ii3 fa, solum fo ditto esser lettere in sier Mafio Bernardo dal Banco, di Alexandria de..... setembrio. Come de li erano sta retenute tutte le nave per cargarle de fermenti et fave per Alexandria. Dapoi disnar, fu au lientia publica. A dì 20. La note- et la malina piovete assai, pur Collegio si redusse. Nolo. Se inteso per navili venuti, overo nave, in Istria, le galle di Barolo a dì 8 di questo zonse al Zante, et è lettere di mercadanli, ma non si sa il cargo, ltem, che sora Scarpanlo si è rollo la nave di sier Marco Malipiero, qu. sier Perazo, di botte 700, veniva di Cipro, patron Lorenzo Corso, carga per mila con sier Hironirno Marzello è consier io Cipro, su la qual era formenli, gotoni et altro ; et par sia scapolado il patron con 13 homeni. Dapoi disnar, fo Conscio di X con la Zonta, et raduto, vene a la porta l’orator dell’ imperalor, volendo al tutto parlar al Serenissimo per cosa che imporla. Li fo mandato a dir che non si poteva mover la Signoria, essendo redulo il Conseio di X con la Zonta, et li fo mandalo sier Gasparo Contarmi Cao di X, aziò che’l dicesse quanto li acadeva. El qual disse, dolendosi molto che uno . . . (Francesco) Corboli fiorentino mercadanle, habita in questa terra, havia messo sconnessa che di qua un' anno la Cesarea Maestà al tutto moriria, che è cosa da non suporlar per cosa del mondo. Il qual sier Gasparo disse che’l riferirla il lutto al Serenissimo et illustrissima Signoria, et poiria poi doman . Fu in questo Conseio di X leto lettere di Cipro zerca il cargar.....nave di fermenti et orzi, et scriveno il numero. Le qual nave, una è rota, l’altra andò a la Cania pur rota, et li vendè il fermento, etiam la terza si tien sia smarita over rota. 92 Fu poslo et preso che tutti quelli vorano metter ori et arzenti in Zeca, termine a dì . . . zener. babino 5 per 100, la restilulion questo octubrio proximo, et questo per ducati 15 in ¡6 milia, el siano li danari ubligali per dar il resto dia liaver l’impergdor, et se ubliga a la Zeca altratanti dì danari del sussidio di terraferma. Fu ballota in do scurtinii li selle dii Collegio di le acque. Rimase nel primo sier Hironirno da chà da Pexaro, savio dii Conseio, qu. sier Benelo pro-ciìralor, sier Marco Dandolo dottor et cavalier, consier, sier Marco Minio, fo savio dii Conseio, et sier Jacomo Soranzo procuralor ; ne! secondo, sier Alvise uradenigo, savio dìi Conseio, qu. sier Do- 184 menego cavalier, sier Polo Nani, fo cao di X, qu. ster Jacomo, sier Marco Gabriel, fo consier, qu. sier Zaccaria; et fo tolto in l’un et l’altro scurlinio sier Gasparo Malipiero, savio dii Conseio, qu. sier Michiel. A dì 21, fo San Tornado, el il perdon di colpa et di pena in la sua contrà, per far 1’ organo, obtenuto da papa Clemente. Veneno li procuratori di la chiesia di San Marco, sier Lunardo Mocenigo et altri, non tutti però, ai qual il Serenissimo fè lezer la parte presa in Gran Conseio, che se dia far etiam di le altre do Procurale quello è slà fatto di quelle di Citra, ma prima al dirli, però disse che dovessano dir quanto li pareva aricordar. Unde il prefato sier Lunardo Mocenigo disse che la Procuratia non era quella di la Chiesia come quella di Cilra, et tutto era benissimo governado. Et poi parlò sier Vettor Gri-mani procurator, cargando molto la parte fo messa ha ricorda per chi era slà ricordà et a che effetto, come si sa, et si dovea prima aldir il clarissimo missier Lunardo Mozenigo, missier Domenego Tri-vixan, i qual etiam parlerano un’altra volta sopra di questo. Vene l’orator dell’ imperalor con gran colora, ' dolendosi di quello disse eri a sier Gasparo Contarmi, et disse si facesse provision, aliter seri varia a la Maestà Cesarea, con altre parole, ir Serenissimo li disse, questa non esser nostra intention, et si havea mandato per Francesco Corboli, el qual, venuto in Collegio, disse come stava la cosa, che 1’ havea dato un diamante de valuta di ducati 28 a uno altro fiorentino, dicendo l’imperalor moriria fra termine di un anno, et inorando li dagi ducati 200, cosa che tulio il zorno si usa metter scomesse tale in zerchi di mercadanli. Hor per de-liberation di la Signoria con il Collegio fo terminalo, per far cosa grata all’imperador, farlo relenir, et cussi fo mandato.........; ma non sarà altro. Et con questo mitigò l'ira del prefato orator cesareo. Di Alexandria, fo lettere di sier Polo Bembo consolo, di 4 novembrio. Come a dì 6 octubrio zonze le galee de lì, capitanio sier Zuan Alvise Bembo suo fradello, el non hanno contratà cosa alcuna, perchè mori volevano assà di le specie, sichè la muda spirò, unde per il Conseio di XII fo eleto sier Daniel Bragadio di sier Andrea qu. sier Alvise procuralor, che andasse al Cayro a veder di liaver licentia del bassa e di poter cargar li colli fatti et partirse, con libertà donar ducati 200. « MDXXX, DICEMBRE.