587 MDX, GIUGNO. 588 tano, di 15. Chome ha, per exploratori venuti da Fossa, li esser missier Leonardo Felzer, el qual è sta mandato a chiamar da l’imperador, eh’ è a Ispurch, et è sta fatto comandamento per tutto lì intorno sta-gino preparati. Di Citudclla, di sier Gregorio Pizamano, provedador, di 17. Chome ha di Vicenza dovea ussir il Campo et andar a Marostega, et sier Ferigo • Contarmi con li cavali lizieri era a una villa chiamata Cartiglia etc. Fu posto, per li savij dii Consejo, terra ferma et ordeni, una lettera a l’orator nostro in Hongaria, justilichi la Signoria e le gran spese la fa, col Cardinal etc. Item, poi una altra lettera a parte, per Ihoro savij, exceplo sier Alvise Pisani e nui ai ordeni, videlicet senio contenti far nova liga, e intendi quello voi esso Cardinal si dagi de più et ne avisi, et che nui vossamo aver 1000 cavali a so spexe e darli ducati 5000 a l’anno in vita, soa, remanendo ferma la confederation nostra etc. Sier Alvise Pixani savio a terra ferma et io Marin Sanudo, volemo un altra lettera senza nominar cavali 1000, ma dandone ajuto con il regno chome el ne ha promesso, semo contenti far nova liga e darli in vita soa ducati 5000 etc. Li 4 savij ai ordeni voi di più una altra lettera che non potendo far con darne ajuto, vedendo quella majestà volersi alienar, semo contenti darli ducati 5000 di più. Or leto queste tre lettere al Consejo, di le qual è la difìeultà^ parlò sier Faustin Barbo, non li fu risposo : andoe le parte, una non sincere, 6 di no, 27 dii Pixani e mia, 50 di 4 savij ai ordeni, 61 di savij altri,, e iterum balotà, una non sincera, 73 di savij ai ordeni, 77 di savij altri e quella fu presa; licet fusse certo error che prima fo publichà la parte di savij ai ordeni esser presa, ma sier Alvise Capello consier e sier Gasparo Malipiero avogador disseno era eror, et il dover volea si rebalotasse. Fu posto, per lhoro savij, d’ acordo una lettera a P orato;1 a Borica a persuader al papa si vogli di-sconzar contra Franza, avisarli il Campo ne vien adosso, e semo contenti far 2000 sguizari, e ne piace * che soa santità vedi di tralar il tralamento con l’im-perator a Homa, ringratiarlo de le comunicazion etc. Ave tutto il Consejo. Fu posto, per nui ai ordeni, una parte notada di mia man, di expedir sier Andrea Zivrian provedador sora i stralioti in Istria con ducati 30 al mexe, habbi autorità sopra i stratioti. Item, vedi di desviar li 200 cavali de corvati sono li, promettendoli! quello si da a li stratioti; ave 17 di no, 80 di si, et fu presa. Fu leto la parte di sier Alvise di Prioli savio a terra ferma, di elezer 7 zenthilomeni nostri a veder quelli hanno ori et arzenti, ai qual cadami si vadi a dar in nota, excepto vere, cuslier, pironi, coltelli e zenture etc., et questi possi tansar fin a ducati 1000 a imprestedo per una volta, con molte clausole ut in parte assa’ longa, la qual per esser di grande im-portantia non fo balotata. Et licentiato il pregadi restò Consejo di X con la zonta di X, Colegio e procuratori, per risponder a Homa, e stete pocho. A dì 19 in Colegio, vene quel Galeto da Forlì vien di Campo, è contestabele nostro, volendo li-centia andar a caxa ; il principe il charezoe, ita che retorneria in Campo. Veneno molti zenthilomeni partecipi di nave, qual fono retenute in Cipro, volendo aver li soi crediti, et io volleva commeterli a tre officij ad aldirli, et parlò sier Marco Bolani dicendo è bon prima il Colegio li alda, e fo terminà aldirli la prima festa. Veneno sier Zuan Antonio Dandolo e sier Bortolo Contarmi è sopra i presoni di terra nuova con molti zenthilomeni hanno li soi parenti presoni in Alemagna per il contracambio con Sagramoso Visconte, che P imperator è contento, e altri di Colegio voria dar altri presoni per lhoro etc. Et fo terminato diti do pratichasseno con li presoni. Di Campo, di provedadori venerali, date a le Brentelle, a dì 18, ìiore 3 di note. Chome hes-sendo levato una fama che ’1 Campo veniva a Mon-zelese, tutti quelli di Monselice tutta la note steteno in arme tamen poi non fo nulla, et hanno deliberalo mutar la guardia di Moncelese, et mandateno Antonio da Castello contestabele con la soa compagnia. Item, à mandà Gnagni Pincon a slar lì per 6 zorni, li mancha guastadori per la fortifìcation di quel Iodio. Item, à manda 1000 ducati di li ducati 5000 li fo mandati ozi, sichè bisogna se li mandi danari per pagar le zente; diman farano la mostra a le zenle d’arme, qual è zorni 36 non hanno auto danari. Inimici non restano, olirà la proclama fata in Vicenza e fata in Campo per poliza, chome mandono di qui, ozi è sta trova una in grecho a li stralioti, la qual 1’ hanno fato tradur, la copia sarà qui di soto, par li scrivano da parte de lo imperator che ’I voi far 1000 stratioti e darli ducali 5 per uno al mese e li promete casa e vigna, sì che li capi haverano a 1’ anno d’ mirata ducati 200 ut in ea.