485 MDXXXI, GIUGNO, 486 che più non hnvessimo sapulo o pnsulo desiderare da uno esercito che fosse stato tulio in man nostra Et il signor marchese coi) quelli altri primi, 250» con molta domesticheza et confi lenza, è venuto qua entro a desinare con esso noi, eon grandissima demoslratione di amorevoleza et desiderio di farci piacere, llabiamo in più modi et da persone intelligenti falla vedere et considerare questa gente, la' qual in eñello è bellissima et bene armata et con bon ordine guidala et condolía. Ponno essere li fanti 6000 et non manco, li cavalli circha 600,’ma quesli sono alquanto magri. Sono hora in quello di Arimino, ove dicono haver a temporegiare aspellando dallo imperatore la resolulione di quanto hanno a fare, perhochè fin qui non hanno altro ordine, et per queslo starano così qualche dì. Hanno 4 pezi de artellarie, dui canoni et dui altri pezi minori, et poca munitone. Da Gant, atti 3 di magio, al prefato duca di Mantoa. La partila di la Maestà Cesarea ele____(1) 251 Copia di una lettera di sier Francesco Pa-squaligo, provedador di i’armada, data in gaña apresso il Sasno, a dì 15 di sugno 1531. Serenìssime Princeps etc. Per le ultime mie di 13, dale apresso Casopo, scrissi di le fuste praticavano a l’isola de Galipoli et Taranto, et voleva traversar il Colpho con 3 galle. Et cussi la nolte, venendo li 14, mi missi a navigar et passai ad Olranto, dove per il capilanio di quella terra mi furono mandate salutatone per sui homoni, da li quali mi fu referto alhora non haveano altra intelligentia de fuste, mirandomi di quelle 3 che erano stale a Galipoli fino a dì 5 con le due marciliane, etiam che erano stale altre visle a li 6 a l’isola di Taranlo, iudicando ditte fuste haver tolto la volta di Barbaria. Da poi nel far de la sera soprazonseno le 4 galìe, vìdelicet domino Zacaria Barbaro, domino Hironimo Contarmi, domino Jacomo d’ Armer et domino Andrea Duodo, existente in grande penuria di bi-scoto, quale haveano Iraversato da la Bocha di Cataro verso Monte Santo Anzok), tirando zò per •(1) Ripetizione della lettera riprodotta a carta 224 del testo manoscritto, quella costa per venir a Cao Santa Maria, ¡usta il suo mandalo, et loro etiam non haveano hauto alcuna notilia di faste. Per il che, vedendo a queta marina non esser allra suspition di fuste, mi son messo ritornar con lulte le galìe, et hozi siamo gionli di qui apresso el Sasno. El perchè le galìe di domino Zacaria Barbaro' et domino Andrea Duodo è mal conditonate e fa gran aqua, li ho dato ordine vadino a Corfù per conzarle et impalmarsi con presleza, expeclandomi de lì. lo dimorarli qui fino iudicarò possino esser conze, volitando per quesli contorni, poi andarò a Corfù, demum in Levante por exequir li mandati impostimi, lasando la guardia di le 4 galìe al Colfo. Ulterius, essendomi stà de qui referto come a la Valona si armavano 4 fuste, per meglio informarmi mandai le galìe di domino Jacomo d’Armer el domino Lorenzo Sa-nu.lo, sollo forma di fornirse de lì di refreschamenli, aziò inlendeseno di ditte fuste e a che etlelo erano per ussir. Qual mi riportarono aver, per mezo di uno suo amico nominato Chrisloforo di la Valona, inteso che dille fuste, una di banchi 17 nova, l’altra di 16, erano varale in aqua, et una mazor di banchi 23 fornita di calaphao, et veleno un’altra de banchi 18, in aqua, impalmizata, el li fu dillo che sono ad ordine di tulio, el che questi di la Valona hanno expedito a la Porta per haver li-cenlia de armar, et aspetano la risposta. Apresso, si atrova de lì uno navilio turchesco caricho di legnami, lanze et altre monition per Zerbi. Scrive, F armala è disfornita de armizi e sartie, et manda una poliza, se li mandi eie. Da Praga, atti 17 di giugno 1531. Alti 16 di queslo giunse qui uno genlilhomo de F imperatore, qual partì alli 25 del passato da Ganl. Quello sia venuto ad far particolarmente in lutto non so; intendo bene che, Ira F altre cose del reporlo suo, è che la Maestà Cesarea desidera ritornar in Spagna, e daprima aboccarsi con questa Maestà, et doppoi venir alla volta de Ilalia per passàr de lì il mare; ma il quando non so, senonché si dice in breve, et la causa è perchè si ha nove come il Barbarossa et il Zudio sono potenti in mare, talmente che danno da lemer a Spagna, nè il Doria ardisse con la sua armala comparer, dove che a tal bisogno par sia necessario che la presenta di Cesare gli proveda, qual verso queste (1) La carta 251* è bianca,