«17 MDXXXI, MAGGIO, 418 Intiere di Pregadi de ultimo decembrio vadi, mi è comesso, vadi a Corfù e revedi tulle le concessimi di far li salii et ministratimi di quelli, et cussi eseguirò. 214 Di Bergamo di rectori, et etiam di sier Zuan Basadonna et dotor, orator nostro, da Milano si ave lettere. Come Grisoni erano inlrati in la terra di Mus, ma il castello si leniva, qual è fortissimo, nel qual era il marchexe di Mus domino Zan Jacomo di Medici con 3000 fanti ; ina si diceva erra poche viluarie dentro, et Grisoni voi al tulio averlo, et Sguizari alendevano ad haver Lecho. In questa mattina vene in Golegio l’orator di'Fer-rara, et monstrò una lettera li scrive il suo signor duca da Ferrara. Avisa aver lettere da la Corte cesarea da . . . , di 22 aprii, come a dì 21 spirando il termine, tolto per Sua Maestà di 4 mesi fino a dì 21 dicembrio, di publichar la sententia come iudice arbitro tra el pontefice et il ditto ducila, havia fato lezer la lederà, la qual si contien ch’el dillo ducha babbi il dominio di Modena, Rezo et Rubiera con li soi territorii, et dagi al papa in termine di uno anno ducati 100 milia, videlicet la mità a questo San Piero et l’altra mità a la fin di 1’ anno, et dove il papa (ducha) li dava per censo al papa per Ferrara e queste terre ducati 100, voi li dagi ducali 7000, et habbi P investison di Ferrara et confermà la bolla li fece papa Hadriano, et ch’el reconossi dille terre da l’imperio. Item, che le forteze di dille terre, qual ancora è in man de P imperadoc, non siano date al prefato ducha fin il papa non sia cauto da lui di quanto è stà sententiato doverli dar, et allre parti-cularità ut in ea. E nota. Questo aviso, a hore 2 di note, la sera avanti P ave P orator cesareo da la Corte. Noto. Come a dì 2 di questo, tra il Serenissimo e Consieri, per il piedar di uno avògador di Comun, fo preso di re.tenir sier Simon Arimondo di sier Andrea qu. sier Simon, qual stava con suo fratello, sier Thomà l’avochalo, a San Beneto in la caxa fo di sier Piero da Pexaro procuralor, e si feva chiamar misier Simon da Pexaro da Londra, il qual ha fato molte nate et trufarie in questa terra a diversi mcrchadanti con farsi portar panni di seda e di lana a caxa et altro, et comprarli, et farli lassar, e darli parte di danari dicendo: «11 resto ti farò scriver in bancho ». Et a uno zudio comproe...... per ducati 700, li dete 100 ducati et altri 400,