85 MDXXX, OTTOBHE. 86 mandar oratori alla Signoria nostra, per causa di la partition dii subsidio, per Zividal di Frinì etc., ut in litteris. Item, manda alcuni arisi hauti di le cose di Alemagna, de turchi corsi apresso Vienna, ut in ei's. Di Lion, di sier Zuan Antonio Venier e sier Zuan Pixani procurator, oratori nostri vanno al re Christianissimo, di 12 di V instante. Come lui sier Zuan Pisani è varilo, e fin 8 zorni monterà a cavallo per andar a la corte. Hanno hauto lettere di! Justinian orator nostro da la corte di Ambosa, come P è varilo et aspectava la sua venuta con grande desiderio. Fu posto, per li Savii dii Conseio e Terra ferm*, una lettera al Surian orator nostro al papa, come, havendo ricevute le sue prime zerca mandar a exortar Cesare a far con le arme conira luthe-riani, poi le sue di 15, per il qual il pontifice voleva mandar uno suo de qui per haver consulto quello si babbi a tar et aiuto, et cussi da li altri principi christiani, al che li dicemo col Senato che non ne par se mesedi questa cosa con le arme, perchè saria un concitarli a chiamar in suo favor quelli saria mal per la christianità ; ma con quiete placarli et far un concilio; con altre parole di questa substantia, replicando pur il far il concilio saria optimo remedio a sedar questa seeta eie. Ave tulio il Conseio. Fu posto, per li dilli, una lettera a sier Alvise Barbaro luogotenente di la Patria di Friul in risposta di soe, che non achade che quelli di la Patria inandino oratori di qui, ma alendi alla exalioli ; li qual oratori electi nel suo parlamento; i qu.ili vo-leano dar ducati 4000 dicendo questa portion toca a loro; pertanto debbi solicitar la exation del danaro eie. Ave : 168, 2, 4. Fu posto, per li Consieri, Cai di XL e Savii, hes-sendo il loco di Cividal di Friul a li confini dii Sialo nostro, perlanto sia eleclo per scurtinio in questo Conseio uno provedilor a Cividal di Friul con ducali 30 a! mexe per spexe, sicome ha sier Gregorio Pizamano è provedilor lì al presente. Fu presa. Ave : 151, 15, 4. Fu posto, per li Savii ditti, una parie zerca alcuni hanno, danari pertinenti alla Signoria in le man per conto dii sussidio et altro, però li dagino fuora fra termine di zorni 8, ut in parte, sotto la pena di furanti. Et questa parie se debbi publicar doman a Gran Conseio. Fu presa. La copia sarà qui avanti. Et noia, è sta parte di mala slampa perchè bi- sognava che il Serenissimo facesse quest! tali che li Avogadori di Comun facesse conira di loro il suo officio come di furanti. Fu poslo, per tutti li Savii di Collegio, tuor du- 41 cali 6000 di danari per conto dii sussidio poslo ultimo a terraferma, de li qual 1500 veniliani siano mandati per biscoli per P amada et 4500 siano dati a l’Armamento per pagar galioli, ut in parte. Fu presa. Ave : 168, 8, 4. Fu posto, per li Savii e sier Pier Mocenigo cassier di Colegio, una parte che’l sia mandato uno provedilor sora le Camere fuora in padoana a veder li aquisti di quelli comprarono dii 1476 li seragii do Arim, et trovando habbino de più medino in la Signoria, et habbino do per 100 di quello venderanno, et habbino per spese ducati 100 al mese; le qual vendede siano aprobade con li do terzi di e ballotte. E sia publicà a Padoa a Mirai) et al ditto loco de Seraio 158, 11, 13. Et nota. Questa parte non si poteva meler stante la parte dii Conseio di X dii 1496, che non vuol che alcun che possieda da anni 30 in là si possi aldir alcuna denuntia per li offlcii nè confiscar sènza expressa licenlia dii Conseio di X ; e per un’allra parte fu preso che le cose dii Ducalo non havesse prescrition, et questo fo per causa di frali di Corizuola. Fu posto, per li Savii ai Ordeni sier Hironimo Malipiero, sier Zuan Bragadin, sier Bernardo Capello, sier . . . (Domenego de Prioli) et sier Piero Justinian, 3 gaììe al viazo di Barbaria; habbino don ducali 5000 per una, videlicet 3000 di Governadori di P intrade, et 2000 di Cazude, proveditori sora i Ofìcii, provedilori sora i Conti, et sora i Officii. Mollino banchoet fazino prima il deposilo per lutto de-cembrio, pena ducati 500. Metti banco a dì 2 fevrer. Il capifanio confina in galla a dì 20 marzo. Item, posto il capitolo di la batalation del re di Tunis per il fiol di sier Tomà Tiepolo qu. sier Francesco, è schiavo de li, voi dar il costo e non lo voi dar. Et lochino le scale solile. Et sier Bernardo Capello, savio ai Ordeni voi chf> dille galìe lochino etiam Lisbona. Et parlò prima sier Piero Justinian contra questa opinion, dicendo, per le cosse del Turcho, non è da far questa movesta adesso, con altre raxon. In la qual opinion introe li Savii del Conscio e Terraferma lutti. Et sier Bernardo Capello rispose per la sua opinion. Andò le parte : 9 non sincere, 4 di no, 29 dii Capello, 133 dii resto di Collegio, e fu presa.