li» MDX, MARZO. 20 La seconda: sier Francesco Nani consier vuol che ’I sia bandizà di Veniexia e dii destreto per anni tre, et s’il romperà stagi un mexe in preson scredo, et hoc totiens quociens con taja a chi 'I prenderà ducati 100; pagi in termene di uno mexe a l’aree-mi ducati 1000 d’ oro soto pena dii quarto. Item, a li avogadori ducati 300, e a li beriedi e più proxi-mi de li morti nel baslion e anegadi in Po e prexoni per rescalarli ducati 300 d’oro, da esser dispensadi per li avogadori, lì (|ual danari debba pagar in termine di zorni 15 soto pena di la mità più, la (piai sia incorporada col cavedal, e tulio vadi a la recu-pcralion di presoni et beriedi ut supra. Li terza di sier Domenego Benedeto, sier Jero-nimo Tiepolo consieri, sier Velor Duodo cao di XL vice consier et sier Antonio lìalbi cao di XL: veleno che ’I dito sia confina per anni 10 in Cao d’Istria e nel deslreto e si apresenti una volta a la setimana a quel retor, et si ’1 romperà il confin e sarà preso pagi a chi ’1 prenderà ducati 500 e eonduto qui stagi in la prexoin forte uno anno, e torni al bando, et hoc totiens quaderni, e li soi beni sia a questa taja tihhgali ; pagi tanti danari a l'armamento per armar do galie per mexi 6 in termine di lutto il mexe solo pena dii quarto, pagi a li avogadori ducati 300 d’oro; e compilo il mexe vadi al confili suo ; non se li possi far gralia ut supra. Li quarta di sier Alvixe Birba rigo, cao di XL, vuol eh'el sia confina a Trevixo per anni 10, e rum-panilo il confin e sarà preso babbi ducati 1000 di so lieni e stagi 6 mexi in presoli, e li soi beni sia a questo ubligadi. Iji quinta di sier Alvixe Gradenigo et sier Mann Morexini, avogadori di commi, voleno eh’ el dito sia perpeliialmente relega e confi uà in Liesna e nel conta’ e si presenti una volta a la setimana a quel retor; sia confischà in la Signoria nostra la mità di tulli i soi beni, li qual danari non siano spesi in altro che in armar galie al presente; e debbi apresentar a la Signoria il suo stendardo, la croxe e zimier, come persona indegna dii capitaneato zeneral, e s’il romperà il confini e preso sarà, sia messo in la pre-son forte, dove 1’ habbi a fenir la sua vita, con laja ducali 1500, e la mità de altri soi beni sia ubligà a questo, e non lo potendo haver ne le man tulli li soi altri beni siano di la Signoria nostri pur por armar galie ; e quel relor di Liesna che aviserà il suo partir babbi ducati 200 e li soi beni siano ubligadi ut stupra; et a questo debbi restituir tutto quello che in- 7 ‘ debitamente I’ havesse auto di bulini in Po, non se li possi far gralia, don etc. ut sujtra. E cussi andò le cinque parte et il sesto bosolo non sincere. Le qual parte ave : 4(i non sincere. 65 dii Barbarigo, e questa andò zoso. 80 de li avogadori, e questa andò zoso. 190 dii Serenissimo e altri, e questa andò zoso. 214 dii Benedeto e altri ) e iterum fluesle do fo 323 di Nani rebalotade, fopoi30 ' non sincere. 361 dii Benedeto e compagni, f 550 dii Nani, e questa fu presa per esser la me- * «or parte. Et da poi disnar, esso sier Anzolo Trivixan in vesta e manege strete, zercha una bora poi vesporo, con soi parenti drio, havendo auto licentia da li avogadori se parti de palazo e andò per terra per piaza a caxa sua, dove poi molti lo andono a visitar. Da poi disnar fo pregadi, et leto le infrascripte letlere. , IH Campo, di provedadori di San Boni fa -zio. Come hanno inteso le lettere di la Signoria di 1’ absolulion, hanno falò gran fesla et fuogi, et che inimici erano resti suspesi oer quanto hanno si per queste feste qual per la captura di monsignor di la Cleto, eh’ è homo da conto. Itan, Frachasso certo è retenuto. Item, domino llenier di la Saxeta, è in Verona, par sia partito e andato a Manloa, el sperano nostri far fazende e aver Verona etc. e altre par-ticularità. Di Fritti, di sier Alvixe Dolfitn, proredador zeneral. Vidi di Gradiscila soe lettere, di due. Chome el ducila di Brexvieh ancora non era ritornalo a Goricia, ma si aspelava, perhò bisogna far provision e mandarli fanti, etc. Dii dito, di hore 16. Come slratioli eri erano andati fuora mia 25 su quel de inimici, fonilo discoperti per modo non polcno o|>erar quanto era il suo desiderio, ma venendo hanno preso cai 200 animali Ire grossi e nienudi, et essendo sdegnati de-liberono di far quello feze el ducila soto Cividal de cazar fuogo, et hanno brusitilo da ville 14 eli’è slà da coperti-300 in 350, cossa pietosa el non conveniente, e tornando a caxa essendo la sua anliguarda da zercha cavalli 30 Irovono a uno passo fanti 40 benissimo in bordine, et per li vestimenti portati di qui erano homeui di conditione, tonno a le mano, et hessendo per inimici morto uno stralioto e ferito uno baleslricr, non volseno pati et zerchono essi stralioti aver lì fanti vivi che ariano fato boli butin