281 UDXXX, FEBBRAIO. 282 fuogi, per la Ierra, e lenir serale le bolege. Li oratori dii re Ferdinando sono parlili, et Calti acom-pagnar fina a li confini con dirli, volendo il suo re li pali che per le altre scrisse, mandino altri oratori che si concluderà l’accordo. Scrive il zonzer li di una galìa, vien di Barbaria, con uno nonlio di Bar-barosa, ha porta a donar 3 lioni, una tigre et 15 garzoni con due poli d’ arzento per uno. 11 Signor li ha fallo bona ciera, et li voi dar una bandiera e farlo suo capilanio in Ponente, con questo, non fazi danno a subditi di venetiani, siccome li ha ditto el magnifico Imbrain bassa essendo esso baylo andato a sua visitatine. Scrive, di le cose di Hongaria, poi le altre sue non è venuto se non un olacho, nè se inlende alcuna cosa. Scrive, il Signor esser andato a la caza su la Grecia. Fu poslo, per li Consieri, una taia a Verona, alento del 1527 a dì 9 settembri fu dà taia per questo Conscio a quelli amazò Frison Rambaldo fo di missier Silvestro dottor, cilladin veronese, di mezanotle intrò uno incognito in la sua camera et lo amazofi, e perchè non fu dà autorità al podestà di Verona di bandir quelli delinquenti di Ierre e luogi, per la presente se li dà autorità, ut in parte. Ave : 151, 2, 5. 147 Fu posto, per li Savii dii Consei e Terraferma, una savia lettera, notata per Nicolò Sagudino secretario, al serenissimo re Ferdinando, eleclo re di Romani, congratulándose di la sua electione ; e fin qui tulli è d’ accordo. Poi sier Andrea Trivixan el cavalier, sier Nicolò Bernardo, sier Lunardo Emo, savii dii Consei, et li Savii di Terraferma voi si continui, et li mamlaremo immediate uno orator nostro a far tal congratulation viva voce. Sier Luca Trun procurator, sier Gasparo Malipiero, savii dii Conscio, sier Francesco Soranzo, savio a Terraferma, voleno la lettera sola, senza dir di orator. El qual oralor, per la parie di altri, si dovea elezer de praesenti, con ducati 150 d’oro in oro al mexe per spexe, con 10 cavali, computà il secretario et do slafieri, el vadi quando el con la commissiou sarà termina per questo Consei, ut in parte. Andò prima in renga sier Luca Trun procui a-tor, el fè una óptima renga, dicendo, non è di far questo moto por le cose del Turco, alegando molle raxon, et che ’1 re va in Boemia a far previsión contra il Turco, el nui volemo mandarli oralor per far sdegnar il Turco, però loro voleno mandar la lettera congratulatoria solamente et non dir nula di oralor, et queli che sente questa oppinion, fa per broio etc. El il Conseio sentiva questa oppiuion. Da poi li rispose sier Andrea Trivixan el cavalier per la soa oppinion; ma il Conseio non lo voleva aldir, sichè non fece bona renga. El venuto zoso, lui el sier Nicolò Bernardo, sier Lunardo Emo, savii dii Conseio, sier Marco Antonio Corner, savio a Terraferma, qu. sier Polomesseno in lusiar lutla la maleria a doman. El sier Luca Trun procurator e li altri do voleano mandar la lelera sirnplice Andò le parie : 62 del Trun, 120 de l’indusia a doman, el questa fu presa, et fo eomandà grandissima credenza. Fu poslo, per tulli li Savi, che essendo morto sier Marco Antonio (Nicolo) Venier signor di Andre (Vario) qual à lassato una pula picola el la moier in dilla ixola, pertanto sia scritto la infrascritta lettera a sier Anzolo Nadal, consier a Napoli di Romania, che’l debi andar al governo di quell'ixola con salario di ducali 30 al mexe di l’inlrade di l’ixola et, havendo più a Napoli, etiam babbi a4 mexe quel di più, ut in parte. Ave : 156, 2, 5. A dì 4, la matina. Fo sier Marco Anioni Cor-ner, savio a Terraferma, dal Serenissimo in Colegio, dicendo voler Pregadi, et metter un scontro che piacerà al Conseio per la oppinion sua ; et cussi fo ordina Pregadi. Da poi, reduti li Savii, sier Lunardo Emo savio del Conseio fè lezer una sua oppinion in questa maleria, dicendo è bon conseiarla, mera-veiandose fosse slà ordina Pregadi, sichè fo dismesso il far di Pregadi et, senza saputa di Cai di X, il Serenissimo ordinò Conseio di X con la Zonla. Si-chè non si segui la maleria di eri. Vene l’orator del duca de Milau, iusla il solilo, comunicando li avisi. Vene l’orator dii duca de Urbi, per danari dia aver il suo Signor. Da poi disnar, fo Conseio di X con la Zonla, ma prima sirnplice, feno un vicecao di X, in luogo di sier Piero Zen è amatilo di la sua gamba, sier Bernardo Soranzo sialo altre fiale Cao, qual ozi è il primo zorno sia intra nel Conscio di X. Item, cassier per mexi 4, sier Hironimo Zane ; sora l’ar-lelaria per fin setembrio, in luogo di sier Dome-nego Capello è intra consier, sier Lorenzo Braga-din; et sora le case sier Piero Zen, in luogo di sier Andrea Trivixan el cavalier è ossido......di sier Gasparo Contarmi. Item, con la Zonla, fono su certa materia importante, la qual non fo expe-dita per consultarla meglio. Item, preseno dar ducati 1000 sora le acque, di danari di lidi, per far le spexe che bisogna. Fu posto, per li Cai, che a li Avogadori ex Ira- •