521 MMX, GIUGNO. miti, e si mandi danari per le page; è morto quel capo Nicolò Soliano; si scusa, è zonti boemi a Concia et slratioli, e hanno terminato far butini a le basse verso Monfalcon e vegnir parie di llioro con barche ili Duini, a scrito a quel provedador et quelli nostri stralioti non voleno cavalehar, non pono più far bulini, et à strilo a Udene li provedi di danari impresiedo per satisfarli fino vengi li altri li manderà la Signoria, si scusa. Di Cao d’Istria, dii podestà et capitano, di 4. Come è zonto Zorzi Rati, fu preson del conte Cri-stophoro, dice Nicolò Paleologo suo zenero dia vegnir de di in dì a posta a dirli cosse de importanza, che in Cragna si fa provision di danari per cavali 500, chi dicea per 100 questa pasqua di mazo, ma tien non li troverano, e il conte Cristoforo è a Po-stoyna con cavali 60, e zonse poi uno zovene, disse esser zonti numero ‘200, et è sta in Castelnovo dove è solum, 30 soldati, è reparato di repari non forti e si poria brusar. Item, scrive a Pisim esser cavali 200 dii paese, li lochi vicini è in sospeto, il provedador di stralioti Zivrian è ferito, li slratiotì non voi cavalehar. Item, scrive dii zonzer lì ozi il provedador di l’arma a Pyran, è andata la galia Falìe-ra lì dì suo hordine, e questa note insieme partano |»er Dalmatia. Itcm, el brigantin de Trieste con do barche è sta mandato a fondi soto San Zuan de Duin da le artelarie di la fusta di Muja, e questo li ha dito uno era in dilla fusta; aricorda Istria voria balestrieri a cavalo soto Pasqua! Ingaldeo capitano di schiavi, e di questo fa gran instanzia per custodir le forleze e passi di quel teritorio. Itcm, aricorda si provedi a la forteza di Mocho etc. El a sier Andrea Zivran si dagi licentia di vegnir a medicarsi de qui ctc. Et per Colegio io li fici dar licentia venisse di qui, et eh’ el prima lassasse governo a quelli stra-tioti fino lì sarà provìsto di governo. Di Cividal di Bellum, dii podestà Balbi, manda una lettera anta dii capitano di Cadore. Ghome domino Lunardo Felz con 2000 fanti dia vegnir a dì 3 in Argot e a quelli passi, e si dice il re li à dona da le Mudo in la, e manda la lettera dii dito capitano, et scrive lui prima farii far le guardie. Di Trevixo, dii provedador e dii podestà. Fo lettere questa matina non lete ozi in pregadi. Item, di sier Jacomo Boldù, provedador a Belgrado, di 4. De occurentiis. Di sier Pollo Capello, el cavai ier, provedador cenerai, date a le Brentelle, a dì 6, hore 13. Vene lettere.Xoine manda domino Domenico Busi-cliio e altri capi di stralioti con le compagnie Ihoro I Did'-ii di M. Sanuto. — Tom. X. al provedador Girili a Moncelese, cussi richiesto da lui. Item, visitò -il capitano di le fanlarie, qual li ■ disse si mandasse danari, li fanti tutti è mal contenti. Dubita assai di desordene. Item, è fama de lì che ’1 marchese di Manto» sani capitano zeneral nostro e si aspeta il fiol, lauda questo e piace a tulio il Campo perchè omnino à bisogno di capo, aricorda danari per quelle compagnie. Itcm, il conte Vanissa è andato con li soi verso Lonigo, non à voluto slra-tioti vadino con lui. Di sier Sigismondo di Cavalli, proveditor. Fo loto una lettera data in Campo a le Brentelle, a dì 3, drizala a sier Lorenzo Orio, el dolor savio ai ordeni : avisa il Campo esser in desordene per non aver capo, e quando fono li apresso Vicenza disse a missier Lucio ordine li colonelli, li ris|iose non tocha a mi, et cussi va le nostre cosse e si provedi presto. Et lezandose le lettere, intrò Consejo di X con la zonta, procuratori e Colegio, steteno assa’, si credeva aprisse la materia et nulla fu. Fu poi posto, per li savij, sier Tliomà Mozenigo procurador non era, una bona lettera al capitano di le fantarie in laudarlo etc., et che in Campo non doverla esser dissenssion etc. Ave i di no, la copia di la qual sarà scripta qui avanti. Fu posto, per li diti, zerla parte di mezi (iti, corettori di l’altra, depositando etc. e quelli hanno podio posano etc. ut in parte, el fu presa, la copia di la qual sarà qui avanti posta. Fu posto, per li diti, una parte dar al Zitolo di più di provision ducati 100, qual è a Treviso, sichè arà duciti 600 : ave 13 di no. Fu posto, per li savij, exceplo sier Antonio Gri-mani, sier Zorzi Emo et sier Nicolò Trivixau, aleuto il bisogno di far capo di l’exercilo, tutti i savij de-bano meler la sua opinion ozi al Consejo chi dia esser eapo in pena di ducati 500 da esserli tolta per li avogadorì senza allro Consejo. Ave 5 di no e fu presa. 1510 die 30 maij. In Rogatis. 256 È necessario per li presenti urgentissimi bisogni non lassar alcuna via intentata |>er recuperar quella mazor summa de danari se po, el perliò : L’anderà parte: che tutti quelli che hanno pagato li mezi fitti a la Signoria nostra, per vigor de la parte presa in questo Conseglio questo tempo passalo, el che in termine de zorni octo proximi vo-rano exborsar a la Signoria nostra aprilanti danari in contadi quanti furono li primi, sia incorporado 34