499 MDXXXI, LUGLIO. 500 mente che vi voglio significare. Dico che un padre che haveva do figlioleti, vedendosi questi più volle venire intorno alle gambe a dimandar pane, et non lia vendo il modo, di haverne non sperando, il cru-delle da sdegno mosso non si puotò lenire che non li occidesse. 11 che come hebbe fatto, cosi cognobbe haver fato troppo maggior errore et pielade che pena o suplicio alcuno lo potesse merilamenle castigare, onde, disposto di non voler più vivere, con la medesima scelerata mano et con l’inslesso coltello, con che havea amazati li proprii figlioli, si diede la medesima morte. Sopragiunta poco da poi la infelice moglie et veduto sì duro spelaculo, volse ancora lei seguirli : col ferro ¡stesso, che ancora tiepido era per la morte dii marito, trapassò il petto et morta cadde sopra i soi. Sì miserabil fine heb-bero li infelici, degno certo di memoria. Sono gionti 4 ambassatori dii duca di Lorena, et si aspelano altri dii duca di Saxonia, li quali pretendono, sicome vi scripsi, di bavere il ducalo di Geldria, nel quale anco la Cesarea Maestà dice haver ragione, et vogliono hora protestare solamente azio-ché, morendo il duca, Sua Maestà non prenda la possessione, havendo ancora essi ragione et pretendendo sopra esso Stato. Quello che occorrerà, per mie intenderete. 11 clarissimo orator ha dal secretario Covos inteso, il magnifico missier Marco Antonio Contarmi esser stalo eletto suo successore, il che a tutti nui summamente ne ha piaciuto, perchè, essendo desideroso di veder dii mondo, presto si expedirá. Da Roma, atti 7 di Imo 1530 (1531), al signor duca di Mantoa. Le ultime leltere che si hanno di la Corte Cesarea sono di 22 dii passato, per le quale se intende poco di novo; solo vi è, secondo mi ha dillo Nostro Signore, la determinatone di la dieta in Spira, inlimata a darli principio per il giorno di San Michiele, dove interverrà lo imperatore, la quale finita, liensi che Sua Maestà si transferirà in Italia, benché in queste lettere non si dica che per ancora ella hab-bia falla tal determinatone ; ma così si reputa per certo, et la venula non potrà essere prima che al fine dì novembre. Sua San li là pensa di abbocarsi per ogni modo con lei, et quando la non sia per venir alle bande di qua per Napoli, prefala Sua Santità se redurà in quel loco che serà più comodo per l’una et per l’altra di loro per satisfar a queslo efleclo,*et cossi ella m’ha replicato questa malina. ’ El signor duca Alexandro inlrò in Fiorenze, et per il signor Muselola a nome de l’imperatore fu posto al governo perpetuo di quella república. Cossi soa excellentia é siala acetada da ludi li magistrali, havendo havulo la consonatone delle forteze di quel statò, el da poi è uscita et ridutla a Prato per fugir il periculo della peste, la quale va pur perseverando, ma non tanto come per il passato. Di Bruxdle, al primo di luto 1531. La determinatone de l’imperatore de ritornarsi in Germania ha fallo maravigliar molto la brigata di quà, che già si tenea per una o per un’altra via Sua Maestà dover expeditamente passar in Spagna, come non serà, perchè, ancoraché si dica Sua Maeslà dover parlir de qui a tanto tempo che al principio di agosto sia in Germania, pur io intendo di bonis-si'mo locho che Sua Maestà starà doi bonissimi mesi ancor a partirsi, et per benché medesimamente si dica che di questa dieta si expedirá Sua Maeslà presto, pur io intendo anche che Sua Maeslà si dele-nerà una parte di l’inverno in Germania, argumento di non penssar al passar in Spagna così presto. La materia che si ha da tratar in questa dieta si dice, così in genere, che serà sopra le cose de lutherani, nè degli particolari si ragiona parola; ma quelli che hanno bon discorso, da sé et da qualche andamento che si vede, judicano che Sua Maestà, come quella che sopra ogni altra cosa desidera il Concilio, vedendo e de una e de un’ altra parie melerei tante diffìcultate ehe non si può spera'rneconclusione, babbi tentata via che in questo convento li lutherani medesimi, che sin bora non solo non l’hano rizercato ma non hanno voluto declarar de voler star alle sue determinatone salvo s’el non era falo in loco a lor confidente, lo dimandano et si exhibiscono a star in quanto in quello sarà disposto, azioché ove la buona voluntà non basta la vergogna suplisca, o almeno, non si facendo, babbi tanto più di gloria con ì’ haver disposto lutherani, et di excusationi col non esser manchalo di lutti quelli officii che si convengono ad un catholichissimo imperatore. Chiaro è, per quanto si può comprendere da molte conjecture, che Sua Maeslà non si reduria a questa dieta se non havesse partilo in mano con che reuscirne con più gloria che di quella di Augusta ; et certo questi principi, fautori di la setta, sono assai più rimessi et meno arroganti, per quanto pur se intende forsi che le inducie di la guerra dii Turcho gli rendeno più diffidenti di le cose loro et timidi.