MI)X, MAGGIO. 206 sier Fioro Morexini savio ai onlcni. con li ducali 1600 per sovenzion di quelle galie, e li feino dar la commissione e sij col proveditor di l’armala ; et io ozi andai a San Zacaria a far la mostra a la compagnia di Malhio da Zara venuto di Istria, qual con fanti ... dia andar in Campo, et lo bella compagnia. Da poi disnar fo Consejo di X. Et aldisemo quelli da dia Prc’ Marin zercha l’ixola Dozia vicina a Ne-groponte, qual Francesco Pro’ Marin naturai di quel sior Malhio à una Querina [ter mojer et è in possesso, vien molestado per sier Zuane e Alexandro Pre’ Marin quondam sier Andrea, dicendo è feudo e dita ixola vien a lhoro, e tal causa ne è sta contesso per la Signoria nostra a vegnir con le nostre oppi-mone in pregadi. Parlò sier Francesco Bolani quondam sier Candian, domino Alvise da Noal dotor et domino Bortolo da Fin dotor. Et in Consejo ili X fu preso: che de ccetero non se digi più i tal savij, atento è tediar il Consejo, ma si fazi come prima ; sier Luca Trun contradise pur fo revochata la parte per lui messa. Item, poi con la zonta fu preso certa parte, aricordala |>er sier Alvise da Molili savio dii Consejo, zercha vender olìcij de populari atento è la tansa tropo ingorda, e fu preso di ducati 500 quelli pagano, 100 di tansa basti, parendo cussi al Colegio ut patet in parte, la qual si saperi poi. Di Chiosa, di sier Hieronimo Contarmi, proveditor di V armada, di 4. Come à ricevuto lettere per sier Piero Morexini savio ai ordeni, qual vene de li per dar sovenzion a la galia Capei la e a la soa, e à inteso che ’I debi levar e andar per li porti etc. Lui si leverà, ma la Capella per aver bisogno di conza e de remi non potrà, e non sa dir altro, e voi hordine di quanto l’habi a far poi 1’ haverà scorso per dieta riviera, e aspeta 1’ hordine. Item, manda una deposilione di uno venuto di Fera ni, la qual sarà notada qui sotto. Item, cri ricevete lettere debba astrenzer quelli di la canzelaria e coadiutori de lì a pagar le piere, calzina e danari aplicadi al concier di quel castello, et cussi exequirà, et ozi an-derà col podestà e il savio ai ordeni a veder il ca-131 • stello. Item, si provedi a la torre nuova, et à dito al podestà mandi 30 homeni a quella guardia qual sta in gran pericolo e non si poria più soccorer Rui-go ni Lignago bisognando. Item, à inteso è per armarsi di qui fusle e brigantini et mandarli in questi rami de Po, aricorda le ganzare è mior che fusle, le qual se poi zirar e andar avanti e indrieto justa el bisogno. ItenT, se li mandi ducati 40 mancha a su-plir la sovenzion a la sua galia etc. E non dagando l Via rii di M Sanuto. — Tom. X. altro hordine è por levarsi senza aspelar la galia Ca-polla etc. Antonio Navisella habitantc ili Chioza, partilo di Ferara, a dì primo di l’instante, examinato per il proveditor dii’ armada, disse primo ha ver veduto a presso el ponle do Gastei Tealdo do galie armate, una volontaria l’altra per forza, el do brigantini sopra li qualli Ita veduto certo numero di homeni, ma non sa cerio se dili bregantini siano in tutto armati ; secondo che l’à inteso in ptaza di Ferara da più persone, clic ’I duca havea facto far la crida che tutti suoi villani et contadini dovesseno apresenlar li suo cavalli ; et diclo zorno esso Antonio ha veduto bona parie de li dicli cavali, di quulli el duca ne haveva cernido circlia 100, e sirasonava. che con quelli voleva condur arlelarie sopra il Po- • lesine di Ruigo por andar a quella impresa; terso ohe 1’ ha veduto bon numero de fanti venuti de Romagna, i qualli aspetavano di zorno in zornò di tediar danari dal duca, subzonzendo che ne orano de spagnoli et guasconi che stavano con dicla cxpccta-tione. In questo zorno nel Consejo di X fu fato capitano Nicolò Verzo. A dì 5 mazo, domenega in Colegio, veneno 4 ci- 1'iì ladini di Traù dando fama esser oratori, tamen non haveano lettere di credenza ni dii rctor, ni de la comunità, et feno lezer certa scriptum fata in Spalato soto scrila di alcuni citndini dii Consejo, perchè il conte sier Alexandro Viaro dice non hanno voluto a essi 4 oratori electi che li sia dato iu commissione certi capitoli, dolendosi etc. El feno, poi ohe parlò uno nominato Hieronimo Lucio, lezer certi capitoli, vidclicet si provedi a Traù, stano con le porte se-rade fin mezo di per le inoursion si fa (in su le |>orlo, voriano 50 cavali stesse lì. Item, se li lassasse le 30 et 40 per 100 per spender in custodia. Item, li siili sono de li in tnagazeni si polessono vender di fuor», e quel retor non voi senza licenlia'di la Signoria. Item, se lenisse le guardie a li monti, et altro. Ilor fo comesso al Colegio aldirli. Fo balotà, con li governadori de l’intrade, di poter trar di doana le robe naufragade di la nave Francesco Tarlao, videlicet quelle è stà rocuperade senza dacij etc. E loto il processo fato per li governadori justa la parte, ave 13 di si et l"2 di no, e di una balota fu presa. Fo balotà alcuni oficij, vUklicct sazadori al sai e al zudeze di procuratori, scrivan al soldo rimase Cristofal Malaverti, zoè uno suo fiol, da uno liol di Zuan Spinelli da li governadori di una balota. Di Buigo vene lettere do di Zuan Fanio 18