115 MDX, APRILE. ! 10 interponeria in assolar le cosse di Pranza. Ila lettere eh’ el roy non vien in Italia, ma ben manda zente assai, e a Zenoa è zonti 4000 fanti. Item, di Honga-ria si ha il re si aspetava, che vien di Boemia per dita dieta, a la qual si aspetava uno nontio francese oltra uno altro vi ora. Item, dii marchese di Mantoa osso orator parlò al papa e justifichò la Signoria non è tempo di liberarlo. Soa Santità rimase satisfato, et è fama in Alemagna la Signoria nastra voi liberarlo e tuorlo per capitanio. Item, di 400 homeni d’armo si aspeta di reame, à dito al papa li devedi il passo : rispose non poterlo divedar. Et li disse l’orator ispano fa bon ofìcio e il suo re à bona metile a l’acordo, e con In-galtera fa bon ofìcio et aspelasi risposta etc. Item, di sguizari è certo il papa è acordati con lhoro, por esser venuto lettere df quelli capi; scrivono Patri et confederato nostro, etc. Dii dito orator, di 4. Come il Cardinal San Zorzi el Medici tieneno il papa tenti acordo con l’ini -perator etc. Et francesi dicono l’acordo dii roy con Ingaltora seguirà, e ohe do cantoni ili sguizari è acordati col papa, et il Cardinal Medici li ha dito l’orator ispano fa bon olieio. Item, l’orator 'parlò al papa di Carlo Bajon, qual è rimasto satisfato. Di Napoli, di Leonardo Anselmo, consolo, di 30 marzo. Come a di 23 fono l’ultime. E stato in leto con mal franzoso grande, su la testa piage. È preparati 400 homeni d’arme in quel regno per mandarli in ajuto di l’imperator, capo il ducha di Termeli, et per questo il conte de Chariati è andato in Apruzo, e dito ducha è nimicho di francesi, e si dice il papa manda uno comissario in Apruzo. Item, à auto da li oratori do brevi dii levar l'interdito, uno per quel vice re qual I' ha dato, et quelli de lì mo-strono piacer eceto li Anzuini, e l’altro per Cicilia la drezato a sior Pelogrin Venier a Palermo. Il signor 53 Fabricio Colona è de lì e il conte di Pondi. Item, è zonto uno messo dii ducha di Savoja per le noze di la raina fo moglie di........., el vorà uno altro che si aspeta per la conclusione. I)i Palermo, di sier Pelegrin Venier, quondam sier Domenego. Fono loto alcuni capitoli di lettere drizato a soi fradelli, I’ ultime di 4 marzo, la copia sarano qui avanti poste; et io le diti questa mane al principe a lezerle etc. Di Campo, di proveditori, date a San Bonifazio, vene lettere ozi di 7. Chome hanno aviso in Verona esser gran stridio et manda una lettera auta di Soave copiosa. Item, si noslri erano valenti homeni si havea Verona. Item, se li mandi danari e altre particularità zercha il Campo e quello voi li condutieri etc. Di Soave, di Francesco Perduzi, locotenente, a li proveditori, di 7. Chome una dona venuta lì, nominata ut in litteris, vien di Verona, fo amicha, avisa aver visto, eri, squartar do erano a guarda di la torre di le bore, e tolto il cuor e posto sopra una lanza. Item, in questa barufa è sta feriti alcuni citadini numero 8, et à visto domino Bortolo di Pompei ferito. Item, fono apichali. Etiani tre spagnoli venivano in Verona per saper la cosa, e lar la valle si movesse in favor di la Signoria nostra. Item, lavorano in Castel San Pietro, et a la porta dii vescovo fanno uno baslion in uno loco dito el paradiso, et voleno far venir certa aqua vien di Molitorio de li et vadi in l’Adexe etc. ut in litteris. E nomina che Jacopo Tristan era su quelle fabriclie, come etiam li ha dito una dona ben vegnuda, partite ozi da Verona, et che Hercules Bruscha, capo di cavali lizieri intendendo essa dona venir a Soave l’ha pregata ìn-querissa dii nostro Campo e di le zente sono in Soave èie. E fo leto una lettera dii Cardinal Corner, drizata a suo padre, di 30 marzo molto copiosa. La copia sarà qui soto. Fu posto, por li savij dii Consejo e terra ferma d’acordo, scriver tre lettere a Roma una avanti l’altra : in conclusion senio (ioli dii papa et sento contenti metersi in soa beatitudine che ne acordi con l’inipe-rator et si li par li dagamo per pension ogni anno di più, fazi quel voi soa Santità et provedi presto oferendosi in tutto etc., item, ne dagì uno capitano e altre particularità ut in litteris; et fu presa. Fu posto, per li savij diti d’acordo, di tuor il signor Chiapin Vitello et Vitello Vitelli e questi a stipendio di la Signoria nostra con homeni d’arme 150 tra lhoro et ducati 15 milia a 1’ anno, et questo per anni due et uno di rispelo in discrition di la Signoria nostra, et fu prosa. Questo fo fiol di Paulo Vitelli che li fo lajà la testa a Fiorenza. Fu posto, per li diti, una parte che quelli ofioij qualli sarano depositaci, in locho di quelli sono in vita et in li ofìcij, sieno lati creditori al monte novissimo, acciò habino l’utilità fino intronino in li oficjj, e intrati cessino la ditta utilità, con altre clausole dì termeni al depositar li danari etc. ut in parte. Fu presa. Fu posto, per li savij tutti di Colegio, scriver a li nostri è in Istria, che atento eh’ è quelli subditi a P imperator non fazino movesta che etiam noslri non debano comenzar a iritarli etc. lo non era in