325 MDX, MAGGIO. Et fo scrilo il) Campo a sicr Andrea Orili clic a Lignago vaili subito in Campo, acciò non resti senza governo e altre particuiarità ut in litteris. Fo scrito a Lanzam una lettera, fata notar per mi in risposta di sue, zercha represaje fule ut in litteris, et avisarli haverno proclamato si vadi a la liera de lì etc. Item, Ilei spazar Antonello Varda che li sia dato una galia e vadi armarla a Corphù, videlicet darli qui a lui ducati 150, et 250 mandar in uno gruppo a Corfù per armar, i qua Ili con ducati 500 li darà li zudei et il resto (in 1500 di li quarti, dia restar in camera si armerà etc. E cussi fici balotar il mandato e fu preso. Fo dalo le polize per il serenissimo in man di capitani et ordinato li debino admonir a pagar in termine di zorni 8, aliter sarano retenuti di comandamento dii principe per la parte presa in Consejo di X e toltoli li pegni di caxa, si non pagerano. Da poi disnar fu fato le noze di la lia di sier Alvise di Prioli, quondam sier Piero, procuralor, in sier Jacomo Malipiero, quondam sier Ilironimo. Et fo Consejo di X con la zonta, et fo ateso ad armar li 4 ganzaruoli di li qual sier Vetor Michiel, execulor, ha voluto far li patroni, videlicet quelli di l’anno passato. Fo spazato tre presonieri padoani, videlicet cavati di prexon e slagino in questa terra con segurtà di apresentarsi. Fo mandato ducati G00 in Campo. Vene nel Consejo di X alcune lettere, le qual non fo lcte. A dì 1G, in Colegio da malina, fo leto queste lettere zonte parte questa notte e parte quest;) malina, et prima portate per Zuan Cobo Corier stato a Mantoa. Di sier Andrea Grifi, proveditor generai, date in Lignago, do lettere. La prima, di 13 bore 14, et l’altra bore 26. Si duol de esser venuto Zuan Cobo di Mantoa con la risposta qual l’ha aperta per saper il lutto, et vede la marchesana non voi darli il fio, Idio havesse voluto lai deliberata») fosse sta fata prima, haria auto efeclo. Per l’altra à lettere dii pro-vedador Gradenigo di la Badia, vede le cosse di man-tenir il Polesene disperale, aspeta il ritorno di domino Lucio Malvezo andato a la Badia a veder e consultar. Item, manda domino Paulo Contarmi e Andrea Mauresi a uno loco dillo Sazam a F impeto di Tresenta, per saper e sopra veder quello fa inimici, e ha fato far do tfijate su 1’ Adexe, e altre parlicula-rità chome in dite lettere si contici). Dii dito, hore 1G, in Lignago. Dii ritorno di domino Luzio, qual dize nostri aver deliberato aban-donar Kuigo, perchè non sono bastanti conira inimici che sono gran numero, quatti vanno prendendo le rote e paserano sul Polesene. Et cussi ave lettere dii provedilor Gradenigo, li mandi fanti a socorso, et à scrito a li rectori di padoana e visentina mandino le zenle al dito proveditor Gradenigo. E dii Gimpo è a San Bonifazio non sa che far, si parte e va in Campo e consulterà con quello colega e capi. Item, si mandi danari presto e presto per dar a quelle compagnie restano a pagar, acciò non segui-scha qualche disordine. Item, scrive questa matina è mala perchè di ogni via à calive nuove. Item, si mandi danari per le zente, e zonto in Campo manderà il conto di quello bisogna. Item, Lignago è ben fortifìchato etc., bisogneria qualche deposito di danari etc. Di sier Carlo Marin, proveditor di Legna-go et una di sier Andrea Capelo e compagni. Clic si mandi vini et danari per deposito per dar le page a quelli soldati sarano de lì etc. Di Mantoa al signor marchexc è prexon qui 162 li scrive la marchesana, di li, soto scrifa cussi. Quella che tanto desidera el ben de la vostra Signoria quanto el ben proprio, Isabella: Avisa aver ricevuto la lettera per Aurelio, e zercha il dar di Federico hanno consultato col Cardinal e Lodo-vico non è perderlo, perchè saria la mina dii Sialo, alento francesi è lì atorno et in gran numero, et il gran maistro è stato con 300 cavali in Mantoa, è stato una note, e francesi passali non ha fato danno alcun, poi Fedrico è sta dimandato da lo imperatore e dal re di Franza e lo hanno denegato di darlo, pc-rliò la Signoria illustrissima poria lassarlo, et poi quella faria e di fioli e di lei e dii Stato quello li parerà etc., et Aurelio non tornerà per bouo rispeto, dicendo vostra Signoria non se dia corozar per questo, et è contento più presto star absculc e mante-nirli il suo Slato che far altramente; con molle parole, di un sfojo di carta. Item, il Cardinal di Mantoa, soto scritta cussi: el vostro allievo e fidcl servo el Cardinal di Mantoa manu propria. Scrive inteso per sua lettera quanto bisognava far e stato con Lodovico da Fermo terminono, andar da la marchesana, e consultato li parve il meglio non dar il liol, e scrive voria esser morto, non poi più, desidera sopra tutto la sua libe-ration ; et come missier Galcazo Visconte qual è li per il re di Franza dimandò dito fìol e non li fu concesso, el qual sa lutto quello si fa. Item, domino