247 MDX, MAGGIO. 248 dizc averle sfornirà le dite nave di fra' Bernardino e I mal Iridale, è per opinion sua sfondrate e forilo assai homeni, li qual sono a Milita et la Cliuracliia a Sara-gosa se »trova venuta per levar pur homeni e mu-nition liavendo a ritornar a Zerbi, e questo combater è sta a dì 28, 29 et DO marzo, concludendo averle malissimo traiate, e a la Characbia l’arboro de la meaina è roto, Idio provedi per tulli, e si le galie bastarde nostre venirà li darà il malanno; aspetano etiam el galion di fra’ Bernardin eh’ è ben in bordine, el qual fra’ Bernardin è faina el sia in corte dii re di Pranza e se judicha el sia per andar in levante per far mal assai per non esser navilij in Barbaria, ma spera sarà stailo tanto mal tratadi che forsi non ¡inderà ; e qual più sentirà, scrive ve ne farò parte, tna prega el nome suo non sia nominalo, e cussi fo tazudo il nome in pregadi. Dii dito, ivi, a dì 4. Come da Majoricha è venuta una barn, non dize nulla di I’ armada. Itati, de qui si dize il re ealholicbo dovea lenir parlamento in Saragosa di Uagona e tutta la Cathalogna dovea andar lì, luto se dize per far danari per nova impresa. Petro Navaro è dito esser a Malicha per re-dur e far zente per Buzia. Item, eri parli una nave per Valenza. Di qui la Corte mandò al re ducati 25 milia d’oro, è segno voler danari de lì, altro non se intende per hora. 122* Di Chiom, di sier Hieronimo Contarmi, proveditor di l’armata, di ultimo. Come de li è voce feraresi vengino a danni di Cliioza, e per molte vie ha questo, et per uno Zuan Doymo, ciladin de lì vien di llavena, dove intese questo, e li disse uno chiamato Klbena solito habilar a Cliioza e à posto gran terror a Cliioza, tarnen lui proveditor non crede, quel populo teme. Et à ricordato a quel podestà sier Vetor Poscarini di lenir a Brondolo e Fosson con barche guardato e mandar homeni per terra. Item, licentiar di Cliioza tutti li feraresi venuti a star de li da poi il principio di questa ultima guerra e siano mandati nel suo paese, e hanno chiamati li deputali di lì, qual hanno laudato tal provisione et è sta gran contento a lutti. Voria si mandasse la soven-zion e lui con quelle do galie dariano una volta sopra quelli porti feraresi, e si mostrerà e sarà in proposito e asecurerà le barche vien di Romagna in quelle aque, maxime aspetandose la compagnia dii Babon ; e vede le zuruie di quelle galie disperate, molti cadono in (erra in diverse infermità per non haver danari da viver. Item, si provedi a la torre nova la qual con tre barze sole è mollo mal custodita. non vi esser el suo eontestabele de lì ne le ope- re deputade a quel lavor per la comunità di Cliioza, si usa ogni diligentia e lui proveditor zuoba o venere, che sarà a dì 4, anderà fino lì etc. Et do mente si lexe le lettere intrò Consejo di X dentro con il (ìolegio per lezer yna lettera venuta questa matina di Campo, drizata ai cai di X, di grandissima impor-lantia, e lo chiamati li X di zonla e li procuratori, e li X sono questi : sier Lucha Zen pcocuralor, sier Vicenzo Dandolo, sier Andrea Venier procurator, sier Marco Bolani. sier Thomà Mocenigo procurator, sier Alvise Grimani, sier Piero Duodo, sier Bortolo Minio, sier Piero Balbi et sier..........e fo terminato lezerla al pregadi et mandar do di Colegio eh’è in setimana, videlicet sier Lunardo Mocenigo savio dii Consejo et sier Alvise Pisani savio da terra ferma, con uno secretano dii Consejo di X Nicolò Aurelio, in loreselle dal marchexe a dirli queste nove e la provision li par de far: el qual disse desiderarla venir a la presentia di la Signoria; el per termination dii Consejo di X con la zonta fo cavato Lodovico da Fermo suo favorito era in li cabioni et menato in loreselle dal marchexe, acciò questa notte stieno insieme a consultar le provision li par di far fino a damatina. Item, fo chiamà cinque altri clic non sono di questa zonta ma di danari oltra li altri erano dentro, videlicet sier Marco Zorzi, sier Bernardo Barbarigo, sier Andrea Trivixan el cavalier, sier Anzolo Sanudo et sier Francesco Nanni, et fu proposto, per sier Alvise da Molili, certo partido di trovar ducati tìOOO, videlicet sier Piero e Sabastian Bernardo quondam sier Hieronimo e do altri veleno dar certi danari scontando il debito ha la Signoria con domino Andrea de Alli cremonese di più di 123 ducati 3000 imprestò a li rectori di Cremona in castello, et perchè le cosse erano di forma che al Consejo di X non piazea fo contradito et rimesso deba-no dar li ducali 2000 per uno justa la parie volendo venir in pregadi etc. Et ussite il Consejo di X fuora, fo sagramentà il Consejo di X per li capi di X, e leto per Zuan Jacopo una lettera di Campo, di eri hore 24, ehome è venuto da lui proveditor Griti, slrave-stito Polegino di Mantoa, dice è partito, fento esser fuora, et dice che avisa che vien a Mantoa lanze 1200 de francesi, e la marchesana li dà il passo e alzamenti, e il Cardinal, et 400 alozerà di la di Po el 800 di qua, item, guasconi G000, e voleuo parte andar sul Perarese e passar sul Polesene e parte verano di qua e voleno andar a Lignago, e con boche di arle-larie pezi 80 etc. Uno è venuto a dir tal nova. Li duol che franzesi fazi questo di Mantoa e se insegnorrrano di quella, e vien missier Zuan Jucomo Triulzi e il