505 MDXXXI, LUGLIO. 506 Maria Michiel qu. sier Piero, fo pagador in campo, fo sententià, absenle, per li Avogadori exlraordi-narii, ducati 100 è la pena, che possi da li dili esser realdito non obstante l’absenlla. Fu presa. 146, 12, 11. Fu posto, per li Consieri e Cai di XL, reconzar la parte presa in Gran Conseio zercha il butar di Colegio a li Consieri da basso, qual seguile disordine, per tanto sia preso che al principio dii mexe si buti uno consier solo, et hessendo nobile, 2 consieri eie., la qual sia messa in Gran Conseio. Ave 160, 13, 14. Fu posto, per sier Hironimo Querini, sier Michiel Morexini, Provedadori sora l’Arsenal, e li Patroni, che de codcro non si possi più dar galle a far in la caxa ad alcun sora de sì senza licenlia di questo Conseio ut in parie. Presa. Videlicet, si dava a tasche, terze et hore, non si possi dar, sì al maislro di calafadi come marangoni, sotto pena a li proibì et scrivani di privation dii suo officio, ma per bisogno si possi dar dii mestier di marangon, et non calafado, con licenlia di questo Conseio. Item, si lassa star le maistranze a I’ bora di andar a disnar, e tanto più presto vanno la sera via do hore avanti di altri, non si possi far sub poma eie., ma tutti ensi fuora al son di la campanella, riservali li fonditori di l’artellarie : bastato la campanella, non si lassi intrar alcuno senza licenlia di Patroni. Item, si manda le galìe grosse et sotil fuora di la caxa avanti siano compide, non si possi più mandarle. Item, ritornale le galìe di viazi in l’Arsenal, P armiraio sia ubligà farli far note, azió non se guastino, e governar li guarnimenli, sotto pena etc. Item, dando robe fuora di l’arsenal impresiedo, non essendo nota la reslitution, non si possi luor pruove di la restitution, ma salisfazi di contadi quando le saranno prestade, ut in parte. Ave 175, 5, 5. Fu posto, per tutto il Colegio, havendo fato li Savii sora la Mercadantia una sententià in favor di sier Vetor Soranzo qu. sier Mafio conira il signor Camilo Orsini, la qual è sta taià in Quarantia, per tanto sia balotà cinque di X Savii in Rialto, i qualli aldir debbano questa diferentia, et senlenliar, la ap-pelalion vadi a la Quarantia. Ave: 164, 2, 5. Questi fono electi : sier Lunardo Foscarini qu. sier Zacaria, sier Hironimo da Leze qu. sier Francesco, sier Carlo Moro qu. sier Lunardo, sier Daniel Justinian qu. sier Francesco, sier Zuan Hironimo Loredan qu. sier Piero. Fu posto, per li Consieri, una gralia a uno mai-stro Archanzolo, heremitan, visentin, voi far uno se- creto di garzar panni di ogni sorte, li sia concesso la gratia ut in parte. Ave: 134, 7, 13. Fu posto, per tulio il Collegio, cum sit che dii 1480 per li meriti soi fusse concesso al qu. Zuane di Grisogoni da Zara un feudo a Laurana in vita, e poi la morte a so fiol per anni 12, e tulli è morti, perhò sia preso che’l diio feudo s:a concesso a Bernardin da Nona, solo fiol di Lugrecia oìim fiola dii prefato Zuane, in vita, con questo legni do cavali. Ave 168, 4, 11. Fu posto, per li Savii ai Ordeni, confinar li capitani di le galìe di viazi per tulio 26 di questo in galìa, e le conserve parlirse zorni 3 da poi, in pena de ducati 500, ut in parte. Ave: 181, 6, 0. A di 18 Imo 1531, in Colegio di le Biave. *62') Fu posto parie, per sier Daniel Trivixan, sier Hironimo Polani dotor, sier Zacaria di Prioli, provedadori a le Biave, di far uno deposito di megii in li magazeni di San Stai, sotto custodia di Hironimo Tinto, nè si possi quelli dispensar se non per parie presa in questo Colegio con li qualro quinti di le balole. E sia (olio li danari, fo consiglia a l’oficio F anno passalo per comprar formenti et altri, ut in parte. Ave: 13 (17), 0, 1. Item, preseno di redur li sanseri al numero di 30, come fu preso dii 1550 a dì 25 septembrio, con molle clausule ut in parte. Ave: 16, 2, 0. Item, preseno che lutti quelli hanno magazeni di la Signoria di biave ad afilto debbi quelle portar la chiave e danari dii filo per tutto avosto proximo, sotto pena, et siano mandali debitori a palazo. Ave 18, 0, 0. Item, preseno, li pistori lengi una loleta con la valuta di formenti e la condilion di pan, in pena lire 25, et babbi sul pan un segno. 16, 2, 0. Da Roma, alli 11 di sugno 1531, scritte al 263*) signor duca di Mantua. La gota di Nostro Signor è stata rencrescevole per 3 giorni, perchè Sua Santità ha avuto dolor notabile nel piede destro che per due nolte non baia-sciato riposare, pur dopoi è cessato et heri quando con quella stava assai bene et con speranza di non aver per hora altro impedimento. Qui da 8 giorni in qua è stalo mal tempo di piog- (1) La carta 261* è bianca. (2) La carta 262* è bianca,