189 che li sopracomiti «lezi llioru li balestrieri ili l'arse-iiaI conira le parie di pregadi, et aldileno li sopraco-initi et sier Lorenzo Orio dolor savio ai ordeni e sier Vetor Michiel. In questa malina fu lato scurtinio di uno prevedilo? a Mocho con ducati 15 al mexe in loco di sier Alvise Loredan è amatalo, et rimase sier Ilieronimo Contarini dal Berelin quondam sier Piero da la Sayta, aceptò et partirà subito. E noia: sier Marcito Antonio Bon era electo caslelan, ma non volse andar senza la sua sovenzion ctc., et quelli sono nominati sarano qui soto scriti. Scurtinio di uno proveditor a Mocho con ducati 15 al mexe, in Collegio. Sier Vicenzo da Molili, fo podestà a Piove di Sacho, quondam sier Filippo . . 10.10 f Sier Ilieronimo Contarini, fo vice soraco- mito, quondam sier Piero . . . . 19. 8 Sier Francesco Baxejo, fo caslelan a Riva, quondam sier Piero......15.12 Sier Pollo Zuslignan, fo vice soracomito, quondam sier Piero......9.10 Sier Francesco Breani, fo podestà a Ca- varzere, quondam sier Donado . . 5.22 Sier Nicolò Badoer, fo signor di noie, quondam sier Orso......10.17 Sier Nicolò Zuslignan, quondam sier Fe- drigo...........7.18 Sier Honol'rio Gradenigo, fo caslelan a Se- benico, quondam sier Zuane . . . 8.19 Sier Lunardo Bembo, fo camerlengo a Napoli di Romania, quoìulam sier Francesco.........14.13 Sier Panfilo Contarini, fo proveditor a la Motta, quondam sier Francesco . . 15.12 Sier Piero Bembo, fo al dazio dii vin, quondam sier Jacomo.....8.19 Sier Francesco Gradenigo, quondam sier Nicolò..........5.22 92 Sier Alvise Mudazo, fo podestà a Noal, quondam sier Piero......11.17 Sier Jacomo Antonio Tiepolo, fo camerlengo a Treviso, quondam sier Matio 3.23 Sier Andrea Ferro, fo podestà a Portole, di sier Piero........14.13 Da poi disnar, per esser la vezilia di Siili Marco, el princi|>e alido de more a vesporo in chiesia di San Marco, con le cerimonie. Eravi il patriarchìi, 190 portò la spada sier Alvise Limi va podestà a Chioza, fo suo compagno sier Antonio Morexini quondam sier Francesco; e compito il patriarchi! acompagnò il principe fin a la scala e lì tolse licentia. Eravi ctiam il primocerio di San Marcilo. Et in questo mezo li savij siTeduseno a lezer le lettere e consultar. I)i Campa, di provedadori zenerali, da San Bonifazio, di 23. Cimine in Verona hanno aviso, per le scolte tieneno a San Martini che eri sera a liore 24 treteno tre colpi di iirtellaria, e fo per esser inlrato monsignor di Alegra con 50 cavali. Item, che ’I conte Lodovicho di San Bonifazio li importuna ad aver licentia per venir a Venecia, e aspela risposta di la Signoria, dicendo non voi più far il mestier dii soldo, e cussi Renzo Malizino voi venir, e lhoro li hanno interlenuli. Item, si provedi per tempo, i nimici cegnano venir a Lignago. Item, per una altra lettera scrivono chome il cavalier di la Volpe manda uno suo homo qui, nominalo Bernardin da Imola. Dii ditto domino Thadio cavalier di la Volpe, imolese, conduticr nostro, date in Cam po. Una lettera molto longa. Come li soi meriti rizor-cha di haver 150 homeni d’arme di conduta, à modo di farli presto e boni homeni usati e cavali li-zieri ... et voi ducati 10 milia et 500 a l’anno, pe-rliò manda qui il suo homo, tamen resterà contento di quello voi la Signoria. Di Ruigo, di sier Vicenzo da Riva,proveditor. Come à, per uno venuto di Ferara, che li era uno commissario dii papa alozalo a l’hostaria di l’Anzo- lo e non à voluto slar in la dia li ha via preparalo il ducha, e che ’I ducha havia fato portar arldane a li bastioni sora Po, dubitando di la nostra armala. Item, scrive che post scripta havendo inleso alcuni inimici passava di qua, fe cavalchar domino ilieronimo Michiel con altri cavali lizieri, et in questo 0 cavali di la compagnia di quel Vicenzo Cassina anelò di la de Po a guazo da li inimici, dicendo a I’ osto dirai al proveditor che saveremo aver soldo altrove et dovemo aver ducali 100 dii butin fo fato dii mar-chexe di Mantoa quando fu preso e mai li haverno potuto haver. Item, esso proveditor avisa il resto di quelli di cavalli di dita compagnia farà il simile per non aver governo. Di Cividal di Bellun, di sier Nicolò Balbi, podestà e capitano. Zercha remi. Item, che sier Francesco e Zumi Malipiero quondam sier Perazo, por una lettera hanno di la Signoria por far uno maran di legtie, quando sono zoiiti al ponte di Piave MDX, APlìlLE.