753 MDX, LUGLIO. 760 Cambrai e recuperar la sua Dalmatia', dicendo il suo re esserli venuto conira perchè nostri hanno man-chà di fede a soa majestà in divider quello aquistono de l’imperador za anni do, che doveano divider per inità quello prendevano, et menò via femene di lochi aquislali e fate serve a Venecia; l’altra che fece le trieve con l’imperador hessendo su la guerra inscio ipso rege suo. ltem, che le zènte di confederati hanno aquistà Lignago et Treviso, e preso 11 zenthilomeni, noviter erano in diti lochi rectori, et che bisognava mandar veneti a peschar e tesser justa l’antiqua Ihoro consuetudine; exortando il re a voler intrar con lhoro in la liga di Cambrai e recuperar la soa Dalmatia, qual è 300 insule, 14 terre episco-pal et do provintie, et li oferivano 1’ armata, qual quella di Spagna e di Pranza era potente sul mar, et promelevano al re di mantenirla et di esser tutori dii fiol poi la morte di soa majestà, ali ter non la volendo tuor lhoro la vegnirano a tuor, cargando ve-nitiani erano sta causa dii perder di Constantinopoli 371 * et la ruina di la cristianità, et è do draconi al mondo qualli bisogna disfarli, uno intus l’altro extra, vide-licet il turco et venitiani, qualli si vanno vantando quel re di Hongaria è nostro soldato per li ducati 30 milia li danno a l’anno, digando bestice, secus co-luere homines more mostruorum etc. (sic) ; adco tal stomegose parole udendo, domino Moysè maistro di caxa dii re disse agatis .. :.....; et lui pur dicendo non havevarno più armata di 16 galie, andono in Po, do sole scapolono, in pace tellus vulnera facta meis (sic). Or li oratori cesarei non poteno so-portarche fin lhoro li dispiaque tante parole injuriose dite per questo Aliano, et feno segni etc. ; e compita l’orator cesareo nulla disse, ma il reverendo Cinque chiésie rispose si consulteria di farli risposta ; et l’o-ratò'r dii papa e dito Cinque chiesie et altri, poi partiti diss'eno al re iste orator male ait contra ve-netos, est orator loquacis, et quasi pedagogo à fato una invertiva' ma parum proficiet ei. Dii dito, di 24. Come ricevute nostre lettere di 7 col senato, di haver lassa voluntarie Vicenza,-e dii 'mòdo di la perdeda di Lignagno etc. e il Campo li era atorno, e che ’1 papa se interponeva in tratar acordo con l’imperator e la Signoria nostra, e poi la morte di Roan è più caldo cha mai, unde subito andò dal Cardinal Strigoniense e li comunichò il tuto e di far nova liga : rispose faria il tutto per la Signoria nostra, ma bisognava ajutar a quel re, e li piaceva il papa facesse bon officio e li dispiaceva di la perdeda di Vicenza e Lignago, dicendo iste rex non erit contra vos, et lo confortò l’andasse dal legato, e cussi subito esso orator andò e li comunichò il tutto, soa signoria li disse li oratori cesarei e di Franza erano stati da lui a dirli ut supra et che ’1 caudiuvasse la richiesta lhoro, li havia risposo non dicesseno il papa confederato, perchè soa beatitudine fa officio da bon pastor e tien sia rota la confedera-tione, perhò fo concluso cadaun havesse il suo, e cussi tulli l’ave, e ajutò l’imperator aver leso terre, ma poi si non l’à saputo lenir non ne à colpa, ne il papa è ubligato a recuperarle, poi disse il re di Franza non è stà contento dii suo, ma à tolto di la parte di altri, Peschiera, Valezo etc., e si havesse potuto haria tolto anche Verona, ltem, di la morte di Roan li piaque assai, dicendo sarà ben et union di chri-stiani etc. Dii dito, di 26. Come l’orator andò dal re per comunicarli quanto la Signoria nostra li havia scripto. Era il reverendo Cinque Chiesie, el conte Palatino Jaurino, domino Moysè e altri ut in litteris e ditoli il tutto, et proposto riformar la liga con più streta 372 intelligenlia, et che ’1 Cardinal Roan era morto ; il reverendo Cinque Chiesie rispose la regia majestà havia inleso, si vederia, e l’orator dicendo che questo orator francese havia dito di la Signoria nostra quello el non dovea etc., el di danni di Andreas Both fatti la Signoria li manderia in nota, et il re disse domine orator ne dubitetis de oratore galico qui est fatuus, et Cinque Chiesie disse cardinalis Ro-thomagensis est mortuus, bellum Italie est fini-tus, e cussi tolse licentia. Esso orator avisa la dieta si fa in Alba regai za principiata dove è reduti li po-puli, et è sta mandà 4, do per i prelati e do per i seculari, videlicet lo episcopo de Nitria e lo proposito di Alba regai et il maistro di caxa dii re et domino Orsaga Miai fradelo di lo episcopo de Seronia. ltem, scrive la peste è a Silva etc. Dii dito, di 26. Di uno orator dii turco venuto prò pace reformanda ut in litteris, et è zonto a certo loco et vera a quella majestà, et lui orator procurerà la Signoria sia nominata. Da poi disnar fo Consejo di X con zonta per ex-dir presonieri, e tamen non fo spazà solimi una mu-nega padoana, qual havia ditto gran mal di la Signoria hessendo in monasterio a Padoa di........e fo terminà cavarla di prexon dove l’he e stagi a San Andrea nel monasterio fino sarà expedita. ltem, fu posto parte nel Consejo di X simplice e streto, atento si sa per lutto le nove prima cha quelli di Colegio, che niun orator, provedador, rector o altri non possi scriver ad alcun di soi parenti o altri cosse di Stato di niuna sorte, soto pena di ducati 500 d’oro da es-