari in Padoa, e si mandi Zuam Paulo Manfron in Campo, tamen hanno por 1» sua venuta el conte Bernardiin e domino Luzio aversi risentito, dubitando non sia fato governador; el domino Lucio li ha parlalo separatamente 1’ uno di 1’ altro aver auto da domino Paulo Lechtistener, che 1’ imperador voi darli condula, et perii > che compito 1’ babbi la sua ferma ge imprometa, lui dice per questo mexe è ubligato, e compito li potra far risposta. Aricordano 268 * non è da far tal disordine di farlo governador dito Manfron, perché seguiría mala contenteza nel Campo. Item, è ritornato il trombeta Ihoro con quel milanese di missier Zuan Jacomo Triulzi, vieti per andar a comprar falconi : referisse ozi il Campo francese era a Manorbo, sichè non sa chome vadino le cosse di Moncelese, hanno era levato e di qui non è mosso, perhò eh’ el trombeta vien di Monzelese dice che ozi che 400 cavali francesi erano venuti verso Monzelese, e lui trombeta li à visti a Este, capi monsignor di Obigiii e il capitano Frontaja, e che il gran maistro era di qua da Montagnana a Sálelo eh’ è sul passo: dearlelarie non sa per non l’aver viste; et per exploratori stali a Noventa e lì intorno, nostri dicono non aver potuto passar per esser assa’ fanti inimici per quelle ville che vieneno depredando, e eli’ el Campo era levà certissimo di Manerbe e andato aio-zar a Montagnana, sichè essi provedadori stanno in gran fastidio qual via dieno tenir e tenirano dicti inimici. In Campo ne sono molti fanti amalati, e li do contestabeli di la compagnia di Vitelli amallati di febre uno di qual chiamalo Bernardino.......stà mal, e il Corso è anialato, perhò si provedi de fan- MDX, GIUGNO.