383 stello, sier Polo Nani fo cao di X, di Canareio, sier Lunardo Emo foconsier, di San Marco, sier Zuan Alvise Duodo fo cao di X, barba di chi rimase, zoé fradel di so madre, vene per scurlinio, et per elelion vene sier Hironimo da chà da Pexaro, fo capitanio zeneral di mar, qu. sier Beneto procurator, et questo rimase: dii Conseio di X, in luogo de sier Alvise Malipiero intra provedador al Sai, sier Piero Badoer, fo cao di X, qu. sier Albertin dotor. E nota, a eterna memoria, questi al presente sono dii Conseio di X, et è cosa notanda : Sier Nicolò Venier, qu. sier Hironimo, Sier Piero Zen, qu. sier Catarin el cavalier, Sier Pandolfo Morexini, qu. sier Hironimo, Sier Lorenzo Bragadin, qu. sier Francesco, Sier Gasparo Contarmi, qu. sier Alvise, Sier Bernardo Soranzo, qu. sier Beneto, Sier Hir/mimo Zane, qu. sier Bernardo, Sier Antonio Sanudo, qu. sier Lunardo, Sier Jacomo Corner, qu. sier Zorzi el cavalier procura tor, Sier Piero Badoer, qu. sier Albertin dotor. Consieri. Sier Jacomo Badoer, qu. sier Sebaslian el cavalier, Sier Nicolò Trivixan, qu. sier Gabriel, Sier Domenego Contarmi, qu sier Mafio, Sier Domenego Capello, qu. sier Cario, Sier Andrea Marzello, qu. sier Antonio, Sier Francesco Donado el cavalier. Noto. A di 21, principiò a redursi iterum il Collegio di sier Polo Nani qu. sier Zorzi, et fallo venir el dillo sier Polo davanti, admonendo per sier Stefano Tiepolo a dir la verità, lui negò il tulto dicendo non si troverà mai etc. Hor el Collegio li disse, pensase ben questa note, perchè doman voriano aver la verità. E cussi eri re-duti, denegando pur, lo feno Iigar a la corda, et alzado un brazo per 3 volte disse : « Mi vien dà corda ; lireme zoso ». Et confessò havia quelli danari di fanti al mese sicome havia ditto il colateral, dicendo el feva per poter star a la gran spesa feva in campo, poiché non va altro cha danari, vi dirò il tutto, et cussi fo notado nel processo. 384 Da Gant, di domino Sigismondo da la Torre orator dii signor duca di Mantoa, date a li 4 di aprii 1531. La Maestà Cesarea gionse qui alli 24 dii passato, ma tutta la Corte restò per 4 o 5 giorni in Anversa. Sua Maestà è stata tanto meglio vista in questa terra dille altre, se meglio perhò si pò dire, quanto che per la sua natività qui vi è un poco più di particulare aflfecto nè a questi ha fatto la richiesta dii servilio chetochaa tutta Fiandra, alla quale si conosse che non mancharano, perchè non solo con una grandissima hilarilà di volto gli hanno dato oplima speranza, ma con dimostratione di suprema benivolentia hanno offerto a Sua Maestà di exponere la facultà, i figlioli et el sangue proprio in ogni bisogno che gli occoresse. Cose mirabile è certo la universa! devotione de lutti questi populi verso Sua Maestà, et lassiamo star che lo venerino et adorino corno Dio, ma non è homo di loro che odda parlare un poco atlectuosamente in laude di Sua Maestà, che per tenereza di amore non pianga, et veramente Sua Maestà se gli fa anche ben intertenire, usando con loro molta famigliarità et domesticheza. Sua Maestà venerdì et sabato ha fallo fare le exequie de la regina de Da-nimarcha, che fo sua sorella, ove in persona è intervenuta con monsignor reverendissimo Legato et tutta la Corte. Hoggi si è partila con quelli pochi dilla sua casa che li sono necessarii per il servilio dilla persona, et è andato a quella abbalia vicina a Bruseles che si chiama l’abalia dii Grondai, ove starà fino a giovedì da poi Pasqua; lutto il resto di la Corte è rimasoqui. Qui in la Corte al presente non si parla di altro che di la expedilione dilla lite fra la Sedia Aposlolicha el la excellentia dii signor ducha di Ferrara, per esser il termine vicino, il qual serà alli 21 di aprii ; ciaschuna dille parte sla in bona speranza che la iustitia sia per loro. Sono venule lettere di Pranza da monsignor di Prato sopra le cose dii Concilio et di turchi. Ancora non è publichato parliculare alcuno, il che da ad intendere che non si sia cosa di resolutione. Si è levalo fama da dui dì in quà che il signor di Monaco si è acordalo con Franza, et che gli da Monaco, dandoli il re grosso contracambio, et questo nome ha pigliato qualche credenza dallo haver il ditto signor di Monaco revocate le sue galere che erano in Genova ; pur io son stalo certifichato MDXXXI, APRILE.