143* 275 Videlicet; homini a cavallo, a diversa livree vestiti, delli infrascrilti : Dii duca di Julich......numero 120 Dii conte Palatino elector .... Trombete et una nachara .... Dii Maguntino........ Dii Brandiburgense...... Dii Treverense....... Dii Coloniense........ Dii Cardinal di Trento..... Genlilhomeni de Acfuisgrana . . . Genlilomeni dii re armati, con li ra- guzi.......... Ragazzi dii re con veste todesche, boeme et ongare, di raso cre-mesino con fusi d’oro et pena-chii bellissimi, con cavalli di gran • precio......... Paggi di P imperator, con cavalli ut supra ......... Genlilhomeni dii re vestiti d’ oro e di ricami........ Gentilhomeni di Cesare con veste di brochalo, con arme dorate, et li cavalli coperti di brochalo . . Tamburi et nachare infiniti. Da poi questi seguiva il clero di la citade, con la tesla, brazo sinistro et spada di Carlo Magno, che furono portate incontra fino alla porta da la cilade. Genlilhomeni di Cesare et dii re rica-mente vestiti, et haveano da ogni banda li alabardieri di Sue Maie-slade.......... Doi che spargean danari, zoè il marchese di Villafranca el il duca Alexandro di Medici. Tre altri, tra fratelli et nepoli dii conte Palatino elector. 11 duca Alberlo di Mecheiburch con vestimenti di grandissima valuta, ricamali con perle belissi-me. Poi seguiva la tesla eie. di Carlo Magno, che ho noia di sopra. Da poi seguivano lo archiepiscopo di Trevere, che seco havea il conte Palatino a de-xtris et il marchexe di Brandiburg a sinistrts, poi quello che portava la spada. Cesare poi con il Maguntino a sinistris et il Coloniense a dextns, et drieto il re, che a piedi havea li cavalarizi et gentilhomeni da zercha 50. Poi li reverendissimi 276 cardinali Lege et Trento et li ambasiatori, drieto alli quali seguivano 10 signori di la camera di P imperatore; poi li homeni d’arme di ambe Sue Maestà, che erano 335 ; poi altre gente, che non vi era numero. Con tale ordine è seguita la intrata di Sue Maestà qui, che è stalo più bello assai a vedere che non si poi scriver, perchè vi erano assais-sime cose belle el riche, maxime li vestimenti delli preditti principi, olirà quelli di le ditte Maestà, et maxime il saglio dii re, la fattura dii quale è costala 500 fiorini : questo è di raso cremesino con un (riso intorno et, nelli quarti del saglio, richamato di gioie et perle, et così erano li fornimenti del cavallo di una valuta inextimabile ; quello de P imperator era come altre volle da Manlua et de Y-spruch, nella gionta de le regine, scrissi a vostra signoria. Cosi fumo accompagnate dille Maestà alli loro palazi, et cessata la gente si andò a cena, che hora era. Alli 11 da malina poi, acompagnale dalli predilli eleclori, seculari, cardinali, ambasiatori et altri signori, Sue Maestà vennero alla chiesia insieme, P uno a lai P altro, P imperator con P habilo el insegne imperiale, et il re con il medesmo che hebbe in Cologna quando fu pubblicalo re de Romani. Et ne P intrar di essa furono inconlruti dalli Ire eleclori ecclesiastici, vestili con li habiti pontificali, mitrie sue et pastorali, et da doi altri episcopi che li ministravano. Acompagnati li quali, Iella una oratone da lo archiepiscopo Coloniense, el datoli a basiare la croce dal Maguntino, ricevettero il re solo tra loro et lo condussero in mezo la chiesia, cantando un verso della Scrittura Sacra a proposito di tal alto, lassalo lo imperatore con li altri alla entrata. IP qual poco da poi entrò, et andato con ditto re che si mise drieto a lui, a P aliar maggiore inchinandosi solamente, si pose a sedere sopra una sede preparatoli alla parte dextra di P altare, et il re prostratosi prima in terra a li gradi de l’altare, et così stato lino che dal Coloniense li fu letto alcune orationi, et poi levatose, andò alla sua sedia ¡44 preparala similmente alla parte sinistra. Così stando, cominciossi la messa da dillo archiepiscopo Coloniense, et dopo canlà la epistola, et il re deposlo el manto regio, fu condotto da li archiepiscopi Maguntino et Treverense a P altare, dove se distese un altra volta in terra con le mano in croce, el cosi stando se li canlò le litanie. Queste finite se levò, et P archiepiscopo Coloniense li fece legere certa seri-tura todesca, ne la qual, sicome ne fu referito, se li dimandò in separate dimande se voleva tener et MDXXX, GENNAIO. » 220 », 16 » 195 » 132 » 60 » 114 » 112 » 18 » 105 » 14 » 25 » 20 » 30 » 60