479 MDXXXI, GIUGNO. 480 stia excellentia habbia ¡1 carico del governo de la republiea fiorentina et di tutto il stato di quella, per sè et successivamente per gli figlioli in primogenito, pur sotto titolo di governatore, havendo in suo arbitrio tulle le fortezze del detto stalo, con provisione de venti miglia sculi l’anno, la qual però già Fiorentini gli havevano decretata. Et questa expeditione ha fatta Sua Maestà conio quella in arbitrio de la quale, ne la dedilione di Fiorenza, Fiorentini havevano remisso la reformalione del loro governo. Circa la moglie gli sc-rà fatto assegno de vinti miglia sculi per ciascuno anno d’enlrala, el a gli fin de augusto si mandarà in Italia. Dopoi che ha-verà basato i piedi et fatto reverenda alla Santità di Nostro Signor, serà condotta a Napoli, ove se delinerà sin a lanto che serà in età di potersi copular con lo preditlo signor duca. Il qual, se gli occorre far la via di Manlua, voleva aifìrmarsi dui o (rei giorni a spasso con vostra excellentia, secondo me haveva detto. La Maestà Cesarea et la Serenissima regina stanno su gli piaceri. Spesso vanno a caccia, et già olio giorni forno insieme a un banchetto che li fece monsignor reverendissimo di Lege ove disellarono, cenorno et dansorno sin a meggianolte. 249 A dì 17.- Da poi disnar, fo Conseio di X con la Zonta. Fu fato vicecao di X, in luogo di sier Pandoro Morexini è amalado, sier Bernardo Soranzo. Fu posto partesele non da conto. Fu preso dar a Zuan Domenego Modoneo, à fato il napamondo di panni, acciò el non vadi a Conslantinopoli come voleva andar, provision ducali 5 al mexe a la camera di Vicenza, qualli siano mandali di qui di mexe in mexe. Fu preso dar a colui fe’ li concoli di le balote ducali uno df più al mexe, sichè habbi de coetero ducali 8 al mexe di la casa dii Conseio di X, A dì 18, domenega. Fo Gran Conseio, fatto ......voxe. Non fu il Serenissimo. Fu posto, per li Consieri e Cai di XL, una gra-tia di sier Marco Zen qu. sier Bacalano el cava-lier, el qual pali danni e fu preso da turchi, che li sia concesso balestrane— su le galie di merchà. Balotà do volte non fu presa. Fu posto, per li diti, una grafia di Zuan di Stefani, el fo presa. A di 19. Da poi disnar, fo Pregadi per la terra, ma fo per il clero di Padoa con li frati di Santa Juslina. Et parlò domino Antonio Cao di Va- I cha el cavalier,ciladin di Padoa, perla terra,et fé bona renga. Fu leto una lettera di sier Zuan Vituri, podestà di Padoa, di eri, come havendo inteso che li Avogadori extraordinarii voleno inlrar su le cose sue, et in questo a difendersi bisogna esser personalmente et non per procuratori, pertanto refuda la podestaria di Padoa, el suplicha sia eleclo il succes-sor, et vadi presto. A dì 20. Fo, da poi disnar, Conseio di X con Zonta su cose di Cypro. A dì 21. Fo Pregadi per le cose dii clero di Padoa. Parlò per li frati domino....... A dì 22. Fo Pregadi per le cose dite et par- loe.......fu posto per......di taiar in favor di frati et........... In questa matina parli sier Michiel Salamon, so-racomito, con sier Piero Zen, va oralor al Signor turco; ma, hessendo in mar, soravene la fievreal dito orator, el qual volse tornar indrio e smontò a caxa sua con mal assai, ma poi varite. La galia fo mandà a interzar a Zara. In questa note si brusò a San Marco 3 botege dì legnami di barbaruoli, di le nuove fate per li Procuratori. A dì 23, la matina. In do quaranlie, per li Avo-gadori extraordinarii novissimi, cussi rechiedendo sier Polo Juslinian, fo laià il suo spazo di Colegio, dicendo voler produr altro, tamen nulla produse, et fo iterum expedito. Lui medemo per un suo conto si condana. A questi tochò il suo colegio sier Marco Dandolo dolor cavalier, sier Agustin da Mula, consieri da basso, sier Francesco Celsi cao di XL, sier Zuan Malio Bembo, sier Hieronimo Barbaro di sier Lorenzo, Signori di Note, sier Piero Morexini avogador extraordinario. Da poi disnar, redule le do Quaranlie predile con il Serenissimo el Signoria, fo per li Avogadori extraordinarii menà sier Zuan Viluri podestà di Padoa aver tolto, hessendo provedador zeneral in Puia..... Parloe sier Alvise Badoer. Posto di retenirlo, conlradise sier Alvise da Potile XL Criminal, dicendo 1’ à refudad'o, si poi indusiar un mexe eie. Andò la parte : 39 di si, 25 di no, 15 non sincere, et fu preso. Et subilo fo manda a Padoa per retenirlo, el qual zà havia fato sgombrar il palazo dii tutto, et so moier venula in questa terra con le robe: si dice, ha un bacii et uno ramiti d’oro, una perla vai