399 MDX, maislro è alozato a la Guida, vene a meza note, si parli e andò alozar a la Badia, e questa note fo liutaio uno ponte sopra l’Adixe a fronte la rocha di la Badia, e passò il capitano Uicardo, qualle andò a Castel baldo per auliguarda de le artellarie con la sua guarda, e andonò alozar a li Masi ; e colui che scrive dice non vi perdeti. Di Lignago, dii proveditor, di 21, hore 10 a li proveditori in Campo. Come voi se mandi datàri; et avisa inimici sono homeni d’arme francesi 1000, cavali lizieri 2000, fanti laliani erano a la guarda di Bresa 1300, per justo numero, guasconi 2000 bella zelile ben in bordine per justo numero, valesi ■ 1000 trista gente venuli quando si butò il ponte sopra Po, spagnoli tolti fuora di Verona 15000 bona fantaria, Zauoto 500 fanti, Jacomo Corso 500 fanti, bochc deartelarie 36. Hem, uno inzegner pisano, fo con la Signoria, lia fato intender a l’inimiebo le fosse largo di Lignago è piedi 40 e ì’aqua alta piedi 7, gran fondo di fango ; l’inimico dice esser gran forteza per il fango e stimano assai, dice torà l’aqua a Lignago e voleno far più roteili l’Adixe per anichilar l’aqua, voi ineter arlelarie a la rocha di Porlo per esser eminente e si non fosse alte voi alzar. A di 17 fo disputato andar a Campo a Lignago, alcuni volea prima andar a Montagnana, piar la volta di Vicenza, acciò il Campo più potesse mirar in Padoa; alcuni prima expugnur Lignago; alcuni frontar lo inimico far fato d'arme, perchè fugircsti essendo spaventati, e nulla fo termina. Quando si prese la Badia vene di qua cinque fanti dii Zitolo, uno Lorenzo da Fiorenza, da i segnali ut patet, dice: in uno consulto di capi in Lignago dito Jacomo da Novello, uno Palavisino fu nel castel- lo di Cremona mio fradello li fece uuo bello preseli - 1 ¡io te, se una giornata li tenevi a la Canda o doi al più tornava in drielo, ogni podio di riparo a le rote fate havevi lo intento, uno archobuso fu Irato li spaventava, non è tanta gente come credeti, el duella di Tcrmeni inlrò in Campo con 110 homeni d’arme per justo numero còmptilà la sua persona, cavali lizieri non si potè numerar, fantarie 77 copie di fanti 5 per justo, tutta la zelile in Campo pagala non sono 1100 homeni d’arme fantarie, in lutto 7500 alcuni capi, non vi spaventali ni fugieti cussi vilmente, se havesti salito il campo di qui lo spazavi : disordinatamente logiano 1’ uno da l’altro do mia : li vostri stralioli voleti levarvi dii riparo verso Verona ; el ducila di Ferara condusse 10 bodie di «ridarà in Campo, guastatori grandissimo numero, e ogni zorno ne zonze polvere e balote, volendo trare non basterebbe per uno giorno e mezo. Nota questa è relalio- M AGO IO. 400 ne di uno che manda questa leltera a li proveditori in Campo, è in Campo nimicho. Dii dito proveditor, date ozi a hore 11 in Campo a le Torre. Come eri sera mandò la compagnia di cavali lizieri di domino Luzio verso Zosan per saper d’inimici, et se incontrò in le scolte, crido-rono arme, et nostri si retirono e andono su certa costa dii monte e scoperseno gran fedii, judicho fusse il Campo, et mandono tre uno drio a l’altro a dir il Campo era alozato lì, e questa malina si dovea levar ; et per villani presi hanno inteso Carlo Beraldo e padoani questa nocte buta il ponte a Vo, si judicha per tutli voler dito Campo a la più curta andar a la volta di Padoa, unde fra’ Lunardo montò a cavalo con cavali 400 balestrieri a hore 4 di note, et poi tornati, qualli dicono questa malina si è levato per andar a la volta di Vo, over venir qui per modo tutli è di opinion di levarsi con il Campo et venir verso Padoa, et hanno mandato a Vicenza da li re-ctori el conte Lodovico di San Bonifazio, domino Dominico Busidiio, Andrea Mauresi e compagni lassati in Vicenza che si levino via e scorciamente lie-vino i falooneti; e non sa si sarauo levati, bisogna ringratiar Dio di ogni cossa eie. Copia di la lettera di missier Zuan Jacomo Triulzi, al proveditor Grif i. Magnifiee ac potens domine etc. lo non usarò tante cerimonie con la magiiificen-lia vostra, come solcno fare quelli altri, qualli non lassarono uno pregione se non facissino a mano a mano, non servare questi termoni con lei, perliò li mando liberamente missier Andrea Basilio, et prego la magnificentia vostra mi fazi mandar missier Bia-ximo Crivello: a la quale mi racomando. Ex eastris regis apud Montagnana 20 maij 1510. Tutto vostro Joan Jacomo Triulzi. A tergo : Magnifico ac potenti viro, domino Andrea Grifi serenissima; dominationis vene-tiarum proveditori ac capi fatico. A dì 23 in Colegio vene Felegim e siete con li 199* capi di X. Vene in camera dii principe prima domino Chieregato Nicolò orator di Vicenza, si duol dii levar dii Campo nostro e si dovea almeno lassar i stralioli in Vicenza, perchè la terra è in preda.