589 MDXXX, FEBBRAIO. 590 Dapoi disnar, fo Conscio di X con la Zonla. Fu preso apaltar uno casal in Cipro, chiamato . , per anni . . . , a ducali.... a l’anno e quel più sarà (rovà nel Pralicho, et da al presente ducali 5000, a scontar ducati 1000 a l’anno, et l’ave . . Fu preso, atento li oratori di Feltre, domino Nicolò de Mezan dolor et domino Zuan Nicuola de Villabruna dotor, è comparsi alla Signoria dicendo, compie adesso la exation li fo falta di ducati 400 pagavano a l’anno per causa di l’incendio, unde al presente rechiedono che il podestà e capitanio uon stagi più in castello ma habbiti in palazo, al qual li sii eresuto salario aziò vadi homo di più autorità, item, si fazi uno castelan, il qual perhó non fazi caneva, unde fu preso che il Collegio possi in questa materia vepir in Pregadi con le sue oppinion, ut in parte. Fu fatto scurtinio di un executor sora le Aque( in luogo di sier Zuan Malipiero erra savio sora le Aque, qua! per non star con li do, li manchava a compir 8 mexi, et à refudado. Tolti 9, rimase sier Marco Coniarmi, fo provedador a Peschiera, qu. sier Tadio, qual vene do volte a tante a tante con sier Zuan Michiel, fo camerlengo di Comun, qu. sier Piero, e poi'il Contarmi rimase. Fo tolto etiam sier Zacaria Valaresso, fo capilanio a Zara, qu. sier Zuanne, et altri.......... A dì 12, domenega. La note et eri piovete assai. Nulla fu da conio in Collegio, solum sier Anzolo Gabriel et sier Alvise Badoer avogadori extraordinarii tonno e conira sier Stefano Tiepolo, el si disseno di gran parole insieme. Dapoi disnar, fo Gran Conseio. Vene il Serenissimo, vestilo di scarlato per una sua zermana fo moier di sier Alvise Loredan. Fu fato Consier di Ossoduro sier Andrea Marzello, fo al luogo di Procurator, qu. sier Antonio, qual vene quintuplo. Et fo fato, visto le leze, non si potea più aspetar sier Sebaslian Juslinian el cavalier, che è in Franza, che venisse, et poi rimaso zuroe et introe. Et altre 8 voxe. Fu posto, per li Consieri e Cai di XL, exceto sier Domenego Contarmi consier cazado, che es-sondo morto sier Anzolo Juslinian, era capilanio a Famagosla, stato solum mexi 8, e poi di lui dia andar sier Tomà Contarmi el cavalier, qual voi andar dapoi li do anni, pertanto sia preso che far si debbi iusta il solito capitanio a Famagosta, el sia ri-salvà al prefato sier Tomà Contarmi andar poi, come l’a vera compido. Ave: 970, 175, 5. I Stani di M. Sanuto. — Tom. 11V. Fu poslo, per li Consieri e Cai di XL, una parie: Atento molti redimenti hanno compido, e li elecli voriano star il suo tempo, perhò sia preso che in locho di quelli hanno compido, da lerra, habbino termine uno mexe, e cusì di qua dal Golfo, da mar, mexi tre, con altre clausule, ut in parte. Ave: 6, non sincere, 355 di no, 971 di la parte. Fu presa. Ave: 930, 175, 51. Fu posto, per li Consieri, dar licentia a sier Aiv drea Tiepolo, provedador di Peschiera, di venir in questa terra per zorni 15, lasando in loco suo sier Sebastian Tiepolo di sier Nicolò. 1033, 156, 17. Fu poslo, per li ditti, dar licentia a sier Benelo Boldù, podestà di Camposampiero, di poter venir ut supra, lasando in loco suo sier Marco Antonio Malipiero fo di Andrea suo cugnado. Ave : 657, 153, 13. In questo zorno fu fato una festa in campò di San Zuane Bragola, dove fu assà persone ; non compila et reduta a compirla marli proximo. A dì 13, la malina. Fo lettere di Vegevene, \ di sier Gabriel Venier orator, di 3 et 4. Come fin 8 zorni il signor duca spera aver il castello : à dalo a li noncii cesarei li danari, excelto 14 mi-lia ducati che spera trovarli, sichè poi potrà dir esser signor di Milan. Dapoi disnar, fo Collegio di Sa vii, et fo fato le noze con il parentado di sier Antonio Marzello qu. sier Zuan Francesco in la fia di sier llironimo Loredan fo dii Serenissimo. Item, per la nave zonla .... di......si ave aviso le galie di Alexandria, di ritorno, esser zonte a Zara, et poi se intese per merchadanli zonti, queste galie esser zonte in Histria senza cargo, solum colli 50 di specie, sicome per il cargo qui Sotto Si vederà, alcune cassie. Nolo. In questa malina fo in Collegio l’orator Cesareo, dicendo aver auto lettere di la Cesarea Maestà come, per il ben de Italia et per defensione di quella, li spagnoli che Soa Maestà lien in Italia, da numero fanti.....voria fosse-paga per terzo, un terzo il papa, il qual è contentissimo, un terzo Soa Maestà, et un lerzo la Signoria nostra, il che saria la eonservalion de Italia eie. A questo il Serenissimo li rispose che, secondo il nostro costume, li Savii la consulteria et si trataria la risposta nel Senato, et poi se li responderia. A dì 14, la malina. Non fo cosa alcuna di novo, solum lettere di sier Zuan Antonio da cha' Taiapiera, capitanio di la bar za, date ........ seri te a sier Fiero suo fratello. J9