311 MDXXX, FEBBRAIO. 312 Da Corfù, dì sier Zuan Alvise Sor anso, bnylo e capitanio, e Consieri, di 3 fevrer. Manda questo capitolo di lettere aule da Syo, dii Consolo nostro, qual dice in questa forma : Exemplo di uno capìtolo di lettere scrito al clarissimo baylo e capitanio di Corfù per il Consolo di la nation veneta, domino Antonio de Tabia, in Syo, a dì 22 sener 1530, ricevuto a dì ultimo sener. Da novo habbiamo lettere da Constantinopoli, di 4 del presente, et dicono che Io illustrissimo Signor turcho va ordenando tutte le sue galie per lo primo tempo, così eliamdio ha mandato comanda-menti per lo suo paese che tutti li spachì siano in ordine. Non se dice ancora onde habia la fantasia. Li ambassadori de Ungaria sono zonti li et visti vo-lenliera, et partili de ditto loco molto contenti ; non si dice di quello hanno tratallo Ira Ihoro.' Lo capitanio Moro con galle 5 e do fusi e, sono zorni 3, ha partito de qui; dice, va verso l’Arzipielago a trovar uno galione de corsari. Il qual capitanio è molto mal in ordine de hoineni, lutti mori, de poeha stima. Altro non habbiamo alla zornada; innovando altro, et maxime de importante, farò noto alla vostra magnificentia, a la qual mi ricomando. Di sier Zuan Antonio da chà Taiapiera, governador dì la barsa, date a la velia .... ... a dì .. . Scrive come la barza è bona di velie, et. ch’el farà etc. La qual lettera leda, il Pre-gadi se la rise, perchè si sà è danari persi a lenirla fuora. Fo letto una lettera da Buda, scritta a Francesco Cherea, di 25 zener, scritla per uno fo qui orator. La copia di la qual sarà qui avanti scritla. Fu posto, per li Consieri, una taia, per li Consieri, a la Balia di certo asasinamento fato a uno spicier di Montagnana, ut in litteris, 22 di questo, pertanto se li dà licentia poter bandirli di terre e lochi, con taia lire 1000. *— 117, 2, 6. Fu posto, per li ditti, una taia a Portogruer, di certo homicidio seguito, poter bandir quel Dona da Gonzo, amazò Bernardin di Moldana mulatier, di terre e lochi, con taia lire 800. Ave 110, 0, 2. Fu posto, per li Consieri, uno salvocondullo a Gasparo, Francesco el Piero Bexalù, si voi acordar, à fato un rodolo, in la persona tantum per mexi 6, non obstante parte in contrario, la qual prò nunc sia suspesa. 12G, 41,. 10. J Fu posto, per sier Lunardo Emo savio dìi Con- 163* seio, sier Francesco Soranzo savio a Terraferma, sier Hironimo Malipiero, sier Lunardo Boldù (Mart'n), sier Zuan Bragadin, el sier ... (Bernardo Capello), savii ai Ordeni, di elezer depraesenti uno orator al Signor turco con ducali .... d’oro in oro al mexe. Et a l’incontro li allri Savii dii Conseio, sier Marco Antonio Corner, sier. . . (Carlo Capello), sier . . (Piero Mogenigo), sier Matio Dandolo, savii a Terraferma, et sier Matio Trivixan savio ai Ordeni, voleno sia balolà per questo Conseio uno Secretario, qual porti il lioncorno et parli con quella comission li sarà dà per questo Conseio. Et sier Carlo Capello, savio a Terraferma voi si elezi uno orator al Signor turcho et uno oralor al re di Romani, qual si debbi congratular di la crealion sua, et poi toy licentia et vengi a repatriar, qual sia eleclo con ducati. . . d’oro in oro per spexe, el meni con sì 10 cavali, compulà il secretano e il suo fameio, et do stafìeri, ut in parte. Et primo parlò sier Luca Trun procuralor, savio dii Conseio, dicendo non è da far orator al Signor turco, ma mandar uno secretario qual li porli il lioncorno, e fè cattiva renga. Et li rispose sier Lunardo Emo e ben. E la materia, per esser importante, altri voleva parlar, fo rimessa a luni a dì 27, el comanda gran credenza: erra hore due di note. * A dì 26, domenega prima di quaresima. Non fo alcuna lettera da conto in Collegio. Dapoi disnar, fo Gran Conseio; fu il Serenissimo, et fossemo più di 1600. Fu posto, per li Consieri e Cai di XL, una parte, che li Avogadori exlraordinarii entrino extraordi-narii in questa terra a di primo marzo proximo, nel qual tempo possino andar a compir di star fuora li soi 4 mexi el tanto più, quanto inlrerano ordinarii, e questo aziò spazino li retenti. La copia sarà scritta qui avanti. Non fu presa. Ave 15 non sincere, 807 di no, et 732 di la parte. Et fu preso di no. Dapoi leto le parie di furanti, ¡usta il solilo, sier Andrea Mozenigo el dolor, avogador di Co-mun, andò in renga, strido i ladri numero . . , e fò assà longo. Fu fato scurlinio di uno Avogador extraordinario in luogo di sier Santo Moro el dolor, a chi Dio perdoni : ussì per scurlinio sier Piero Morexini, fo savio a Terraferma, qu. sier Lorenzo; vene Iriplo, el rimase di largo. Item, capitanio a Famagosla, sier Antonio Suriau dolor cavalier, oralor M Sudi-