45 MDXXX, OTTOBRE. 46 200, unde il scalcilo zeneral dii duclia fé’ intender, dandoli scudi 100 a lui, fornirà dii tulio el non aria la fatica. E cussi il Collegio fono conlentissimi et se li darà. El qual si ha fallo intender voler star qualche zorno in questa città, et passà queste teste mandarà via bona parte di soi, et resterà soluni con persone . . , et ha tanta brigata credendo andar a Loreto ; poiché ’1 non va, non li bisoglia tanta compagnia. In questo Pregadi fo letto le lettere di Constali tinopoli et di Augusta. Di Fiorenza, di sier Carlo Capello orator, di 6. Come hanno elecli in loco di X di la guerra, Vili di la pratica el baylia, i quali però sono di la facilone dii papa. El come si atende a scuoder danari per pagar li spagnoli, sono ad Arezzo ; in la terra é il conte Lodovico di Lodron con 100*. lati-zinech. Scrive é partita di Fiorenza la duchessa ueza del papa, et andata verso Roma, et che i’iia com-pagnata fuori di Roma uno mio el Muselola nontio del papa, la qual é slata fin bora in questa terra in uno monasterio. Scrive, Fiorentini hanno dato 38 milia ducati per pagar le zeute, le qual tuttavia si Va pagando. Scrive, aspetta la sua licentia per poter venir a repalriar. Questi sono li Vili electi, sono : domino Bartolomeo Valori comissario del papa, domino Ioan Corsi confalonier di iustitia, domino Luise di la Stuffa cavalier, domino Francesco Vizardini dotor, Ruberto Azioli, Palla Ruzelai, Francesco Vittori, et Corso da le Colombe per l’arte minore. 20* De lngalterra, di sier Lodovico lalier, di 17 setembrio. Come il re ha fatto gran parole con il vescovo di Baiona, orator del re Christiauissiino, dicendo voler li danari dia haver dal re, che sum-mano un milion et mezo d’ oro. Itern li ha richiesto che’l re mandi il duca di Orliens lì in Anglia da Soa Maestà a star, perché si farà le noze in soa liola ; ma esso orator scrive, questa non é la causa, ma è per lenirlo per obslaso fin 1’ habbi dal re li soi danari. Di Cypro, per una nave venuta, si bave hozi lettere di sier Irancesco Bragadin luogotenente et Consieri, di 17 avosto. Scriveno la morte di sier Sebastian Zigogna, era castelan de lì per danari, e I’ haver posto in loco suo uno di loro Consieri. Item, esser morto in Famagosta sier An-zolo Justinian, capitallio di Cypro pur per danari, et in loco é posto sier Francesco Corner qu. sier Alvise . . . Scriveno haver ricevuto ledere di la Signoria nostra con il Conseio di X el Zonta, zerca far proclamar tulli possano trazer le so biave con- ducendole in questa terra, havendo il terzo di traila, et cussi exequiranno. Né scriveno esserne formanti assai, nè allro. Fu posto, per i Sa vii del Conseio et Terra ferma, tuor ducati 5000 di primi danari si scoderà dii subsidio posto alla terra ferma, per far le spexe achade per la venuta di questo illustrissimo signor duca de Milan, sicome parerà al Collegio. Fu presa. Ave: 159, 31, 5. Fu poslo per tulio il Coll gio, tuor etiam ducati 20 milia di dilti danari, quali siano obligati a fermenti, né in allro spendersi possi sotlo pena di furanti, ut in parte, videlicet, come parerà al Collegio, overo in doni o mandar a comprar fermenti. Fu presa. Ave: 163, 17, 2. Di Silinico fo lettere di pre’ Zorzi..... (laidich). Scrive a la Signoria come suo fradello .. . . . (voyvoda) del paese di Charzego era andato conira oratori di l’imperador e di re Ferando che vanno al Signor (ureo, quali erano con 60 cavalli, el li hanno donato do poli d’ oro, et li acompagna fino in Verbosa. Si dice, vanno per dimandar al Turco là reslitulion de! reame di Hongaria, et lutti li parlamenti fatti el ogni cossa li serà avisato, el avi-serà etc. Scrive poi, di benefici li dele la Signoria non ha haulo niente, et si dilata su questa maleria. Del sanzacho di......fo leto una lettera scritta al doxe, dii qual voi esser so menor fiol. Et avisa come la paxe è fata fra polizani et quelli soi subditi, per mezenilà di missier Zuan Balista Donado di missier Vellor zentilhomo grande, et come voi esser fiol, volendo cussi il doxe. Il quid si ha maridato in una sorella del Signor, el-vuol andar a Costantinopoli a tuorla. Però prega il doxe li mandi . . . cavezi di panni, brochadello, seda et altro ut in poliza, aziò possi andar honoratamente, el manderà uno homo per questo a tuorli, il che facendo se li farà cosa gratissima. Die 13 octobris 1530. In Bogatis. Consiliarii, Capita de Quadraginta. Sapientes Consilii, Sapientes Terrae firmae. Havendo la compagnia di Reali summo deside* rio, non men per I’ honor suo particular che per il pubblico, de lionorar cum tutti quelli modi che li è possibili la persona del illustrissimo duca de Milan et comitiva sua, per il che già molli giorni hannQ