383 MDX, MAGGIO. brine. Item, elio hanno ricevuto le monizion, malvasie e lochi si mandava per Lignngo, e ricevuto nostre lettere, vedino mandarle per terra, rispondeno non esser possibile per esser presa Nlontagnana. Item, esso sier Cristofal Moro podestà, justa i mandali, à visita domino Lalanzio da Bergamo, è lì amalato, dice fin do zorni sarà libero dii colico auto. De li dicti recto ri e sier Alvise Bembo, proli editor sora i feni, di 19. Chome ha posto bordine tajar feni a Corizuola cara assa’ etc., et non resterà tajarne dove bisognerà lajarli e saperà esserne, fazendoli condur in Padoa. Et fo ordinato, per Colegio, mandar più numero si poi di farine in Padoa, e chiamato li proveditori a le biave, li fo commesso tal cossa e facesse masenar. Item, comprasse fermenti. Item, sorilo a Padoa mandi vituarie, e farine e carne di porcini in M011-celese per monizion etc. DiiMassan, di sier Luca da Clia' da Pescare, proveditor, di 19. Di certi rebolli sono li, ritmimi, et parole cative usate ut in litteris. Di Citadcla,di sier Gregorio Diramano,proveditor. Zerclia fornenti non poi mandar a Padoa, justa le lettore di rectori. Item, quel loco è di grandissima importanti», e lui è sollo, non è alcun fante. Di la Scala, di sier Anzolo Miani, castelan. Come si provedi di più fanti, e voi certe arlelarie et munizioni. Et fo serito a Treviso al proveditor Mo-cenigo li provedi. Di Napoli di Romania, di sier Domenego Malipiero, proveditor, di. . aprii. Zcreha salni-Irj si fa do lì. Item, dii zonzer lì alcuni slratioli senza licentia, qualli vioneno di Campo di la Signoria nostra etc. Et li fo serito, per Colegio, dovesse far proclamo, e tulli quelli stratioti che erano a nostri slipendij e hanno provisione, et sono venuti li senza licentia di procuratori di Campo di la Signoria nostra, debano levarli la provision e scriver in Candia non li pagi. Di Puola, di sier Frayicrsco Zane, conte. Di certe arlelarie et monizion manda a l’arsenal, di quelle fo di Damimi di Tarsia, justa i mandali; à tenuto de lì polvere etc. ut in litteris. IH sier Andrea Grifi. jrroveditor eeneral, date in Vicenza, eri a dì 19, a hore... Come a bore 7 scrisse per Folegino, et a boro 13 quel zor-no demnn chiamato il Consojo di Vicenza, li usò alcune parole, dove orano etiam li rectori, ringratian-doli di la oferta fata a la Signorìa nostra, di volersi mnnlenir, olerendo in nome di quella non li aban-donar, fazendoli lezer le lettere di la Signoria, e tulli di uno animo risposeno voler far et meter la vita, ringratiando la Signoria. Di novo inimici hanno auto Montagnana, Esto, Cologna e Lonigo. Item, sono ussiti di Verona 3000 di quelli erano dentro, et verniti a San Bonifazio dove alozava il nostro Campo e lì sono alozati, et hanno corso lì intorno facendo danni fin a Monte-bollo, unde à mandalo certi cavali di stratioti verso li diti, et manda fra Lunardo con certo altro numero di cavali lizieri per Inostrarsi de lì intorno. Item, manda una lettera aula dal proveditor di Schyo con nove aule di le cosse di alemani e di quelle parto, di uno che di Axiago li scrive. Item, quanto a Batista Dolo, à ricevuto lettere di la Signoria, li dagi 400 fanti, risponde non li par tempo ancora per non far dir qualcossa in Campo. Item, scrive se li mandi danari por pagar le zente, e manda il conto di quello 192 li bisogna oli’ è 21 milia ducali, et che Zanon di Colorilo et Vigo di Lendenara, qualli con lhoro compagnie di fanti erano in Vicenza, scrive li bisogna pagarli e sarà tanto più. Di Axiago, di Matio de Berlis, di 17 ma-zo, scrita al proveditor di Schyo. Come per le guardie tien Axiago su le zime de campo Mandriol, loco e saxo allo più di le confine e si vede in Lava-rom; à aviso aver aldito in Lavarom sonar tamburini, e trar de molti schiopcti e arlellarie grosse. Item, di uno spion di Grigo, alozato da quelli di Axiago et de Galio, et nominato in dila lettera, queste ville Rozo, Roana, Axiago et Galio e tutto sto mal è sta per li pegorari lassati vegnir, i qualli hanno visto li passi etc. Item, scrive è bon servi-tor di la Signoria, et à serito più di 500 lettere di nove a diversi rectori. Item, ha aviso di uno altro, aver aldito cridar in Lavarom zente, sicliome si facesse una mostra, e ilice si aspela a Trento 21 milia persone, e quelli de lì è tanto impauridi per inimici clic no se li poi far andar a le scolte e vardie come prima. Di rectori e proveditori di Vicenza e proveditor Grifi, di 19. Chome hanno Iota al Consojo la lettera ili la Signoria nostra, in laude di quella comunità, el le parole, ringratiando domino Ludovico da Schyo, e cussi ringratiano molto, volendo esser fidelissimi. Noto. Continuo vien brigate in Colegio per esser chiamati, a i qual vien dimandato por il principe im-prestodo a scontar in le sue angarie, e chi impresta e chi no; vene sier Marin Grimani richissimo, prestò solum d. 13, sier Francesco Grimani d. IO. si-chè tonno biasemali da tutto il Colegio di si pocho.