MDX, MAGGIO. 470 mo et sier Alvise Zustìgnan quondam sier Marco e fratelli, a tempo con prornission eie. Vene Zuan Alvise Rosso dotor veronese, voi la expedition, voria far zenle e andar in Gimpo. 1 Fo terminato per Colegio atento alcuni citadini vicentini sono qui, et voriano conduta di fanti per andar in Campo a vendicarsi di soi inimici, i qualli sono marcheschi e fuziti di Vicenza, tra i qual è domino Bernardin da Sessa e uno di soi, et....... .... et sono zercha 150 vicentini, et voriano 50 altri fanti e far una compagnia di vicentini; e cussi parlato con lhoro, per sier Zuan Corner e sier Nicolò Bernardo savij a terra ferma, et fo concluso et balotà il mandato et sarano expediti per Campo. Di sier Hieronimo da cha’ da Pexaro, di sier Fantin, era provedador a Pedemonti. Vidi lettere di 29, in Bassan. Scrive il modo è preso il castello di Bonvexim, dove era inlrato poi preso Scliyo, dove era castelan Marco Antonio da la Zue-clia con 8 compagni et uno famejo ; et scrive che prima vene inimici numero 5000 videlieet todesclii 1500 in dito numero, et passono in Arsiero dove era conteslabele Maldonato spagnol, el qual partì con li compagni, inimici sachizono le ville, poi li homeni di Scliyo andò lì a darli ubedienlia, et ditti inimici mandono di la di monti 1000 di lhoro con li botini fati in Arsiero, undt parse a lui provedador, era in Schyo, de intrar in la rocha di Bonvexim con do contestabeli, videlieet Zuan da Rieli e Ruberto Gri-maldo, con uno pagazo per uno, dove intrati in dita rocha feno uno riparo a la porta per tema di fochi, adeo di la rocha fuzì tre compagni ita che rimase con G, et siete 4 zorni lì dentro aspetando soccorso, ma inimici veneno, e fato li gabioni, et esser Vicenza mia 5 lontan qual è de inimici, e havia mandato a tuor le artelarie, et dimandato si rendesseno salvo l’aver e le persone, e si dicea li nobeli era dii re, li parse di rendersi, e ussito di rocha fo menato in mezo di do todeschi di Bexem lino a la........ Scrive non hanno ubedientia quelli, e perhò dubitava di la vita ; et a dita impresa è stati li tre fradelli signori di Bexem, e il capitano dii castel Corno, el conte Hieronimo d’ Archo, el conte Zuan Francesco da Lodron, qual è servitor di la Signoria nostra, el si lui non era lutti lhoro erano fati presoni, e il capitano di Rovere, e il capitano di Agresta et altri di Lavaron, i qualli sono andati con 2000 persone aio-zar a li Forni el lo hanno liberato, e datoli uno trom-bela qual lo menò in Axiago, dove udì assa’ pianti da quelli meschini, poi lì in Bassan fo conduto etc. Scrive che quel signor di Bexem li disse la causa di tal incursìon e danni è sta per (¡nello fece Maldonato conteslabele sopra li Forni, et il principe di Aoalt li deno licentia dovesse etiam lhoro corer a Schyo. Item, scrive che dite zelile dieno venir a la Scala, al Covolo et Enego, et intende a Schyo hanno dato taja ducati 1000 con el territorio, e sono stali G zorni e più a lhoro S|>exe, et hanno tolto poi le vi-luarie, et che al presente è partili e solum 8 homc-ni è rimasti in Bonvexim. Item, scrive quel domino 231 * Zorzi di Bexem sì ricomanda a la Signoria, è homo liberal, il qual è sta causa di la relaxalione soa. Di Marostega, di sier Viecnzo Baffo, podestà, di 29, hore 24. Come in quella note zonse il provedador Capello con il conte Bernardin e altre zente, e lui andò quella note atorno e trovò da 4000 persone preparate su la campagna di Saiulrigo, et mandato li cavali lizieri a Pedilinonte, trovono lo-deschi erano andati via verso le sue montagne, et il conte Ivanis trovò 7 stratioli di Mercurio Bua, nostri inimici, et li tajò la testa, poi diti turchi andono verso Tiene e scorseno lino a una villa chiamala Ixola, e se incontrò in certi francesi e spagnoli e altri in zercha 100 siati a far bulini, li afrontò, recuperò li bulini che mandono a Citadella, con morte di molti di inimici, ut in litteris. Scrive la venula di le nostre zente lì, à resuscitato tulli. Di Feltro, dii provedador Pixani, di 28. Di quelle nove di sopra. El intese inimici 400 venivano per la via di Schencr, subito mandò Borlolo da Imola conteslabele, con fanti lì a Schencr 300 insieme, el li inimici comparsene al dillo passo, fono a le man, tamen non passono. Di Cividal di Bellun, dii Balbi, podestà et capitano, di 28. Avisa nove di sopra, e lettere aule dii capitano di Agort, nominato Borlolo de Curia, li scrive preparamenti di sopra, et reduti che uno Cu-churle volca venir sul Feltrili per aver il dominio, con zercha 400 homeni di Primier, et par clic uno Zuane Veneleger et Zuan Francesco Zambello pri-marij de lì obstò, dicendo Coehurle non dovea passar con quesla zente poclia. Di Bassan, di sier Lucha da cha' da Pe-xaro, proveditor. Manda relation et ri|X)rli di uno vien di Lombardia, zanzeaute per avanti et nulla da conto, solum per quelle terre di Lombardia è rimasta pocha zente. Item, dii zonzer lì sier Hieronimo da cha’ da Pexaro proveditor di Schio, stato presoli ut patet. Di Fcltre, dii provedador. Cliome uno, causa di questa motion di sopra, li è pervenuto a le man et lo voi far apichar.