giugno. 462 461 MfcXXXl, benefitio sempre di la appellatone a li Consegli nostri di XL di la oppinion sua alla parte si sentirà gravata, come è conveniente. 238 Da Roma, di 30 magio 1531, al signor duca di Mantoa. Francesi praticano con Nostro Signore la parentela già ditta, gli imperiali la tengono per fata, il papa insiu qui mostra andarvi retenuto. Solicitano ohe si publichi cardinale il vescovo di Tolosa, gli imperiali per conlracambio instano al medesimo per il vescovo di Ziaffa che ha in Liguria la forteza di Monaco; resolutione non ha fatta Sua Santità ancora nè di I’ uno né di 1' altro. Antonio Doria, che stava col Cbristianissimo con 4 gallere, dicono essersi licentiato da Sua Maestà. 11 novo ambasciador ^eneto, quando andò a basciare il piede a Nostro Signor, da Sua Santità fu mollo ben visto, mostrando havere parliculare adfetione a la casata sua et racordò non so chi di Venerei cognio-sciuto da Sua Beatitudine proveditor in campo, et disse molto honorate parole dii magnifico misier Domenico, ambascialorquà in la ruina di Roma, dolendosi quasi che l’actioni di quello fossero state ìnterpetrale li a mal fine. Dii dito, di V ultimo magio. Per lettere venule ultimamente di Franza si ha come la regina ha disperso uno figliolo maschio. Se atribuisse la causa ad esser andata a caza a cavallo con il re, quale ha dimostrato sentir dispiacere di tale sinistro, ma più essa regina, per il desiderio che Sua Maestà teneva di prole ; pure si conforta sopra la speranza che ha di remetter in breve quello che hora ha perdulto. In queste tre feste di Pasqua il .cardinale Cesa-rino ha fatto le noze di suo cusino. Nota. A di 6 zugno per Collegio fono electi questi capi ,di le ordinanze, iusta la parte, videlicet 3 a Brexa, 2 a Vicenza, 2 a Verona, t a Feltre, 1 a Cividal, 1 a Ruigo. Cristofal Albanese. Jacomo da Nocera. Antonio Scolaro. Justo Gualdo. Zuan da Lacise. Bruto Cluson. Jacomo Poli.terin. Zuan Battista Mato. Borgese di Borgo. Oclavian Vaylà. Copia di una lettera di sier Francesco Pa- 239') squaligo provedador di V armata, scrita a la Signoria nostra, data in Corphù a li 2 Zugno 1531. Serenissime Princeps etc. riessendomi stà consegnato il governo di l’armata a dì 29 dii pasato per domino Hironimo da Canal, ho comenzato a veder in che termine erano queste galle. Ho trovato domino Lorenzo Sanudo di tnisier Zuanne al loto ferito, essendo stato a la fazion di le 3 fusle; de li altri, sì homeni da remo come scapoli, ho saputo mancarne ut infra: sopra la ga-lia Sanuda, morti homeni 4, feriti 32 ; sopra la galla di domino Jacomo d’ Armer, morti 4, feriti 19 ; sopra la galla di domino Hironimo Coniarmi io di mi-sier Andrea, morti 5, feriti 55; sopra la galla di domino Herinolao Barbaro di misier Alvise, morto il comito, scrivali, un compagno, uno bombardier, el capo de archibusieri, 5 balestrieri, 35 galioti, et feriti 111, el forzo da freza, benché per il governo medicar et salute non si mancha in cosa alcuna. La galìa Barbara in vero si potia dir sia disarmata, pur ho fato di subito la meti bancho, e fin hora l’à tolto bona parte de li homeni li manchavano; spero fra do zorni sarà interzata. In Dalmatia ha trovalo con dificullà homeni da interzarmi. Heri diti principio a far la cercha e pagar la galìa Sagreda venula di Levante, qual è interzala e ha tutti li soi homeni, e cusì seguirò il resto di le galìe e darò page 2 l/j per una, la mità retenirò per il bisogno di panaticha. E su questa materia di biscoti scrive. Havemo 13 galìe. Zà do zorni ho mandato la galìa Capella a palmizar, dimane io etiam andar(ò) a far tal effetto. Hebbi nolitia, da li Conseieri vano a Napoli, di 3 fuste coperte in colfo de Ludrin, donde questa notte ho spazalo la galìa di domino Hironimo Contarini et domino Jacomo d’Armer vadino a conzonzersi con la galìa di domino Zacaria Barbaro et domino Andrea Duodo, che lasai al Sasno, et unite andar debano a cerchar ditte fuste, e poi se redugino al Sasno, dando el Contarini et l’Armer (1) La carta 238* è bianca.