UDVIII, KKUmtAJO. 304 :i far nnzfi di certo sua neza ; el le zente si ilice tien la volto di Brunich et versso Friul, come si ave avisi da Udene. 153 A dì 23. Fo pregadi. Et leto le infrascriple teiere: Di Franga, di V orator nostro, dato a Li-gurgò, di 14 et 15. Avisa il zonzer dii re lì; et vien con assa’ gran maestri e zente e il Cardinal Roan. Et vien versso Lion, fa molte provision, non lassa tmto a far, voi esser sempre a una fortuna con la Signoria nostra, el vera a Milan e dove bisogna. Scrive continue a Roma e altri re, fazi restar Maxi-miano di venir con le arme. Et altri coloquij fati col re, ut in litteris. Di Milani. Di provision fa il gran maislro; coloquij insieme. Et li capi di sguizari è lì, el arano le compagnie etc. Nota : per la Signoria fo dà. a l’ora-lor dii re di Franza è qui, ducali 4000 per mandarli a Milan, a far sguizari 2000, juxta la parte presa. Et questo fo seeretissimo, acciò che i se ballino. Di sier Zorzi limo, provedador zoncral, da Gusolengo, 3 letere, di 21. Come a dì "20 si par-tino missìer Zuan Jacomo, il capitanio nostro zene-ral et il provedador Orili, et andono a veder li passi lìn a Rovere. Item, lui è restii al governo di le zen-te ; à fato reiterar le proclame: niuu fazi danno sub pcena etc. À mandato a far certo muro a la Chiusa, sì che sarà fortissimo etc. Di Verona, di ree tori. Zercha provision, sira mi e altre occorentie. Et dii (¡riti, provedador, era lì a Verona, scrive etc. Dii Grifi, provedador zeneral, date Alla, a presso Seraralle, versso Roveri. Di aver visto, insieme con tnissier Zuan Jacomo e il capitanio, li passi. Dice soa cxcelenlia è fortissimi, et non è da dubitar etc. À visto Brentouega, la Chiusa et Se rivalle etc. ; anderano a Rovere etc. Item, per avisi, hanno il re di romani esser partito di Maran, e andato a Yspurch a far noze di una soa neza, tia dii ducha Alberto ili Baviera in el.....dii ducha di Vertimberg, et dia ritornar a Trento; altri tien vera versso Friul. Et altri avisi di questo substantia. Dii Corner, cavalier, provedador zeneral, date a la Scala. Come va provedendo, e a ni Ieri a Bassam, el vederà quello bisogna, insieme con il capitanio Valier. Et di le cosse di sopra 0 se intende, solum li avisi ut supi-a, et che '1 vien in Friul. Item, dii vescovo di Trento et pre’ Luclia, doveano venir oratori di qui, 0 se intende. Item, altre oeco-rentie, ut in litteris. Di Cadore, di sier Piero Gixi. capitanio. Come alemani sono venuti sul nostro; el a una villa, nominata Lampezo, falò danni, tolto viluarie etc. ; si che è assa’ zenle a quelli confini di t«deschi. Di lìutistugno, di sier Francesco Zane, provedador, qual fo mandato per il conscio di X. Avisi di preparalion di sopra et adunation di zente; e vera per la via di Friul. et etiam farà danno di lì via in sul nostro. Noto. Lì è castelan uno sier Zuan Michiel, grasso, vechio. Di fé!trina, di sier Daniel Dandolo, provedador, date a.......Avisa relation aule, ut su- pra; et che ’I re vera per la volta di Friul, et si fa preparalion di zenle. Et alia, ut in litteris. Di Udenc, più letere, dii luogotenente. Come 153 ' ha per diverse vie, le zente ingrossarssi a quelli confini ; e ¡1 re si aspecta a Goricia, sì che sì proveda, venendo grosso. Manda relation di esploratori. Et di questo si ave per più vie esser cussi. Di Roma, di 1!). Come il papa è per andar a Hostia. Et dii venir di oratori di Siena, venuti per nome di quella comunità el di Pandolpho Petruzi, a dir el exeusarsi al papa, che hanno conzo con il re di romani, di darli, per li sensi seorssi, per resto ducati '20 milia, in 3 lermeni : il primo, zonto a Trento; il 2.°, zonto a Ferara ; il 3.“, zonto a Siena; eh’ è terre dì l* imperio. El il papa à dito a l’orator, quelli de Italia dà danari a Maximiano; et che soa beatitudine non volleva darli alcuna cossa, né coneie lerli li danari di la cruciato ; et li à scrilo brevi, voglij desister, Li qual cossa crede harrà operato, perchè è avisi si ha reirato di visentina, dove era za venuto so zente. Item, che il Cardinal Grimani li ha dito, che 'I dito re ha via eleclo uno episcopo governador dii patriarchato ili Aquileja, eh’è suo, et voleva soa beatitudine provedesse; la qual ricercha l’opinion ili la Signoria, quid fieiulum, el proveder con li ajuli spirituali etc. Item, che a dì 13 il papa dele a l’orator uno candelolo ili lire .... di cera, biancho, con le arme dii doxe nostro e quella dii papa di sopra, dicendo e laudando il doxe, e lì volleva far questo presente. L’orator lo tolse, e lo manda a la Signoria nostra. Noto: el dito candeloto zonse a di 22, eri, qui. El sopra questocadaun disse la sua: unum est, è cossa inussilato, che ’1 papa mandi candeloti be-ncdeti al doxe, ma ben li mandò alias do ruose. Si dice l'à dato maliciose; ut postea scribam, multi et multa locuntur. Fu |K>slo, per li savij, che sier Zorzi Girner so-pranominato, è in visentina, asecuralo quelle cosse, vadi in Friul. Ma prima mandi il signor Bortolo d'Alviano con la sua compagnia, et il signor Piero