401 Fo ex peti ito sier Ferigò Contarmi, va proveditor executor in Campo, el qual si parti questa nocle. Di Vicenza, rectori. Come mandano di qui uno domino Chiercgato per scopeto, qual è ciladino di Vicenza. Vene in camera dii principe sier Marin’Griti, venuto capitano di Vicenza, volendo esser aldito e il principe non volse aldirlo. . Veneno li governadori de l’intrade a la Signoria a dimandar dechiaration, che molti fuzeno qui et portano vini e non voriano pagar il dazio; et li fo risposto per il suo bever a quelli fuzeno non sia fato pagar dazio. Di Udene, dii vice locotenente. Chome havia provisto a la Chiusa, voi licentia s’il bisognasse ussir di Udene ; et li fo scrito non ussisse, ma mandi il thesorier over meraschalco. Fo scrito, per Colegio, al proveditor di l’armada, mandi una galia a Kavena a levar la moglie dii capitano di le fantarie, vien a star qui. Di Bassan, di sier Lucha da Pexaro proveditor, do lettere. Per una, di 21, liore 3. Come bisognava custodir la Scalla, Covolo et Euego e si provedi di zente è, sollo de lì, manda una deposition de inimici è a Rozo, et mandato a dir il signor di Bexen si rendino, manda una lettera aula da Malio de Perlis. Item, scrive dii levar dii Campo et dimanda ajuto etc. Dii dito, date a dì 22 da sera. Come il podestà di Cologna e Montagnana et Esle è levati, e quelli di Vicenza, e perhò si lieverà anche lui, et si scusa a la Signoria non poi più. Di Vicenza, di sier Zuan Marzello e sier Mar in Griti, rectori, di 22, hore 22, date a Padoa. Come usilo di Vicenza, il proveditor Griti è venuto a le torele, li mandò domino Lodovico ili San Bonifazio li a dir li stratioli e fanti si lievino e le artelarie toy perchè il Campo vien verso Vicenza, et aver pasato Albetom, urule inteso, licei el po-pulo, il mandar a tuor le artelarie comenzono a dolersi et Ihoro ehiamono li citadini e li usono alcune parole che non si polca far altro etc., i qualli citadini pianzendo disseno esser abandonali e tochono saria bon essi rectori si levasseno, e cussi in quella malina a hore 12 si levono, li citadini disseno vegniriano anche Ihoro, ma rimari per le lhoro fameglie e si ra-comandano, tamen molli citadini è venuti con Ihoro per mostrar la vera fede. Di Schyo, di sier Hieronimo da cha’ da Pexaro, provedttor, a dì 22, hore 24. Come 4 di homeni da Possena el Inloniza è mirati el inimici 402 aver corso in Axiago etc. Voria 200 cavali, faria fa-zende, monta a cavalo per soraveder, et voria artel-larie etc. • Di Marostega, di sier Vicenzo Baffo, podestà tre lettere. Prima de homeni de lì vanno a cavar le fosse di Vicenza, e il bon cuor de quelli. Item, eh’ el manda di qui per uno messo lo curazine e altre munition, è li triste, a cambiar con bone. Item, 200 di certo caso di homicidio seguito de lì. Item, per l’ultima di jeri, bore 23 : come inimici è propinqui c hanno corso a li 7 Comuni, non sa che far in castello sier Marco Michiel con la mascra solamente, volea mandarli 14 homeni apresso, esso castelan non li ha voluti aceptar etc. Di Citadcla, di sier Gregorio Pimmano, proveditor, di eri. Come è solo de lì, non sa che farsi. Di Moncelese, di sier Marco Marzello, proveditor, di 22, do lettere. In una dii zonzer le ar-tellarie mandateli da Padoa, ma non è fachini per farle discargar et le hanno l'alo discargar a soldati, è quelli di Zuan Forte. Per l’altra el scrive provision el la de lì, e quelli fanti voleno danari, et manda una relation dii Campo nimicho, etc. Vene uno di Lignago con uno breve di sier Car- lo Marni, proveditor, di 20, bore 21. Dimanda danari e non dubita perdersi. Sier Andrea Capello e compagni è lì e de un voler, Bernardin et Aguslin da Parma, conleslabeli, voleno danari. Item, San-guanè à rehellato. Di Treviso, dii proveditor Mocenigo, più lettere in una. Come si proveda e presto, e vi il artelarie ut in litteris, et manda lettere aule dal proveditor di Bassan. Item, fra’ Jocondo non vien, lui atende a forlifìchar atorno, non è a le porle si non 7 homeni, saria bon più numero. Item, quelli di Carlo Corso e li altri è a Fellre e Cividal voleno danari, zoè Domenego da Modon e li altri. Item, le lanze zonle su la Piave saria bon che sier Anzolo Cabrici, proveditor a Seravaie, andasse a farle eargar et mandarle de qui. Item, è resta 3000 remi. Item, di 22, scrive li soldati dovea mandar in la Scalla non voleno più andar, à mandato a tuor 20 homeni di Val di Sfagno a melerli in dito castello col voler dii castelan, e si provedi, non vi è 30 fanti in la Scala. Item, il podestà di Bassan lo prega aver licentia di partirsi. Di Cividal di Bellun, di sier Nicolo Balbi, podestà e capitano. Zercha remi e lanze. Di Feltre, di sier Zuan Francesco Pixani, proveditor. Come à mandalo guasladori a la Scala. MDX, MAGGIO.