43 HDVll, APRILE. 44 basiiilor in Spagna al predito re di Ragom ; et vene a tante a tante con sior Vicenzo Gabriel, fo prove-dador sopra le camere, quondam sier Bertuzi, el cavalicr, et sier Lorenzo Bragadim, clic lese in phi-losopliia, di sier Francesco; e poi il Donado rimase. Fono tolti li), tra i qual Jo, Marin Sanudo, ergo eie. Fu posto, per li savij o vor consieri, certa parte di uno cyprioto, darli salvo conduto ete. Oda conto, ut in ea. 17 Fo loto le infrascripte letere, cazadi li papali-sta ete. Da Roma, di sier Zuan Badoer, dotor et cavalicr, orator nostro, date a dì.... Come il papa la domonoga di lo palme fo' l’mirata in Roma, hossondo zonto il sabado a Santa Maria dii popolo, eh’è fuora di Roma, dove ivi dormile; e la matina bcncdl lo palmo e doto a tutti de more. E conira li vene li reverèndissimi cardinali tutti e il conserva-tor; e disse la mossa el Cardinal Regino. Da poi di-snar foce l'intrata in Roma con gnu jubilo; erano adornate le strade con tapezarie et volti e archi Iriumphali, con molti vorssi e moli in laude dii papa; et cussi ¡litri') in Roma. L’orator nostro era con soa beatitudine, con li altri oratori, et smontò al pala/'). Et alo/.') con soa santità ¡in pala/.o 2 cardinali, San Piero in Vincuìa, nepote, et Pavia, videlicet Castel di Rio. Item, elio poi l’orator nostro aria l’audientia publielia ctc., ut in Ktteris. Da Napoli, di li oratori. Come il re mandava 4 galic solil, qual orano in bordine, verso Zenoa, a unirse con 4 galic di Prejam, eapitanio francese. Item, do altre galie andava col vice re novo electo di Cicilia. Item, ohe si havia nova, il vescovo di Lubiana, orator cesareo, era in itinere e ritornava a Napoli. Item, di uno por di noze di la tìa dii signor Zuan Zordan Orssini in uno spagnol, don Antonio Cardona, con dota ducati X milia, la qual tìa è di la prima mojor; et ccetera seeretiora. Da Milani, dii secretano. Come il re di Pranza si aspeclava corto a Milani, dovoa Zonzer a Gar-nopoli. Item, dii zonzer di UHM) sguizari a Tortona, et 2000 guasconi in Alexandria di la Paja, cegnano a l’impresa di Zonoa. Item, di una nave veniva con formcnli di Cicilia in Zonoa, quelli dìi castelleto, im porto, con artilarie 1’ hano batula a fondi. Item, in Zonoa tra Ihoro erano pur qualche disensione; non voleano as|>cctar l’impeto di Pranza. Item, dio in Zonoa era Frachasso ; e si dice ¡1 papa ajula zenoesi. Item, par le /.onte francese habino proso certo castello su quel di zenoesi, chiamato Montona. Item. a Milan è sta taià publice la testa a quel Simon Rigo- ni, nominato por avanti, qual rebollò a Pranza, e fo squartado. Di Eiemagna, di Argentina, di sier Piero Pasqualigo, dotor et cavalicr, et sier Vicenzo Qucrini, dotor, orator nostro, date a dì... Dii zonzer lì dii Qucrini, et il Pasqualigo vera a ropa-triar; et scrivono nove intendono de li etc. Di altro Iodio non fo loto letere, licet era da 1 Constantinopoli, ma Oda conto ; e di Ferara, di la morte dii signor Sigismondo, il zuoba santo, volendosi andar a comunichar, sì come ho scripto di sopra. A dì 7. Fo consojo di X con /onta. Et fo preso di elezer do dii dito consojo, qualli vedesseno le ra-xom di cassieri dii conseio di X, da corto tempo in qua ; et cussi fono olecti sier Zuan Venier et sier Beneto Sanudo. Cassier dii consojo di X è al presente sior Zacaria Dollìm. A dì 8. Fo collegio di savij, ad considendum. A dì .9. La matina fo in colegio el signor Bortolo d’ Alviano, venuto di Napoli repentinamente, per il qual fo mandato, por questa venuta di Franza di qua da'monti, la qual fa pur alquanto dubitar; perhò è bon star provisti, et far star preparate le zente d’arme. Et a dì tì, la matina, parli sior Antonio Condolmer, va orator al re di Franza, in loco di sior Alvise Mozenigo, cavalicr. Et si divulga si eloze-rano do honoreveli oratori a Milan, zonto sarà il re. Dii qual si à nove, che domenega, a dì 11, sarà zonto in Aste. Da poi disnar fo consojo di X, con zonta di colegio. In questi zorni vene letere da Sibinico, di sier Marin Moro, conte, di 2 aprii, molto presto, venute a posta. Come erano passati turchi 2000, e andati versso quel di 1’ on«aro, non si sa ad quid, tamen à bona paxe con l’ongaro; unum est sono andati. Item, di uno sanzacho novo venuto, qual à scrito a esso conte, mandi in nota li danni fati, et voi far restituir, et se li mandi uno homo da lui a dirli il tutto. F.t cussi esso conte scrisse a la Signoria quello l’ordinava: et li fo subito resposto. Item, tutaria si ipanda li stratioti, sono a Ravena, li a Sibinico, et si manda barche e navilij por tragetarli de li. A dì X. La matina vene in colegio sier Dome-nego Malipioro, venuto provedador di Romagna, et refori di le cosso di Rimano et Faenza, et il successo di quanto ora fato. Da poi disnar 0 fu, perchè fu fato le noze a Mestre di la fia di sier Zorzi Corner, el cavalicr, in sior Vicenzo di Prioli, quondam sior Zuan Fraucoseo,