333 ’I vele le /.ente il' arine, qual si dicea erano homeni d’arme 1200. Item, che a Nogaruola li era monsignor de Lancis con cavali 400 et uno altro con "200, et che a Goyto non era restato zente alcuna, ma che tutti erano andati a la volta de Mantoa. Item, che Ilieronimo di Napoli havea fato fanti 500. Itcm, dice haver inteso che in Verona sono zonli 4 zen-thilomeni di le terre franche qualli hanno licenliato tutti italiani et franzosi. Itcm, eh’ el se dicea la compagnia lo dii conte Lodovico di la Mirandola esser sta data al signor Galeazo da Pexaro. Item, eh’ el se dicea in quel di Roma esser arivaio lanze 300 spagnole e fanti 500 che venivano in favor Ihoro eie. IIÌ5 ‘ Di Ruigo, di sier Vicenzo da Riva, provedi-tor, di 25, fiore 17. Come, per alcuni venuti, dicono aver visto al bastion burchiele 7 con li ponti suso et diceano aspelar altra zente con il Cardinal di Fe-rara per passar sul Polesene, e il bastion si perderà. Item, dice la rota ili la Boaro non fa alcun effeclo, è sta mal a tajar de lì etc. Di sier Zmn Gradenigo, provedi tor generai, venute ogi prima de le altre, date a dì 14. fiore 5 di note a.....Come ricevute nostre lettere con li reporli; e zercha il far di le rote risponde inimici è Ira Castelnovo, Melara e Bregantim da 10 in 11 milia fanti, homeni d’arme 1200, assa’ vastadori, 80 hurchiele, 300 cara di legnami e altro per far ponti, hanno 30 boche ile arlellarie. Item, lui à falò tre rote sopra 1’ Adexe per inondar i confini verso pa-doana, acciò li cavalli di inimici non possano venir zoso ni butar ponti, etiam à lato per aidar le rote, fece far a Tresenla. Item, eri inimici bon numero veneno per alcuni arzerini, volseno far forzo di prender quelle rote, ma trati alcuni colpi de archibusi per nostri li diti si retraseno e non seguite altro, e cussi in quella sera hanno fato il medesimo e nostri è stati in arme fin hore do di note, stanno vigilanti di e note sempre a cavalo, ma dubita non passino a Villa Marzana, overo al passo dii Montichili, tamen fa far guardie dì e note. Scrive aver solum 70 homeni d’arme, fanti 600 in 700, non hanno arme, ha scrito a li rectori di Padoa li mandino arme, li hanno risposto non ne aver, scrive è mal meter quelli lochi in defesa, à scrito in Campo ai proveditori ze-nerali li mandi soccorso, el proveditor Griti li ha risposto è a Lignago, et esser venuto li domino Luzio Malvezo et consultato con uno Zani Barato qual sa li modi di tajar 1’ Adexe e inteso la tajala fala à laudato quello Ini proveditor Gradenigo à fato far di le rote. Item, scrive questa altra rota sopra 1’ Adexe 334 farà bon frutto, si duol e dubita il soccorso l’aspela noii vegui da poi paslo. Item, ozi è zonto lì sier Cristofal di Prioli proveditor di Monlagnana con cavali et 300 ceroide. Fo scrito, per Éolegio, al provedador di Almisa 166 et'Poliza che non lazi più questo desuntene di luor quelli turchi a ducali 10 al mese, come voi questi sono venuti, ma ben li dagi ducati 10 qualli siano per do page e meza, e non ne potendo haver a lai precio mandi li danari di qui, eh’è il resto di due-ali 2000 con il conto de la dispensatione di altri. Fo scritti al conte Zuane di Corbavia una lettera pregandolo eh’ el voglij mandar li 50 cavali a Traù, sichome el ne ha promesso il suo nonzio quando el fu qui. Fo scrito a Padoa, Vicenza e altri lochi stogino preparali con le zente a exequir quanto per li proveditori zenerali nostri li sani scripto, el a Padoa si alenili a fortifii-har. Fu parlato di scriver in Campo a li proveditori, videlicet Grili, zercha il levar o slar: in lutto si re-metemo a Ihoro, ben ne occorc dirli che mantenendo le rive di 1’ Adexe è gran ben, et etiam star in campagna ebome ne ha ditto il marchexe di Mantoa, perchè francesi non poi durar mollo, luta via haven-do cura a la conservatimi dii exercito eh’è il fondamento dii stato nostro; la qual lettera si melerà in pregadi. Fo terminato mandar in Padoa Itole di malvasia • et farine assa’ quante si poi, et contesso a sier Andrea Foscarini. sier Valerio Valier e sier Marco Mi-ilio, proveditori a le biave, che con ogni solicitudine ne mandino etc., el comprar formenti utpatet. Fri sa in Colegio di le biave. Item, mandar zenlhilomeni a Padoa con botti homeni qualli starano a le porte; el fo commesso a mi ch’io facessi scurliniò di mandarne certo numero. Fo parlato di trovar danari : e leto una parte di sier Alvise da Moliti di bandizar li arzenti excepto 6 laze per fameja, eortelli e pironi, e lutti li ori ex-cepto le vere e anelli e si metti in zeclta ut p