Ni milia. Dapoi andò in renga sier Almorò DolSn, patron a F Arsenal, voi etiam lui per la casa, per comprar canevi; et fo conzà, etiam a l’Arsenal ducati 3000. Il resto siano di le presente occorenlie. Andò le parte : non sincere ... di no .... dii Mozenigo 4, dii Morexini 40, dii...... Die 28 novembris 1530. In Bogatìs. Sapientes Consilii. Sapientes Terrae firmae. excepto ser Petro Mauroceno, absente ser Jacobo Dclphino, Sapientes Ordinum. Ser Hironimus Quirino, provisor, Ser Ermolaus Delphino, patronus Arse-natus, Ser Marinus Contareno, Ser Andreas de Molino, Provisores super Armamento. Senza che altramente si esplichi a questo Conscio F urgentissimo bisogno uel qual se atrova la Signoria nostra dii denaro, si poi ben quello .reputar grandissimo et degno di ogni possibile et conveniente provisione. Perhò F anderà parte che, in termine de zorni 10 prosimi venturi, per li prove-ditori nostri sopra le Camere, siano venduti a danari contadi ducati 2400 de intruda a l’anno, da lire 6 soldi 4 per ducalo, a raxon de 7 per 100, de le daie over colle che sono pagate da li comuni et caslelle alla Signoria nostra, et medesimamente di quelle che sono pagate da beneticii et monaslerii, videlicet de Padoa, Treviso, Vicenza, Verona et Bresa, quale siano ohligati pagar a quelli che ha-veran comprali, de tempo in tempo, le rate come facevano alla Signoria nostra, el non pagando alli termeni consueti possi el comprador aslreuzerti con tulli li modi et condilione cum le quale poteva essa Signoria nostra. Cum questa dechiaratione che, se nelle reformatione che se faranno de li estimi futuri fusse in alcun modo sminuita la daia et colta prefata de dilli comuni, caslelle, monaslerii, over beneficii, sopra li qual fusse sta comprato, ita che quelli che haveran compralo non polesseno haver la integra satisfatione dille 7 per 100, sia in libertà de essi che haveran comprato, per compita satisfatione dille sue 7 per 100, tuor per suo conto 142 un altro cornun, monastero aut benefitio, fino alla integra satisfazion sua : et versa vice crescendo la daia et colla che li dilli havesseno compralo, per la causa soprascrita, tal crescimenlo non sia suo ma de la Signoria nostra, sichè non possino haver nè più nè meno di 7 per 100 di quel che i haveran comprato over esborsalo, havendo dilli compija-dori in ogni caso regresso per la sua satisfazione de le 7 per 100 non solum in particulari sopra li comuni, caslelle et oioiiasterii, dove comprerano aut depositerano, ma etiam alla principal comunità alla qual seran sottoposti li prefati loci, sicome ha al presente la Signoria nostra. Veruni se dilli comuni, castelle, monasterii et beneficii vorano depositar per francarsi loro pro-prii, in termine però delli ditti zorni 10, debbano esser anteposti ciascun altro che volesse comprar et depositar sopra le daie over colle loro, sicome è ben conveniente, et cadauno, sì nobile come ciladin, di questa ciltà, terre et loci nostri possi francarsi. Et da mo’ sia dechiarito che tal comprede in alcun tempo non possino esser francate nè per alcuna via alterate a quelli havesseno compralo over depositato, et siano libere sue per anni 20, i qual passati la Signoria nostra possi recuperar, dandoli in contadi tutto quello che haveranno exborsaio li dilli compradori, nè possino esser Irati di possesso in alcun tempo, se non haveranno integramente quanto haveranno exborsato in contadi. Et perchè allo imprestedo nostro de Gran Con-seio sono deputale de le daie, essendo conveniente che ditto imprestedo consequisca il suo, sia preso che lo afìtto del casal de Lapilo de coetero sarà pagalo di tempo in tempo nel officio de li esecutori nostri de ditto imprestedo, principiando la paga die far a primo zener proximo, et sucessive di tempo in tempo fino sarà satisfata la obligation ha sopra ditte daie, dovendo esser disfalcada da cadauna di le Camere nostre quella portion de dinari pagano de le daie sopraditte, che si venderanno, che haveran diclo imprestedo di lo afflitto dii ditto casal di Lapito, come è conveniente ; et compila la obli-gatione de ditto impresiedo, debano dicli denari andar a quelle Camere, per rata, dove seran stà vendute le daie. Et in caso che la Signoria nostra alienasse lo amontar de dicti ducati 2400 de ditte daie a più precio de 7 per 100, quelli che havesseno exbor* salo ¡1 suo danaro a 7 per 100 siano redulli a quella ¡stessa utilità che fusse stà presa per essa deliberalione. MDXXX, NOVEMBRE.