405 mandato per il dito sier Agustin, denegò, questo libro, dicendo, !’ ave e l’ha brusato. Da poi disnar, fo Conseio di X con la Zonla : fetio Cai per il mese di mazo sier Antonio Sanudo el cao di X, sier Piero Badoer et sier Jacomo Corner, stati altre fiade. Fu preso, molte parte particular : prima, sier Jacomo Foscari qu. sier Nicolò, è sora la Zecha, di certo suo credilo, eh’ el sia pagato ut in parte. Fu preso che sia fati in Zecha quatrini per terra ferma. Fu preso una lettera al consolo di Alexandria, zercha mandar salnitrii in questa terra. Fu preso, dar tratta di biava in brexana. Fu preso una gratia di sier Alvise Caravello qu. sier Domenego, debitor di dacii, di pagar ut in parte. Fu preso una gratia di sier Zuan Duodo qu. sier Piero, debitor di dacii di pagar ut supra. Fu preso una gratia di ... . Botazo, debitor di dacii di pagar ut supra. Fu preso una gratia di Jacometo di la Rezina debitor ut supra. Fu preso una gratia di sier Beneto di Prioli qu. sier Francesco, debitor ut supra. Fu posto una parte de coetero non si possi più far gratia ad alcun debitor di dacii, ma vadino per................ Fu posto che li Avogadori non habbi il Civil, qual sia dato a li Avogadori extraordinarii nuovi ; et disputalo, fu termina se metti a Gran Conseio tal parte e non in questo Conseio. A dì 29, la matina. Non fu nulla da conto. Li Avogadori extraordinarii andono alla Signoria richiedendo sia balotà nel Conseio di X un post prandio, voi chiamar le do Quarantie per cose importante, videlicet retenir sier Agustin Nani, et perhò ozi non fu fato Pregadi. Da poi disnar, fo Conseio di X con Zonta. Fu posto la parte, di sier Jacomo Michiel qu. sier Ei-ronimo, di certo Monte novo li fo dà in dota per sier Francesco Grilli suo suocero, li provedadori sora i Monti voi scotlerlo etc. Fo disputato; parlò sier Francesco di Prioli procurator, è sora i Monti, sier Pandolfo Morexini cao di X, sier Hironimo Ju-stinian procurator, é sora i Monti. Et non fu presa-Fu preso certa parte zercha li tributi di Cypro al Signor- turco ut in ea, et de coetero una provi-sion dove si habbi a trar il tributo, qual sia primo di ogni altra cossa. 406 Fu posto che a la scuola di San Rocho, alento è 209» pocho numero a quel bisogna, olirà il numero sono, possino acelar in la scuola altri 30. El fu presa. Fu preso, che a quel Marlelosi di Verona, ave salvocondulo per 3 mesi, possi menar con lui do con le arme. Item, a uiioZenaro, amazò quel di la Scala, dato salvocondulo etiam per 3 mexi. Fu tratà di perlongar il dar in noia di campi per far boscho, et nulla fo concluso. Fu preso dar licentia a sier Piero Zen, è dii Conseio di X, vadi per 5 dì a Padoa. A dì 30, domenega, la malina. Non fo nulla da conio. Fato in Collegio con li Cai di X un mansionario a San Marco, prè Lorenzo Pegoloto, in luogo de prè Plazido Ragazoni eh’ è morto. Da poi disnar, fo Gran Conseio. Fato Avogador di Cornuti in luogo di sier Andrea Mozenigo el dotor che compie, vene per scurtinio sier Thomà Donado qu. sier Nicolò . . . , qual rimase di do balole da sier Lunnrdo Venier qu. sier Moisè, fo de Pregadi, et per Gran Conseio vene dopio ditto sier Lunardo Venier, et rimase di balote 20. Et il Serenissimo fo a Conseio. Et fato allre .... voxe, tutte passoe. Noto. Eri poi disnar, in do Quarantie, Criminal et Civil veehia, redute a requisition di Avogadori extraordinarij, fu preso di retenir sier Agustin Nani di sier Polo, qual à ditto aver brusato uno libro li dé suo padre di le cose di campo. E la matina il Collegio reduto, fonno sul pagador Grili. In questo zorno fo sepulto ai Frari maistro Federico da Lendinara, fo guardian novamente, et li fo fato oralion funebre per uno frale di San Zane-polo, e li frali di più ordeni lo acompagnò. Stampa. 210 El lotto de la illustrissima Signoria messo novamente di ducati 20000. (Leone) El se fa un lotto de la nostra illustrissima Signoria de ducati 20000, tra Danari contadi e robe, . distincto in 10000 Boletini, in execution de le parte prese nel excellentissimo Conseio di Pregadi, come qui de sotto distincto aparerà, et melerasse ducati doi per boletin, a rason de lire 6 soldi 4 per ducato. El qual lotto serà governato per l’officio nostro di Proveditori di Comun con lutti li rnuodi, condition et ordeni consueti. MDXXXf, APRILE ■*