579 mdx, voria esser 500 fanti non è . . . , a Cividal voria esser più numero non è, et perhò si fazi provision. Di Cividal di Fritti, di sier Andrea Contarmi, provedador, di 13. Chome in quella malina a l’aurora preseno 300 cavali de' inimici, lì vicino uno trar di schiopeto, e subito dato la campana martello tutti si messeno in bordine a l’arme, ma le compagnie mal in bordine, e scrive il podio numero hanno di fanti quelli contestabeli e li nomina, e quello li mancha a la conduta hanno, e nomina domino Alvise da Porto'con li cavali e quanti el ne ha, adeo inimici parlino, sichè è da farne provision e mandar altri fanti. Fo balotà di mandar Paulo Basilio con 150 fanti a Cividal. Di Udene. Chome el vien di qui.il fìol di Vigo da Perosa contestabile in Cividal, di la caluma fa* toli etc. Di Campo, di provedadori generali, da le Brentelle, di eri. Chome volendo andar a Monta-gnana domino Brazo di Forte Brazi, vedendo la Signoria nostra non volerlo operar, l’hanno tanto persuaso di’ è stà contento di vegnir a la presentia di la Signoria etc. Di Buigno, di sier ■Zuan Dati sta Moro podestà, di 14 Manda una lettera anta di uno è a Pi-sim, il sumario è questo : par li scriva di Pisim uno Zuan Antonio di Padoa. Chome lì è questi eorvali vidclicet Chines Malhias cavali 52, Sfernar cavali 10, capitano fìol di Baldesar Botestano cavali 4, di la terra cavali 51, a Lindaro cavali 50, il capo è ungaro di anni 15 nominato Juras, a Galignana cavali 58, capo corvato Chines Andreas, et scrive altre parlicula-rità ut in litteris etc. Di Muja, di sier Piero Moro, podestà, di... Di quanto à fato triestini con soe barche e paraschel-mi, e preso una barella veniva a Veneeia, la fusla armata di patron Zuain Defara dito Bombez li andò drio, recuperò la barella etc. ut in litteris. Di Padoa di Latanzio di Pergamo. Chome è sta fato relenir de lì per debito Franeesci di Luppi da Bergamo bon mardiescho, qual à perso il suo per questa Signoria, el prega sia cavato, et vene in Colegio sier Zuan Lioh quondam sier Francesco, narò i lìoli quòndam sier Cabrici Morexini I’ à fato relenir etc., et fo ordina per Colegio una lettera ch’el fusse subito liberato di le carzere. Fo scrilo a Piove di Sacbo al podestà facesse intender al signor Chiapin Vitello che con quelli cavalli el si atrova vadi subito in Campo. Et si ave dii dito podestà ozi lettere chome fin eri è zonti cavali GruGNO. 580 ... di dito signor Chiapin, et lui in persona, a i qual ha provisto di alozamenlo. Di Zuan Paulo Manfron. Fo leto una lettera scrita in Murari, prega la Signoria sia tolto China-elio dii Burgo eh’è boti soldato a piedi e sta per lui, e sia spazato il suo messo. Item, si toy a grazia Re-nier di la Sasseta etc. Et fo dito non è tempo, é non voler questo Renier eli’ è rebello. Fo scrito, per Colegio a l’orator nostro a Roma, questo aviso havemo eh’ el Campo francese si unise con lo alemano e vien a Moncelese, e che soa santità non indusij più, e fazi le sue zente rompi, e nui di qua, e che ’I duella di Ferara è in Campo, e non è più di aspefar ma far da magnanimo pontefice, et altre parole in questa materia. Fo scrilo in Qimpo a li provedadori che debbi unir le zente, et li Vitelli vien in Campo, et li manderemo questa sera ducali 5000, et non li mancheremo di danari etc. Di Padoa, di rectori e il Barbaro provedador. Zercha le fortification ; et eri è pur venuti di quelli di la terra a lavorar etc. ut in litteris, e Mi-chiel da Ponte è venuto via non ha voluto star lì ; li fo scrilo provedesse al governo di le farine e malvasie etc. e ne mandi il conto. Et io aricordai era a la porta di Ponte Corbo sier Berluzi da Canal fo al fon-tego de tedeschi, qual vien stridi per ladro ogni anno per aver roba al diio fontego, e sta mal de li, e fo scrito subito el removesse etc. Item, ilei balolar la paga di 40 provisionati, sono a le porte etc. Fo manda per sier Zorzi Corner el cavalier pro-curator per fuor danari a imprestedo per mandar in Campo, e cussi preslerano le altre procuratie, et pagarse di li primi danari. Intró li cai di X, e fo leto cerla depositane di 284 uno è stato nel consulto fato a Montagnana, e dice il Campo certo vien a Moncelese e altre cosse, et tre dii nostro Campo va di là, videlicef Monte Acuto, el conte Guido Rangou e uno altro etc. ut in deposi-tione molto copiosa. Et nota, se intese Zuan Francesco Dascole, qual fu nostro contestabele di 500 fanti, et era qui ne mai fo voluto spazarlo. è andato in Campo nemicho, et de lì se ritrova. Item, se intese chome a Padoa tra li fanti dii capitano di le fan-tarie et di quelli di Latanzio da Bergamo, sono stati a le mano, et esserne stà morti do di lhoro ut patri. Tamcn è vero, et in Colegio publice nulla se intese. Da poi disnar fo pregadi, et fo Consejo di X con la zonta di stato e di danari, per trovar da mandarne in Campo, e fo mandato sier Andrea Venier e sier