517 MDXXX1, LUGLIO. 518 havendo a mano manca la serenissima regina, et acompagnata da cercha 80 principi et gentilhomeni di questi paesi, andò a sedere al loco suo, et diede cargo a uno dii suo Conseio di qui a parlare. 11 quale da pò molte parole disse che, essendo a Sua Maestà necessario andar ad una dieta in Alemagna, et di là poi ne li altri regni soi, gli .lassava in loco suo la serenissima Maria'sua sorella, la quale essi do-vesseno reverire et honorare el preslar obedientia come alla persona sua propria. Essi per un suo fe-ceno rispondere che cosi fariano, nè altro si fece quel dì ; è vero che separatamente Sua Maestà gli parlò. Quanto a la dieta, essa è indilla per il principio di septembrio a. Spira, sicome si dice da lutti, ma si crede che non se incominciarà se non nel fine dii mexe o nel principio di octobre. La principale causa perche si facia questa dieta è ació che li principi di Germania prestino obedientia al re Ferdinando come a re di Romani, perchè si senle pure che alcuni non voriano eh’ el fusse, e dicono, la eletione non esser slà legitima per le oppostone che di Colonia vi scrissi ; ma si crede che per rispetto di Cesare alcuno ardirà parlarne. Quanto alla causa lutherana non si crede, da quelli che cognoscono la natura intieramente di ditta causa, che si habbia a concluder cosa buona, se Mio non vi pone la mano sua. 268') Copia di una lettera dii illustrissimo signor duca di Ferara al suo orator in Venetia. Alfonxus dux Ferrariae etc. Missier Jacomo. Nui vi scrissemo gli giorni passati lo aviso che havevamo dal comissario noslro di Carfìgnana cir-cha il disordine accaduto in Luca; bora vi significamo haver dal medesimo comissario, per lettere di 20 dii presente, senio avisalo che un’altra volta, per causa di una ca'plura che volea far il barigello d’ uno lextore di drappi, quel populo ha tumultuato, et doppo di haver occiso (re di la compagnia dii ditto barigello, che a fatica si salvò in palazo, è stato in arme lutto esso populo con grandisimo pericolo di maggior scandolo, essendo gli plebei et artifici conira gli citadini. Pur alla fine, essendosi tratalto accordio per mezo di persone dextre et accorte, si è fatto un consilio, nel quale è slato concluso che alli populari sian perdonati tutti gli delitti et excessi commessi, et nel medesimo con- silio si è proposto et ottenuto il partilo di assoldar 100 fanti per guardia dilla piazza, et di fare che vi siano due bariselli, come vi n’ era un solo, et che tulli due habbino 50 l'anli per ciascaduno. Et perchè ci pare cosa notabile eh’ el populo sì spesso presuma di pigliar 1’ armi conira gli nobili di quella eità, vi havemo voluto scriver queslo tanto che havemo, perchè l’andiate a comunicare al Serenissimo principe et illustrissima Signoria ; et alla lor Sublimità mollo ci ricomanderete. Bene valete. Ferrariae, 25 julii 1531. Sumario di una lettera di Faenza, di prè An- 269') ionio di Bossi, eapelan di domino Paulo Capeio procuraior, data a dì ... . luio 1531. El signor marchese dii Guasto à dì 17 arivò su questo nostro teritorio con lo exercito, e per mia sorte alozono a una vila lontana di la terra miglia 3, dove vi ho una mia posession con una casa, rispetto al paese, asà bona, e il marchexe alozò lì dentro. Li contadini dii piano e dii monte erano reduti alla terra con el bestiame et bono e miore, et le done; ma li homeni stavano a le caxe a la liziera. TJnde io comprai un presente di libre 30 di pese frescho, 30 di tenche et luzi, una soma di frute fresche, ceriese, marasche, susine, pere moschatele el pan caldo, el una soma di bon vino, slara 4 de biava: et apresentado, non voleva ace-tar se non le fruite, pur accettò lutto, et fece far una proclama in pena di la forcha, chi taiasse ni formenti ni piante di sorte alcune, nè danizasse li formenti ; sichè non ho auto danno. Li fanti erano alozati in questa villa, li cavalli su quel di Forlì. Li formenti non ave ciano, ma orzi, spelte, fave, legumi tutti, andono a (erra. Queslo è uno be-lissimo signor, zovene di anni 30 in zercha, bello, grando, savio, valente di la sua persona, animoso, et ben voluto de la nation spagnola. La matina sequente a l’alba el campo si levò, e andò su quel di Castel Bolognese lontan da noi miglia 4, et tutte le fantarie passò su le fose di Faenza, e andai a la porta verso Bologna e vidi passar a cinque a cinque in ordinanza, come volesse far fato d’arme. Mai più vidi la più bella et più forbita zenle; lutti sono di anni 20 fin a 40; lutti homeni armati, il forzo di lhoro, archibusieri, el resto (i) La carta 267* è bianca. (1) La carta 268* è bianca.