717 HDX, lime, e svisarli il provedador di l’armada se parli . da Corfù con 12 galio c una fusta, con bordine le bastarde e altre vengino drio, e questo lo a di 19 zu-gno, tenimo sia a Civitavechia, etìam per augumen-tarlo li mandemo do galie bastarde et una sotil etc. con altre parole ut in litteris.-Et non è più di aspe-tar a far lati conira questo re di Franza nemicho di soa santità e nostro. Sier Marco Bolani, sier Alvise di Prioli savij a terra ferma et io Mariti Sanudo non eramo di opinion di mandar le tre galie, prima non sarano in tempo, poi va con pericolo, terzo si lassa qui disfornito di galie, sollo Cliioza con la galia Captila, e il ducha di Ferara à galie 4 armate. Parlò prima sier Marco Bolani, li rispose sier Alvise da Moliti, et volendo parlar sier Alvise di Prioli, li cai di X andò a la Signoria, dicendo voleva aprir a Consto li avisi hanno di le cosse di Cypri, et chiamato il Coùsejo di X con la zonta sleteno podio e pre-seno di aprir le lettere hanno, viddicet lettere di Corfù, di fevrer: come l’armada per Cypro andava viddicet la spagnuola, e di alcuni ciprioti menava la pralicha, intervenendo il ducha di Savoja e di Can-dia, di dito tempo. Item, di Candia, di 14 mazo, eri zonte, di certa fernena vieti di Cypro e mandò uno processo in questa materia, vanno contro 1’ armata ispana etc. le qual lettere e processo tulle fono lede al Consejo. Et compilo, sier Alvise di Prioli andò in renga, li rispose sier Antonio Grimani; or andò le do parte, et sier Hieronimo da Mulla consier intrò in ia opinion di altri savij, e nui Ire metese-ino indusiar il mandar di dite galie lino domati e vadi la 1. Itera, e domati si vengi a defenir tal materia, l’bora era larda e molti volea parlar; andò le do parie 33 la nostra, 144 di savij, e quella fu presa. Et fo mandato sier .Insto Guoro in Istria, et sier .Incoino Michiel, qual messe banco solicilando di armarlo, et scrito a sier Francesco Corner soracomito è a Cliioza vadi insieme etc., e resterà solum a Chio-za sicr Hieronimo Capello vice capitano al collo. 351 * Sumario di le lettere intercepte. Di Andrea dal Borgo, date a Bles, a dì 24 zugno, drizate al principe di Aynalt c altri cò-messarij regij. Scrive il re di Franza darà 1700 lanze et 0000 fanti e arlelarie, purché l’imperator vengi presto perle nove di sguizari col papa in ajuto de venitiani per malli spirili. Dii dito, a V imperador, date a Bles, a dì 26 dito Chome il roy li à dito soa majestà in Augusta à dito il papa è conira Ferara e il roy dia aju- luulio. 71 a tar quel ducha, e il papa fa per ajutar venitiani con false arte sulevar sguizari di Mantoa; il papa à richiesto il liol dii marchese a la marchesana, e lo nomina il papa maligno spirito; e di le cosse di Zeno» il roy disse ho da Bologna il papa voi finir la expédition de venitiani, et è boti scrjver al papa l’imperalo)* voi protestar il sai è de l’imperio, et à zunà poi sarà conira il papa; scrive che Ferara è feudo de F imperio e fare juslicia ajutarlo. Item, Rengal orator dii roy li scrive etc. Item, conforta toy sguizari et lazi meter in bordine l’imperiali vicini a sguizari senza spesa. Item, è stato con li 4 deputati al parlamento, il secretano non era. Item, si mete 1e poste. Rigali orator scrive il roy aver speso 500 milia franchi in spese estraordinario olirà i quartieroni et è per spender di altri, e prega l’imperador subilo vengi e si aita lei medema ; il roy à auto lettere con F aricordo di la guerra di soa majeslà, lauda ma dice convegnirà esser solli, e far che ’1 gran maistro ' t*esti, e quanto a esser capitano di l’imperador disse il re à fato ben. Item, dice il roy li à parla, e li à dito si acorderà coti venitiani, F imperador li à risposto di no, e il re li à dito si acorderà lui quando el vedesse questo. Dii dito, pur di 24. Chome per il principe di Aynalt à auto lettere, era a Roana vene a Bles, parlò al canzelier do cosse, voi danari ahter non si poi levar, li aricorda dagi Verona ini pegno al roy come esso roy gè F à diio, e lasserà 5000 lanze francesi a Valezo, a Peschiera, a Lignago, e missier Zuati Ja-como vicino. Dii dito, di 26, al dito. Chôme d roy à parlato con F orator ispano, dicendo il papa è d’acordo con il re di Spagna, e lui noi lo crede, e voi Ferara, risposeno soa majestà dia ajutar el ducha contra il papa, e il calholico re non è per moversi ne si partirà mai di soa majestà, il roy voi si meli le poste; ha auto lettere dii gran maistro non voi andar a Mon-celese ma a li castelli, Bassan etc. e tornar poi a Milan. Item, el dito in la lettera scrive a F imperador, dice visitò la regina gravida, li disse farà uno fio rispose sarà dii re di romani tutto. Dii dito, a domino Matheo Lanch, episcopo curzense. Chome voria F imperador li desse Bassan. Dii gran maistro de Milan, drizate al re di 352 Franza in francese, date a dì 2 lujo, in Campo. Come hanno lettere di nove di Zenoa, e manda la lettera: Marco Antonio Colona è a Lueha, ha 500 homeni d’arme, fatili ... lui à marni à a Zenoa monsignor di Aiegra et 1000 fanti, 900 per Zenoa et ¡00 per Saona; aricorda armar nave, e staria 5