703 MDX, LUGLIO. 704 batatura si potrà far piaza e si potrano operar. limi, scrive sla li con pocha reputazion, e lui voi servir di bando come fé’ l’anno passato a Padoa, et è per questo che non lauda molto le operalion dii provedador Mocenigo, eie. Nota, ha per mal il Mocenigo sia messo in le lettere avanti di lui. Di Feltre, di sier Zuarn Francesco Pixani, provedador, di primo. Come è venuto lì uno messo di Sabastian da Veuexia. conteslabele in la Scala, dicendo quelli di Enego, dove è sólum 8 homeni a custodia, li hanno mandato a dir che è venuti li bombii di 7 comuni a dir si dovessimo render a l’im-perador, el quel castelan à tolto termine .... a rendersi, eie Di Mestre, di sier Zorzi Trivixan, podestà et capitano di ozi. Chome è amalato, et che ha nova il Campo nimicho e quelli scorsizono vicino a Treviso voleano venir a depredar Mestre, ma sono in disacordio con llioro ; et che Rizim di Asola, era in Castelfranco, è partito e andato in Campo; scrive se li mandi monizioni, etc. Noto. Sier Nicolò Marzello, podeslà di Caslel-franco fo preso da inimici et datoli taja ducati..., è povero e à mojer. Di Chiapim Vitello, foleto in pregadi,.una savia lettera scrita ozi di Treviso a Piero di Bibiena. Chome è lì et si fortitìclia, e compito non stima il campo di Xerse, etc. et si ricomanda a la Signoria nostra. Di Campo, zoè di Padoa, vene lettere a mezo ilpregadi, diozi, hore 14. Chome stando in expeta-tione quanto ara facto il Campo nemieho li explora-tori non venivano, et hanno ordine nqn si levar lino non vedi il levar dii Campo e che via el tegnirà. Item, li nostri cavali lizieri, che eri andono fuora, stati vicino a certo locho dove doveano venir certi homeni d’arme e il conte Alvise Avogaro, stati, non * venenoniun, etc. Item, riceveteno nostre lettere con le nove di Roma, ma più li piaceriano facesse con fati e non con parole. Hanno lassà il cargo a li recto-ri di questo. Item, è siali in Coalonga et hanno trovali pochi a lavorar, e il carfano di li fanlarie à tolto il cargo di forlifìchar l’opera, non vien guastatori ne si poi haver per danari, perchè atendeno arcojer e bater le biave, et fano bene per Ihoro e per nuj. Item, li rectori dicono non hanno danari, et se li provedi etiam a lhoro' per pagar. Di li diti, di hore 14, poi expedite le dite lettere et V hore 14 pasade. Come, per esploratori zonti, hanno questo che tre lochi dove alozavano lì intorno il Campo francese et quel di tod'eschi sentite far una proclama ozi che tutto il Campo si dovesse levar e andar a Vicenza, etc. Fu posto, per i savij, una lettera a Roma a 1’ o-rator; prima; dir mal di lo episcopo di Tioli è in Franza, stato orni or qui. Item,, laudar l’opera fa soa beatitudine, et vov mandar le zente contra Ferara, si oferimo da mar e da terra, et altre particolarità ut in litteris, et le nove balliamo di Campo, etc. Ave tutto il pregadi. Fo posto, per tulli li savij dii Colegio, una lettera a Constantinopoli al Zustignam, videlicet advisarli queste nove, et che lui le judichi come le sono et le comunichi con li bassa, con dirli col papa speremo esser d’ acordo, etc. Item, che ringracij li bassa di esser contenti Feris bei ne lassi venir al nostro stipendio. Item, che nui medemo per unir il Campo havemo fato il Iulto, etc., notata ben, et debbi rin-gratiar li bassà che lassano venir a nostri slipendij, et soliciti li subsidij : la qual lettera ave.......di no et......de sì e fu presa. * Fu leto quelli imprestano l’altro impresiedo che mancavano esser publicali, et fo leto una parte che lhoro savij la meleano che quando cadami vien chiamato vaili dal principe, non andando perdi ducati 25 utpatet, et li cai di X andò a la Signoria dicendo è leze nel so olizio et voleno proveder llioro per il suo Consejo ozi. Fo leto, per Ire savij ai ordeni Barbo, Trivixam e Morexini, l’Orio andò zoso amalato, di armar 4 ga-lie ut in parte et mandar uno arsii a Corfù a levar le zurme di la galia di sier Matio Calergi sopraco-mito, andò a fondi; el io Marin Sanudo fici lezer a l’incontro la mia opinion : è bellissimo hordine, etc. et visto erano do opinion fo chiama el Consejo di X,' et licentiato il pregadi con la zonta, eie., et fo per scriver a Roma e altro. Item, fo leto una lettera di fra’Lunardo scrìve a sier Marco Bragadim zercha il Campo e il poco governo. A dì 4 in Colegio vene Manoli Bochali con lette- 34 re, di 3, di provedadori di Padoa, in sua reeoman-datione, el qual disse aver preso 18 homeni d’arme, eri, francesi belli Homeni solo Citadela, etc. et che non à potuto andar a Treviso per non aver compagnia : prega sia dato la compagnia, acciò possi far facendo, eie. Et fo commesso a li savij a terra ferma la sua expeditione. Di Padoa, di provedadori zenerali, di eri, hore do di note. Chome, per alcuni venuti di Vicenza, hanno che in questa note passò per Vicenza mon signor il gran rnaistro e missier Zuam Jacomo Triul-zi ; et poi, per altri venuti, che certo eri el dito gram