351 M11X, SI una senza sotoscription, ina è dii suo secretano : li scrive li successi' et è a la torre Marchesana. Item, dii venir in Campo uno trorribeta di Verona con una lettera dii locolenente francese è lì, e una del gran muistro date in Campo, scriverlo la conformità zer-cha monsignor di Bonvexin per esser mutato li tempi che lo tarano venir a Ferara il Manfron.e nui faziamo venir il Bonvexim a Padoa e si farà il contracambio, et ha licentiato dito Irombeta dicendo se li manderà poi la risposta. Item, manda una lettera aula di Man-toa dii Folegino copiosa di nove ut patct, il stimarlo sarà qui di soto. Item, starà aspetar quello l'arano nostri su le rive, e si leverà col Campo per venir a Vicenza sichome li parerà il bisogno per conservatici) di quel exercito, et à mandato verso Vicenza le artelarie grosse erano in Campo etc. Di sier Zuan Paulo Gradenigo, proveditor generai, date a dì 16,-hore 19 a la torre Marchesana. Come inimici, venuti per meter il ponte e passar di qua sul Polesine, combatù con nostri qual li voleva obviar, tandem contrastato fin bore 24, eri sera diti inimici meseno in uno canaleto 7 barche incatenate a uno et per forza meseno il ponte, e per lo gran artellarie, nostri non poteno più star al contrasto, e cussi a hore tre ili note parse a esso proveditor retirarsi a la torre Marchesana e lì deve-dar non passasseno 1’ Adexe, e non trovò fanti voja star in la ditta torre. Scrive governa le cosse mojo el potrà, e non poi tegnir fanti con li cavali lizicri, perchè dicono non voler perdersi etc. ut in litteris. 175 lì) 10, a di 15 mago, in Osopo. Voria,•Serenissimo principe excelentissimo signor mio che tanto di grazia la fortuna mi havesse concesso che senza graveza alcuna di Vostra Signoria potessi cum grande utilità sua dimostrar al mondo la costantissima fede mia verso quella. Et certissimamente reussito me seria se a lo actiom et rasom mie contra missier Antonio Savorgnano inforno li bulini, presoni et lo castel proprio di G'istel novo, la porta de la justicia non mi fusse stà serata, che per el meno'ini tochava in mia parte ducati 6000; ma ha-vendo parso a Vostra excelentia o negarmi o suspen-der in questo la sua justicia, è officio mio a creder che tutto sia facto cum stimma pFOvidentia, el dover contentarmi di quanto la vole, corno ho sempre facto e sim por fare. Da poi el zonzermio in questa patria, ch’el fu per le feste di pasqua, non mi parse de andar a Uilene ne altramente versar ne le cosse publiche, perchè cognoscendo la diversità de natura et voler de IAGGIO.. •. 352 missier Antonio predicto et mio, ho dubitato che tra nui non nascili qualche discordia et perturbation a danno de le cose di Vostra Signoria, dii che non vorei esser acusato, per esser stato sempre instituto mio di usare le affinità, amicitie et credito ch’io tengo in questa Patria cum tal temperamento che più presto gliene resulti beneficio che danno. Ben feci perhò subito intender al magnifico locotenente come io era sempre prompto ad ogni comandamento suo. Sonomi adunque reduto in questo nostro castello et monte di Osopo, sollo et ultimo instrumento a mi da la fortuna fasciato, mediante lo qual spero di mostrar a Vostra Signoria lo ardente animo el ostinata fede mia verso lei; lo cui importantissimo sito et excelente qualità sue non mi ha parso alieno de le presente occurentie per questa brevemente explicarli. Dico adunque che tre sono le vie principali per li qual alemani possono descender nel piano di questa Patria ; l’una per Go-ricia, l’altra per Cividal, la terza per Gemona;et cussi come da un troncho d’ arboro nascono diversi rami, cussi di cadauna di queste derivano diverse altre strade tendente in Alemagna per diverse valle et canali. Quelle che a Goricia metton capo quantunque sian tutte in potestà de inimici sono longe et difficile, et solamente comodamente servono a la Carniola et a parte de la Carintia ; quelle veramente che a Cividal capitano sono difficilissime, ne per alcuna desse se posson condur artellarie et sono tre in tuto; le altre che a la terza via, videlicet a quella di Gemona, si agiongano sono 15 che si possono cavalcare et tra queste 4 notabile, le quali benché le sia tutte in potestà nostra, non se posson perhò tenere contra uno grosso exercito senza gran numero di persone, et dico si grande, che questa Patria non ha forza di poterlo fare in queste strade. La principale è quella de la Chiusa di Venzom, chiamata la strada imperiai, più habile, più piana et più comoda a tutta l’Alemagna che alcuna altra, perla qual ogni artegliaria per grossa che la sìa si po condure; ne è da pensare che exercito alemano possi star in questa Patria senza grandissimo sinistro non havendo questa strada, la quale cum le altre se conjunge a Venzom, et da indi per una vallata assa’ ampia dove li va el fiume del 'ragliamento se ne viene ad uno loco dicto 1’ Hospedal, dove alargándose le due montagne, che dieta vallata fanno e protendendo le bra- 1 eia sue una a dexlra verso Castelnovo et deinde Se-ravalle et lo trevisan, l’altra a sinistra verso Tarcen-to, Cividal et Goricia lassano lo piano di questa Patria largo et expedido. Nel principio del qual piano al dirimpelo di quella golla, lontano di ogni altro moli-