593 MDXXXI, SETTEMBRE. 594 cho. Nulla concluso. Sier Polo Nani cazado, e sier Lunardo Emo non erra. Da poi disnar, fo Gran Conscio; non fo il Serenissimo. Falò Pregadi et XL Zivil ordinarii. Fu posto, per li Consieri, che cussi come fu preso in questo Conseio a li zorni pasali, che in la di-ferentia di creditori dii qu. sier Andrea Arimondo dal banco non se cazi di Consoli de mercanti se non quelli si cazano da capello, e dovendo la sen-lentia andar a li Auditori et Quarantie, perhò sia preso, che etiarn in questi lochi si cazi solum quelli se caza da capello. Et fu presa. 717, 113, 9. A dì 15, la malina. Non fo cosa alcuna da far nota, solum li formenli 1’ altro eri erano a lire 8 soldi 10 il staro, è calali a lire 8 soldi 10 (sic). Da poi disnar, fo Conseio di X con la Zonta. Et volendo intrar su le cose di rezimenli, fo manda a chiamar sier Lunardo Emo el consier, el qual si scusò et non vene, et nulla fu falto. Di Brexele, fo lettere di sier Nicolò Tie-polo el dotor, orator, di 28. Come Cesare dia partir per Spira, ma non si sa quando, el li ha fato intender eh’el saperi 10 zorni avanti. Et scrive come, zercha Modena e.Kezo, Soa Maestà voi al lutto il ducha di Ferrara le habbi, justa la sua sententia. Fo parlato zercha il cresser fa le biave, et aleuto in terraferma è assà biave, iamen per le terre è carestia, et aziò vengi biave in questa terra fu messo porle, et presa, di elezer per scurlinio di questo Conseio de praesenti uno Provedador sora le Biave, qual habbi ducati 120 al mexe per spexe, meni con sì cavalli 5, computa il secretano, e li sia dà paga per do mexi. Et fono tolti 13, rimase sier Nicolò Michiel, fo provedador sora le Biave, qu. sier Francesco; sotto, sier Zacaria Valaresso, fo capitanio a Zara, sier Jacomo Antonio Orio, fo savio a Terraferma, e altri. Fo parlato, per il Serenissimo, zercha le betole, e fato lezer la relation di Censori,, el volendo proceder contra di Ihoro, trovono esser cazà molti, tra li qual do Consieri, et restava solum 3 et alcuni di la Zonla, sichè la cosa fu rimessa. El licentiato la Zonla, restò el Conseio simplice, et expediteno una laxalion fata per sier Jacomo Corner et sier Gasparo Conta/ini, eleti per il Conseio di X sopra la limilalion di le spexe di la can-zelaria a bolla, et preso far uno alfabeto, aziò tuli veda quanto dieno pagar, hessendo obligà pagar la dilta quantità, ut in parte. Et posta la parie, fu presa, nè altro fu fallo. A dì 16, la matina. Non fo alcuna lettera. Ve-/ Diarti di M. Sanuto. — Tom. LIV. ne in Colegio sier Lunardo Emo el consier, et fo lettere di Milan. Da poi disnar, fo Conseio di X con la Zonla, per la parte di conzar li rezimenli. Da Milan, di V orator, di .... Come erra venuto al ducha la resolution de Grisoni, che non voleno sentir di accordo con il castelali di Mus, se prima non ruma il castello di Mus et resliluissa Lecho, el poi si parlerà di acordo. In questo Conseio di X fono sopra la parte prò- 305* posta al Pregadi di acrescer li rezimenli el poner angaria a. la terraferma sopra ladaia. Et, atenlo in aquisicione Domimi non si poi meter angarie, li Cai suspese, et cussi fo tratà la maleria, et concluso chiaro non si poi né se dia meter angarie a|-li populi, ma di danari di la Signoria nostra. Parlò sier Jacomo Corner cao di X. Li rispose sier Lunardo Emo consier. IJor concluso si Irovi altri danari. Steleno fin hore una et meza, et nullq fu fato. Noto. Eri et ozi, per la carestia di tutto, è slà leva una zanza dal popolo di questa cita, che il sai di 4 soldi è cresuto a soldi 6, il che non è vero. 11 formenlo eresse, la farina in fontego lire . . . . , el il vin moslo lire 3 soldi 8 la quarta, e tristissimo ; la causa è il gran dazio si paga, havendo el dazier tolto per ducali 96 milia dillo dazio, perhò si stima fino li cerchii di le botte. El ducha de Mantova, maridalo in la fiola fo dii marchexe di Monferà, dovendo partir di Manloa con gran pompa et bella compagnia per andar a Caxal di Monferà a sposar e menar la consorte, par a Manloa se habbi amallalo di .... A dì 17, domenega. Non fo alcuna cosa di nuovo. Da poi disnar, fo Gran Conseio: vene il Serenissimo. Fu fato dii Conseio di X, sier Antonio da Multa, sier Nicolò di Prioli et sier Priamo da Leze, tulli tre stati altre fiate, et 6 di Pregadi. Fu posto, per li Consieri, una parie, atento questo marzo pasado fusse preso in questo Conseio che li Avogadori extraordinarii dovesseno star in questa terra per lutto avoslo et poi andar fuora, et li ditti havendo pubblica il processo conira sier. Polo Nani e li altri, qual si leze per li soi avochati, pertanto sia perlongà quattro mexi di tempo ad andar fuora, aziò in questo tempo possi expedir con li Conseglii li dilli rei. Fu presa. 708, 235, 3. Fu posto, per sier Piero Arinnndo, sier Fanlin Dolfin, sier Antonio Valier, una parte presa eri in Quarantia Criminal, videlicet zercha li presonieri, che è slà preso stiano seradi ne le presoti, e che 28