SIDX. MAGGIO. 24G 700, e nomina da chi ut in litteris, alcuni merca-danti dieno ducati 50 per uno, il resto al presente non li voi più dar alcun, il carmelitano Dabello servite di certi danari per spazar l’araldo, et che la 120' Signoria li scrive che si traze in li Pasqualigi ducati 250 e sier Lorenzo dice non aver nulla, si duol è vergogna di la Signoria, e saria bon far venir il magnifico orator.electo, Torsi li saria provisto, ait non zuoga, ma zercha far honor a la Signoria, è minato di la lacultà e di la vita. Item, si duol li mercha-danti scriveno mal di lui; lui fa quello el poi, e che quelli francesi veneno con assai arzenti lavorati da apresentar, perhò hanno fato l’acordo con il re, qual si dice non è cativo per la Signoria, e li capitoli di le nave e galie nostre possino navichar li, e cussi ve-darà di oteuir da Spagna, e che dito acordo si dice non vai, perchè i re Anglici dieno aver 21 anno volendo far alcun acordo con altri, e questo è zovene, per tanto non tien, tarimi francesi zercano far il fato Ihoro. Item, scrive di dezemhrio mandò a la Signoria a sier Alvise Pixani dal banco drizate alcune lettere, con avisi che si mandasse oratori a la dieta, il re li voleva aldir a requisition di quel re qual voleva esser judice etc. 11 corier zonto a Roverè, vene a Vicenza, fu preso da stratioti e ferito, toltoli le lettere dizendo le dariano a li rectori, di li tornò a Ro-verè et morite etc. Nota di questo il Colegio non sa nulla. Item, scrive esso orator la camera dii re a lui è sempre averla e poi andar quando li piace. Item, à ricevuto lettere di la Signoria per via di Roma e li brevi di l’absolulione e setimana santa, è li consieri andati chi in qua chi in là, poi le feste li darà etc. et cussi quello va in Borgogna. Item, de lì non se intende di armata, e il re di Pranza è a Paris e si tien non si partirà molto discosto. Da Constantinopoli, di sier Andrea Foscolo baylo, di 25 marzo. Come de li subsidij si bavera inteso da Andernopoli, de lì si alende a lavorar la terra et za sono zonti assa’ homeni a questo efleclo. Item, li formenti valeno aspri 20 la mesura e si tien verà più caro. Item, avisa aver impegnato li arzenti per il suo salario, non sa che far, dia aver più di ducali 1000, e ha tolti li danari dii Zante di lì e si provedi. Item, si fazi il successor suo, è za anni do si ritrova de li etc. et non poi più star per li capitoli dii Signor turco, etc. Di Andernopoli, di Lodovico Valdrin, secretano dii baylo, di 25 marzo. Chome il Signor ha mandato a Constantinopoli a tuor li pavioni e cussi li altri pet^indar a Layla a sUirefc. per li caldi. Item, ricevete nostre lettere zercha solicitar li sub- sidij, scrive li bassà e più il Signor mostra esser desiderosi, ma voleno adular le cosse con Hongaria che molto stimano, etc. Di Verbosana, di sier Hieronimo Zorzi. Nulla da conto. Chome fo dito a quel Feris bei san-zacho, la Signoria mai reaveria Padoa. Item, Bortolo Andreas e il conte Zuane di Cor-bavia hanno mandato a rechieder Feris bei li mandino uno suo homo a parlarli. Stimarlo di una lettera dii conte llieronimo da 121 Porcil a sier Zuan Badoer, dotor, data a Roma, a dì 26 aprii 1510. • Come la causa ch’el ducha di Ferara voi venir a Ruigo è che dubita nostri non li vasta la campagna, e vole preocupare, e sera ajo haver ajuto dal Campo dia vegnir a Lignago. Item, fu alias fato provision lì a Roma che li prelati non usasse publichamente sajoni, il Cardinal di Ferara à dimandato al papa li-cenlia di potersi far sajoni, li fu dà risposta assai degna dal papa. A dì 25 zonse il corier con lettere di la Signoria di 19, 1’ oralor andò a Ilostia. Item, il signor di Pexaro, a dì 23 era a Pexaro; e il Cardinal Flisco à ditto che monsignor di Chiamo» vien a Lignago, e dice l’imperador ha dimandà a Spagna le 0 galie promisse vadino in Po con quelle dii ducha e far passar per mar li 400 homeni a Trieste. Scrive lui comenza a dubitar che pace non habia ad esser, e avisa come in lo episcopato di Caodistria è uno privilegio che Carlo quarto imperator investi la Signoria di Treviso e Conejan. Il papa tornerà di IIo-stia a dì 4 mazo. Item. post scripta, dice è zonto pre’ Lucha di Renaldi lì a Roma, non come oralor di P imperator licet come persona privata. Di sier Pel egri n Veriier, quondam sier Do- 122. menego. Fu leto uno capitolo di lettere date in Palermo a dì 5 aprii. Come al tardi è venuto nova per lettere di Saragosa di do di questo, come una nave grossa di zenoesi dila Rupallo, porta de salme 3400 formenti carica de raxon de Zanzes Semi et Galeti et Bataglia zenoesi, hessendo a di 28 marzo sorta a Zerbi, in quel instante, over per sorzer da la bara di fra’ Bernardino et una altra se stima Phahi presa in Barbaria ; fo dimandà di cui era la nave la qual portava P arma dii re di Franza in cheba, rispose esser de zeuoesi e li formenti del Galeti unde li pro-ferse pagar li noli e lassar la nave e li desse li for-menli, e quelli dentro li salutarono con bone artela-rie e se vene bombardando. Per lettere dii patron