— 68 - gazioni fratricide del governo) buona parte dei mussulmani verso di loro. A deputato di Coritza nelle elezioni del 1912 si nominava un valacco, nazionalità che ascende appena a un sesto della popolazione. Ciò nonostante, in alcune città il patriottismo fu più forte d’ogni intimidazione, tu più forte delle inveterate divisioni fra mussulmani e cristiani, e così riuscivano eletti alcuni personaggi veramente devoti alla causa nazionale: Valona, a mo’ d’esempio, Argiroca-stro e altri paesi nella Bassa Albania non si lasciarono piegare. Ma una dozzina di uomini fermi all' opposizione, cui può toccare come ad Ismail Kemal bej l’incerto di venire schiaffeggiati alla tribuna parlamentare da un ministro senza che il presidente li tuteli menomamente, che cosa potevan fare, anche uniti a una ventina di arabi e di bulgari, per arginare la corrente del centralismi esorbitante del partito giovane turco? Le ultime votazioni della sessione 1910-191 1 insegnano che quando in esso ritornava l’accordo tutte le opposizioni coalizzate non disponevano di più d’una trentina di voti. Hassan bej Prishtina, uno dei pochi e buoni, sfidando a duello il direttore del ~Canin ebbe a dire pubblicamente che intendeva col suo atto di far vendetta dell’onore di tutta l'Albania. Così insensibilmente, fatalmente, gli agitatori più aperti e più perseveranti si trovarono trascinati, per proseguire la lotta, fuori del terreno della legalità. Non potevano più restare in patria, era impossibile vivere dove si soffocava ogni strumento di propaganda civile e li si faceva segno alle misure poliziesche più odiose e più turche ed essi emigrarono nuovamente a preparare la riscossa.