415 MDXXXl, MAGGIO. 416 Constantinopoli ; il patron de la galla vene in questo rezi mento richiedendo aiuto in ricuperare armizi et artellariè, et cussi li è sta dato, et scrivessemo al capitanio di Baffo, il qual ha ricuperato il tutto. E1 patron .e li altri turchi sono rimasi satisfatti. A di 13 dii presente uno corsaro, chiamato Be-Ihomo, da Saragosa, con una barza armata sorse a questa ixola ne la spiaza di Audimo, et a dì 28 si levò. Havea con sì uno galiou et una galla, che chiamano muna, carga di formenti, specie et lini, prese dii Signor turco ; et la matina, perchè faceva aqua, havea discargato nel galion et abanJonala, si crede quella sia sumersa. Immediate questo rezimento et io comandassemo a li stratioti, turcopoh et altri deputati alla guardia di quelli loci che non lassasseno che a ditto corsaro fusse dato pratica alcuna, et cussi i è sta fati, et ordinassemo le do galìe andasseuo alla volta de dito corsaro, le qual se messeno incarnino; ma, inanti arivasseno, el corsaro si levò. Lettera dii dito, di 12 fevrer. Come gionse una nave di Camlia per cargar biave, patron Zorzi Coresi, con dir per Venetia, ta-men le voleva condnr in Candia et cussi ozi li è sta fato comandamento, soto pena etc., dovesse andar dreto' camino a Venetia, soto pena di la disgrafia di la Signoria. Scrive di certo apaltador, è sta dà via uno baylazo, lui el voleva, et quel lo tolse è grosso debitor in Camera ; taiò la vendeda, et questo l’à auto per ducali 170 di più. Et fato certo or line a l’incantar de diti baylazi ut inlitteris, che non seguirà più questi errori, el à posto ordine el balotar di piezi ut m litteris. Item, havendo re-trovà rnesier Matheo Paleologo et fratelli debitori in questa Reai dal 1523 in quà di ducati 8000 et più, oltra ducali 7500 che per molti anni avanti erano in resto debitori, il qual domino Matheo comprò da lo excelso Conseio .di X con la Zonla uno caxal chiamato Pallurocampo per ducati 3571, nel qual tempo l’era grosso debitor, ha ritornato dito caxal ne la Reai e posto li diti ducati a conto dii so debito, per haverlo comprato con li danari di la Signoria nostra/ Sumario di lettera di V antescrito synico,dri-sata alli Cai di X, data in Famagosta a dì 10 marzo 1531. Come manda la copia de sue lettere di 10 et 12 dii passalo. Et manda do lettere di cambio, una di ( ducali 550 l’altra di ducali 400, in misier Nicolò Singliatico ila misier Teodosio Corner, camerlengo di qui ; il restante, per fin la summa 1210, esso conte di Rochas me li fa boni de qui a conto dii baliazo di Morfo. Et su la nave patron Nicoleto da Liesna ho fato cargar formenti moza 1360, orzi moza 7128, et su la nave, patron Nicdeto da Liesna, ho fato cargar formenti moza 1360, orzi moza 7128, e su la nave, patron sier Bonifazio di Bernardi, orzi moza 3000, summano tutto formenti moza 1360, orzo mozi 10128, i qual sono di debitori di la Signoria nostra ricuperati per mi. E su la nave, (patron) Piero di Bartole, è slà cargati orzi moza 10 milia voi circha, li qual orzi da luio in quà erano a Saline nè mai è slà cargati su aleuua nave di tante partite per Venelia, et erano li ne li magazeni a Saline. Alli 3 dii presente son transferilo di quà in Famagosta per fornir uno processo de imporlantia già principialo per il qu. missier Zuan Alvise Navaier mio precessor, et revederà le fabriche, monilion et stipendiati, ¡usta la mia comission, etexpedito ritornerà a Nieosia per fornir I’ opera per mi principiata di far resto con li debitori di questa Reai, et zà ho formato uno libro in Camera, posto lutti li appalli di questo regno separatamente, et per quanto è sta afilati et li piezi, el per li libri si leniva erra ditìcullà trovar il nome di appaltadori, item, ¡usta la mia comission, veduto si alcun caxal è stà atilado altre volte per più di quello è slà comprado, e si quelli, li compra, erano debitori di la Reai. El a voler intender si hanno di più, bisogna prima far il Pratico; passa li caldi, nel principio di seplembrio il polrò far. Et mi è stà afirmato la Signoria è molto mgana-ta. lo havea ritrovato il conte di Rochas per ¡in dii 1516 debitor di moza 4646 di fermenti per conto di a palli, tamen dia esser fato credilor di moza 1646 formenli per tanti orzi dati in Camera et di 3000 moza Francesco Zacaria rasonato di Camera li haveva hauti et li ha navegati in Soria, et dal 1„16 in qua non ha mai conzà ditta partida. El qual prima non voleva confessar, pur ha confessa il tulio. Et dubito ne siano di le altre simile a questa, perchè sono molli che cridiano li fu fati li conti loro ; li rasonati si scusava, prima bisogna per li retori definir alcune dificullà. Il tutto avanti il mio partir expedirò. Questi razonati, visto questo, hanno manifestalo molti debitori alli reclori, li qualli hanno intromesso i loro beni. Io ho recuperato per 1’ oficio mio più di ducali 7000, comprovado li ducati 3571 per la valuta dii casal Palurocampo posto in la Reai, e le biave mandate, e letere di cambio. Per