— 139 Ora si deve pensare serenamente che le strade ferrate in Albania per le difficoltà tecniche dell’esecuzione e per l’estrema povertà attuale del paese percorso non saranno per molto tempo un buon affare, qualora si voglia con scarsi capitali por mano a progetti troppo vasti ; come è stata tutt’ altro che un buon affare 1’ abborracciata impresa della ferrovia Antivari-Vir Pazar. Significa pur qualche cosa il precedente che, chiamate a compilare un progetto per la linea di Durazzo-Monastir così la Deutsche-Bank come un sindacato italiano di Salonnicco, ebbero ambedue ad incontrarsi in un preventivo elevatissimo chiedendo in conseguenza la garanzia chilometrica di ben 29.000 lire (circa 7 milioni e mezzo per un percorso di 265 km.) che il governo ottomano rifiutò, trovandola troppo superiore a quelle concesse per l’esercizio di altre linee (Monastir-Salonicco 14.300; Salonicco-Dedeagatch 15.500). Converrà dunque probabilmente (se il governo albanese non vorrà legarsi le mani impegnando i proventi delle dogane o sperperando in fretta ed a cattive condizioni le ricchezze del demanio e del territorio nazionale, quali terreni, foreste, miniere), limitarsi a piani più modesti. Avanzare cioè, come si è già detto, soltanto dal mare, facendo capo ad un buon porto naturale o meglio a due gradualmente consolidati coll’arte. La scelta si presenta abbbastanza larga e bisognerà quindi seguire rigidamente dei criterii economici; Valona è un magnifico riparo, ma possiede eccessivi fondali ed è chiusa da una zona montagnosa. Durazzo troppo scoperta e Medua presentano entrambi l'ostacolo dei banchi di sabbia che ostruiscono l’imboccatura. Restano in lizza Santi Quaranta, già unito a Giannina ed a Coritza da una strada carrozzabile e Scutari che costituisce lo sbocco alla lunga valle