M1)X, VI’UILF. 146 Di Vicenza, di prò cedi tori e vice rectori. Zercha ¡1 vichario, ili asolver quelli hanno aniaza-to etc. qual si scusa à asolto tulli, excepto «nielli ut in litteris. Di Schyo, di sier Hironimo da cha’ da Pe-xaro, proveditor a Pedimonti. Chôme voi far certo bastion a presso F.nego utpatet, consejato per Maldonado, conlestabele, e altri avisi. Di Campo, di provedidori zenerali, date a San Bonifazio. Come vien di qui Segondo Trivi-xan stato rasonato col pagador Morexini, et liora venuto pagador sier Francesco Barbaro lia mena uno altro et lo laudano aversi ben portato etc. Di la Badia, di sier Zuan Paulo Gradeni-go, proveditor zeneral. Chôme è stato a Moncele-se con domino Antonio de Pij et Zilolo di l’erosa contestabile, visto le fubriche dii Castello, et ordinalo il modo si babbi a riparar etc. ut in litteris. Et che domino Zilolo voria lieentia venir a Veniezia. Et lo serito a Moncelese forti fichasse chôme questi Ire hanno ordinato ut in litteris. Di Padoa, di rectori e sier Alvise Barbaro, proveditor sopra le fortifichation. Zercha far le mure di Coalonga. Di certo merehado fato per domino Zacaria Doltin, olim capitanio, qual vien il passo lire 7, p. 19, e hanno che dito maestro Biasio fe-rarese tuoi più dii dover e pretende aver lire !), e hanno trovato uno maestro lo veleno far a L. 4 etc. Item, zercha il muar di fosse ut in litteris, unde fo laudato tuor il secondo maistro e fo mormoration in Colegio. 70‘ In questa inatina fo balloladi in Colegio alcuni scrivani che hanno presenladoa li governadori justa la tanxa, videlicet ai signori di note, Marco Antonio Yiaro di sier Francesco, a li sopra gastakli etc. Et vene sier Zuan Miani, quondam sier Jacomo qual non voi l’ofieio dato, perchè non voi Alvise Trepini stia li in vita, e fo gran disputatici) in Colegio e dito a sier Hironimo Duodo goveruador, promesse per lui, pagi etc. latrò li capi di X, zercha far rapo a l’exercito nostro etc. Da poi disnar, fo Colegio di savij ad consu-lendum. Di Treviso, di sier Alvise Mozenigo el cavalier, provedador zeneral. Chomc havia fato api-char uno di caxa Corba, qual è sta causa di molti danni seguiti per inimici sul trevixan, e altre occo-renlie ut in litteris. Di Campo, di provedidori zenerali, date a San Bonifazio. Chôme hanno mandalo a tuor scri- ture dii conte Brunoro di Serego da la Cucha, el altro solo Cotogna; e de le intrate, aspeta bordine di la Signoria : nude per Colegio li fo scrito toy l’intrude, e cussi a tutti li altri li pareno inimici nostri e le scriture veder si è cossa di Stato lenirle cussi etc. Di la Badia, di Zitolo di Perosa, contestabile. Come voria la Signoria li desse una caxa a Padoa di rebelli juxta la promessa. Di Campo, di San Bonifazio, di domino Ta-deo cavalier di la Volpe. Qual voria compir la sua conduta ut in litteris. Di Bassan, di sier Lucha da cha da Pexa-ro, provedador. Di certo cavallo dii conte Guido Rangon, et esso conte scrive in consonanti. Di Chioza, di sier Hironimo Contar ini, proveditor di V arrnada. Come à nova del duella di Ferara, armate 3 galie et do brigantini, le qualle erano di qua dii caslel Thealdo parte |K>r forza e parte per voluntà, e minaza voler ussir di Po, dubita esso provedador non vadi in Istria a far qualche danno. Item, aricorda sovenzion per quelle zur-me etc. A dì 14 in Colegio si reduse parte di savij a le-zcr le lettere, e il principe andoe con le cerimonie a messa in chicsia di San Marcilo et poi justa il solito a San Zuminian : portò la spada sier Lorenzo Corer va conte a Zara, fo suo compagno sier Domenego • Contarmi, era col principe el primocerio di San Marcilo e altri senatori. Di Compo, di provedadori zenerali, date a San Bonifazio, a dì 13 hore 20. Come Hironimo da Napoli conlestabele era partido di Campo in quella note per tempo con uno compagno ut in litteris., è andato verso I’ Adexe, unde dubitano non sia andato da inimici, si doleno per esser questo pra-licbo et s:i le zente è in Campo, havia fanti... unde essi provedadori hanno mutato le guarde et ntaxine dii basitoli sora I’ Adexe per bon rispetto. Item, è zonti in Campo todeschi 65 venuti di Verona, perchè morono ila fame, e non se li dà danari dicono vera no di altri et più di 5