231 MDXXX, GENNAIO. 23-2 poste ne li giorni passati, che sono molte, me-terne un’altra, a tulli quelli terilorii soi, di 25 per 100 di tulle le intrale, et si pagasse hora. Sopra ciò vi fu grandissime dificullà et molte parole et lamenti de li intervenienti, dicendo li levarebbe il viver, tam.cn conclusero che si pagi 10 per 100, la milà a San Michiel proximo, il resto poi a Na-tal, et hanno modo di haver sopra questo bona summa di danari. Et hanno prolongalo il termine, et datoli perentorio, a questa terra et clero di pagar l’ultima impositione ancor per giorni 10, e non pagando minavano farli vender le possessione. E l’instrumento di questo è uno Ilironimo de Atimis subdilo nostro, hora habbita di là, et ó uno de li comessarii, qual con grandissima protervia usa modi et parole bestiale. Ilo, questa malina, da * Villaco, che pir relatione di merchadanti de bona conditone, parlile da Salzpureh alli 3, se intendea, lo exercito alemano, levalo di la obsidione di Buda et rilralo in Slrigonia, era spinto in parto con una banda de artellaria in Vienna, et turchi erano molto grossi alla campagna, per il che l’Austria lulla era in exlremo spavento: il medesimo ho da Gorilla, et così risona di ogni canto a questi confini. Item, di 9, scrive a li Cai, haver ricevuto di 3 soe ledere, in execution di le qual ha fatto comandamento al clero et ai layei, niuno vadi alla dieia a Gorilia, e tutti saranno obedientissimi. Item, che ’I mandi uno in Hongaria, et cussi el manderà. Poi di 11 scrive, aver expedito uno. 118 In questa malina, Collegio siete moflo lardi con li Cai di X et Collegio dii Sai con li prove-dadori, et fu preso far uno merehado di sali per 9 anni, rnoza 15 milia, a darli a ducati 9 el sai grosso et 3 il menudo, et darli moza 1500 a l’anno, li qual li leverà, dando segurtà di pagarli al tempo, ut in merehado, el si fa ditto merehado con .... Li qual salii dispenserassi sul stado dii duca de Milan. A dì 12, la malina. Fo lettere di sier Gabriel Venier orator, date a Vegevene, a dì .... Scrive aleuni avisi, il duca à auto di Pranza, come il re atende aver quella ducea con far no-ze etc. Item, di Roma, ut in eis. In questa mattina tandem, nel Collegio deputato, sier Polo Nani compite il suo costituto de plano, qual è di carie numero .... Et nota. Zonse a dì .... in questa terra Vi-cenzo Monlicolo vicecolateral, qual ave salvocon-duto, vene in questa terra, et ha parlalo alli Avo-gadorì, qual voi dir gran cose. Vene l’orator dii ducha de Milan, et ringratiò la Signoria di haver concluso il mercado. Da poi disnar, fo Conseio di X con la Zonla. Prima nel Conseio simplice fu preso una regola-tion di le voxe si à a far a Gran Conseio, vide-licet che di marzo fin selembrio sia notado 16 voxe, e stagi a li Consieri depenarne 4, et da se-tembrio a Marzo sia notado 12 et depenarne 3, con altre clausule. Fu poi, con la Zonla, preso una grata di sier Zuan Contarmi qu. sier Alvise, rimasto avogador extraordinario, qual veniva in Pregadi per danari, et voi meler in suo loco sier Francesco Contarmi suo fradello, stalo altre volte per danari. Et fu presa. Fu preso una grata di sier Nicolò Magno qu. sier Matio, debilor di (anse zà 10 anni per l’officio dii Formento e credilor dii suo salario, che si sconti debito con credito. Fu preso di mandar uno provedador sora le Camere a Treviso, a scuoder quanto dieno dar, con ducati' 1 e mezo al zorno per spexe, ut in parte. Fo scritto a l’orator nostro in Corte zercha ¡1 118* brieve voi far il papa etc, ut in litteris. A dì 13, la matina. Non fo alcuna lettera da conto. Da poi disnar, fo Pregadi, et letto assà lettere, tra le qual da Corfù, di sier Zuan Alvise Soranao, baylo et capitanio, et Consieri, di...... Manda uno aviso........... Fu posto, per li Consieri, che sier Zuan Ba-sadonna el dotor, eleclo orator a lo illustrissimo ducha de Milan, aziò sia instrutto di le materie, possi venir in questo Conseio fino el vadi alla soa legation, senza meter balota. Ave: 135, 25, 2. Fu posto, perii Savii lutti, absente sier Alvise Gradenigo savio dii Conseio et sier Bernardo Capello savio ai Orde ni: Atenlo che per li agenti dii Signor turco in Alexandria sia slà diveda il car-gar di le galle in tempo di muda, et perchè poiria esser fusse sta cargà specie e altro da poi muda, pertanto sia scrillo al capitanio di dille galle che tulle mercadantie cargale poi muda le conducano in questa terra, etiam lieve quelle cargà su le nave, le qual siano poste in li magazeni, come altre fiade è stà fato, nè de'lì se trazi senza ordine di questo Conseio. Ave : 136* 8, 6. Fu posto, per li diti, una lettera a sier Fran cesco Bernardo baylo a Constanlinopoli, cum sii che in Alexandria sia stà a sier Lodovico Erizo, qu. sier Francesco...........