445 MDXXXI, MAGGIO. 446 Copia di una letera dii magnìfico conte dì Cur-sola, scritta al magnifico conte di Liesna, di 13 di V instante, ut infra. Ulterius dinolo a vostra magnificeulia quali-ter per lettere hozi havute da la Signoria di Ragusi, per le qual mi significa de vera scientia, esser in Boeha di Cataro fuste numero 18 moresche, per tanto etc. Copia di uri altra lettera di l’anteditto prò-vedador di l’armada, di Liesna, di 17 mazo. Manda questa deposition. Conslltuito davanti il clarissiino domino Francesco Pasqualigc-, per la illustrissima Signoria di Venetia provedador di l’ar-mada, a di 17 mazo 1531 in Liesna, Mathio de Traù patron di schierazo, dimandato dove el viene, rispose: Son 6 giorni che io ho partito de Corphù. Domandato quello che’l sapea di novo, rispose: Se partissimo in conserva schierazi numero 15, et due galee, videlicet missier Zacaria Barbaro et misier Andrea Duodo sopracomiti dii magnifico provedador nostro, fo acompagnarme da Taranto sino sopra Ragusi. Da poi dice: Essendo noi sopra Bran-dizo discopersemo due fuste che seco conduceano un navilio, et le galle se meseno a darli la caza et le fuste pigliorono la volta dii mar et lassoruo la presa sua a li scoglii de Brandizi. Le due galle predille ne acompagnorono fino sopra Ragusi, chome ho dillo, poi sono ritornate a cerchar le fuste. Et altro dize non saper. A dì 26. Il Serenissimo non fo in Colegio, et non fo lettera, solum di sier Fraucesco Pasqualigo provedador di l’armada, la copia è scrita qui avanti. Fo termina far ozi Pregadi per là terra et per li frati. In questa malina il Colegio reduto per sier Polo Nani, fato venir in camera dii tormento et rechiedendo di saper la verità di alcune cose, lui dicendo :