UDX, GIUGNO. amaiali el altre occorenlie, e fa copiar i libri di danari dispensali. Vene uno..., fo fiol di Andrea dal Borgo con-lestabele in Gradiscila, dicendo sicr Alexandro da Pexaro fo capitano in Cadore li à mandalo a dir voi combaler con liii, disse la causa è stato l’anno passa in Odore porta riverentia a li zenthilomeni, etc. Si oferisse venir a far facende, il provedador li disse bone parole. Di Ander nopoìi, dii secretano, di 8. Come banno di lì, per via di...., cbe l’armada di Spagna era ussita et era verso Cicilia ; di Hongaria nulla et si aspeta con desiderio la pace per poter aver la resolution zereba il sussidio a dar a la Signoria nostra. Di Campo, di ozi, liore 10. Hano auto lettere di Marostcga con uno mandato cesareo, manda la copia, voleno 3000 ducati aliter li tarano, etc. Li hanno risposto essi provedadori confortandoli a tenirsi. con molte parole bone, e il Campo va verso il Polcsene. Item, à di domino Antonio di Pij di eri hore 23 nulla dii Campo, et mandano fra Lunardo con cavali lizieri fino a Monzelese a sopraveder, et per esser partito il Givalli mandano sier Fcrigo Contarmi con altri cavali lizieri pur a quella volta. Replicha di gua-stadori etc. per Padoa e li ricomandano molto alenlo si mandi danari e monìtion etc. Item, quel spagnol scrisseno fosse retenuto havendo in Campo voluto levar una dona di caxa sua, l’hano fato in quella note apichar. Et leto le lettere, intradi li do savij di terra ferma Foscari e Prioli, et li cinque sono pur amalati, sier Gasparo Malipiero avogador andò in renga e disse di sier Anzolo Trivixam fo zeneral à auto danari non à da il conto, come ha per Hieronimo Bevilacqua lo suo sora masser, et volendo contar bisogna el sia qui : et perhò ponerano per parte di farli uno salvo conduto per 8 dì, stando in caxa, e voleno ricuperar i danari di la Signoria, e cussi lui e il Morexini, il Contarini è amalato, messeno la dila parte: 13 di no, 110 di si, et fu presa. Fu posto, per il serenissimo, consieri, cai di X e savij dii Consejo exceto PEmo et il Venier e sier Lunardo Moroxini non erano, e li savij a terra ferma : due dexime, con don di 10 per 100, una a dì 20 l’altra per lutto il mexe, a li governadori, si scontino quelli à prestado con don di IO per 100. Sier Zorzì Emo a l’incontro voi la sua, elezer 5 zenthi-lomeni di ogni loco, etc. tansi facendo exame di contadi e mobcli di cadauno da uno ducato fino a 1500 imprcstedo, polendo pagar ori e arzenti, ogij, specie / Diarii di M. Sanuto. — Tom. X. el grani, siano fati creditori volendo al Monte novissimo, over toi slabeli, over poi compito la guerra siano fati creditori e salisfatì di le angarie si mete-ranoda uno alino, ih la qual lege luti siano obligati. Item, questi 5 savij siano prima taxati per il Ciliegio. Item, cbe le mercantie siano vendute per 3 sanseri dedi, ne altri possi vender sì prima queste di la Signoria non sarà •vendute, ne si possi meter di la parte si non per 6 consieri, 3 cai di XL e savij dii Colegio di una man e dì l’altra, e si non arà li cinque sesti, etc. Contradise sier Alvise da Molili, rispose l’Emo, ite rum il Molili; andò le parte; lina non sincera, 46 dii Emo, 8 dii serenissimo, presa, comandà credenza, dato sagramento a tuli : et restò Consejo di X con la zonla per scriver una lettera. A dì 12 la matina in Colegio vene Zuam Paulo 271 Manfron, al qual fo diio andasse in Campo, e lui desideroso disse esser presto, ben voria la sua compagnia fosse impìta, tamen faria quello voi la Signoria, et li fo balotato ducati 300 di pr. stanza. Aricordo il fiol dii Cbiriacbo dal Borgo è gran valente homo, e si toi almeno con fanti 500, el perhò aricorda si liabi zente bona e non numero, questo e di primi capi di fantaria de Italia. Item, disse zercha alcuni di Ituigo che se la Signoria li perdonassimo sariano boni marclieschi, etc. Vene uno messo dii Cardinal di Mantoa, nominato ......, vien orator di Mantoa con lellere di credenza al marchexe dii Cardinal : li nolificha, e cussi referì in Colegio, quanto la marchesana e lui erano ’ disposti di mandar il fiol per la liberatimi dii signor marchexe, non pono con segurtà, perchè a la Mirandola e de li via è assa’ francesi e dubita non sia pigliato, ma tutavia che francesi si levasselio, overo tolesseno allra volta, saria presto a venir, etc. Item, disse che era passa’ 500.cavali dii ducha di Ferara che sarano in Campo di francesi sul Polesene, e si dicea il papa era con la Signoria e volea romper a Ferara. Item, aver scontrà assa’ burebij con pavioui et ponti di missier Zuam Jacomo Triulzi andavano suso verso Pavia per Po. Et fo ordinato andasse a parlar al dito marchexe. Vene domino......Regin, dotor avochato, fo fiol di missier Cristoforo, avochato, vien di Roma, fa-rniliar dii reverendissimo Cardinal Regino, qual si ri-comanda a la Signoria nostra. Dice il papa averli dato expetativa di ducati 3000 in le terre erano solo il dominio, et spera la Signoria le haverano tutte in drio, poi disse faticarsi assa’ zereba Spagna a far el sij col papa e si rompi questa liga, el à scrito in Spagna contra Franza che si voi far signor ile Italia, si- 36 •