315 MDXi’X, FEBBRAIO. 316 consegni ad alcun quella forleza senza il contra-segno, e f)n 5 ¡¡orni si ari la risposta, scusandosi non poter far altramente. Da poi vene in Collegio l’orator Cesareo, iysla il suo solito, per cose particular. Da poi il Serenissimo con il Collegio vene in chiesia di San Marco, nel santuario, a veder dove è sta fato conzar per li Procuratori di la chiexia, auctor sier Antonio Capello procurator, beuissimo, prima le reliquie in una casa di marmoro col suo aitar, poi le zoie, poste tutte in uno armario di marmoro fato noviter, qual sempre starà lì, et vien serato, et come si vorà mostrar ad alcun, si aprirà l’armario senza conzar altramente. È slà spexo in far questa opera di danari di la Procurala ducati .... ; dove va uno epilapho in marmoro, qual non è stà posto ancora. Da poi disnar, fo Pregadi et leto queste lettere di Franza et de Vegevene...... Fu posto, por sier Lunardo Emo savio dii Con-seio, sier Francesco Soranzo savio a Terraferma, et li 4 Sm vii ai Ordeni, la parte di elezer un ora-tor al Signor turcho con ducati 160 d’oro in oro per spexe al mexe, ut in parte Et sier Carlo Capello, savio a Terraferma, voi la parte, ma sia electo etiam uno orator al re di Romani; el qual si tolse zoso, et intrò in la parte di sier Luuar-do Emo. Et parlò prima sier Alvise Gradenigo, savio dii Conseio, non è da far questa movesta, ma indugiar. Et li rispose il Serenissimo dicendo, mal vo-lentiera parlava per aver missier Alvise, qual non reputa suo fìol perchè chi non l’obedisse non lo repu'a fìol, laudando mandar orator, e con un bel presente. Et poi andò in renga sier Piero Zen, stato orator al Signor turcho, laudando la indusia. Et li rispose sier Francesco Soranzo, savio a Terraferma, dicendo, la indusia è a nostro danno ; o il Signor fa armada, o non ; in ogni caso è di oppinion di mandarli uno orator con lo alicorno et presenti. Da poi parlò sier Alvise *Mozenigo el cavalier, fo consier, voleva si facesse uno baylo, con ducati 150 al mexe, e mandarlo con lo alicorno, el quello è lì farlo venir via. Et li rispose sier Piero Mozenigo, savio a Terraferma, dicendo per che causa si voi bolar quel baylo è de lì, sier Francesco Bernardo, ancora cb’el sia suo barba; ma.la dreta è aspetar le prime lettere. Et poi parlò sier Bernardo Capello, savio ai Ordeni, laudando 1’oppinion di far Pambasador. Et sier Mathio Trevisan, savio ai Ordeni, volse meler l’oppinion di sier Alvise Mocenigo el cavalier, di far il baylo con ducati ..... al mexe, ma................ El li Savii altri messeno indugiar fin vengi lettere da Conslantinopoli. Andò le parte : prima, 92 et 98, poi, .... non sinciere, 4 di no, 92 di sier Lunardo Emo e altri, 105 de indusiar. Et questa fu presa, et fu comandà grandissima credenza e sagramentà il Conseio. Veneno zoso a hore 3 */t< Exempìum 165 Die 26 fébbruarii 1530. In Malori Consilio. Ser Jneobus Badnario, Sf>r Nicolaus Trivisano, Ser Dominicus Contareno, Ser Dominicus Capello, Ser Andreas Marcello, Ser Franciscus Donato eques, Consiliani. Ser Petrus Quirini, Ser Hironimus Rhenerius, Ser Franciscus Lambardus. Fu in li superior mesi, non obstante la elee-tione dei tre Avogadori nostri exlraordinarii che erano in terraferma, concesso per questo Con* selo, per importante cause de administrar iustilia, che potessero conferirse in questa città, et da poi prorogatoli el termine di non partire per tutto il presente mese di febraro, acciò potesseno a quanto haveano principiato dar expedilione. IJora veramente, non havendo nei dillo termine potuto devenire ad expedilione, essendo le cause tale per li longi processi di esse che ricercano necessariamente più longo spalio di tempo, venuti li pre-fali Avogadori alla presentia di la Signoria nostra,' ne hano ricercalo dechiaratione del modo che habbino a tenere, desiderando non mancar di ogni poter loro a satisfatene della iustilia et benefìcio delle cose nostre. TJnde, possendosi chiaramente conoscer quanto imporli che da quelli le cose incominciate non siano, hora maxime che più è bisogno della presentia loro, derelitte, et parimente la imporlantia de molte cose che nella